San Marino Telecom è nata

La data storica è quella del 5 gennaio 2007 almeno a quanto si apprende dalla stampa locale.

Di San Marino Telecom abbiamo già  parlato in altre due occasioni, una prima volta ad agosto e una seconda ad ottobre seguendo gli amici di InBlog.

Avevamo già visto il piano della rete mobile che potrà essere composta da 17 antenne . Un elenco interessante che ci regala la prima sorpresa: rispetto a quanto pubblicato da GSMWorld: San Marino Telecom non dovrebbe essere  solo un gestore GSM (1800Mhz) ma anche UMTS!

Una novità che da sola stuzzica gli appassionato, ma ci sono altre chicche. Ieri sulle pagine de “L’Informazione di San Marino” si legge che “[…] fa la sua comparsa una nuova scritta sul display dei cellulari… La scritta in merito riporta i numeri 292-01“.

Rete 292-01: cosa significa?

292-01, due numeri che rappresentano ufficialmente la rete mobile della Repubblica di San Marino.

Basta controllare il numero 292 (tecnicamente chiamato MCC, Mobile Country Code) sulle liste GSMA per vedere che appartiene alla Repubblica di San Marino. 01 è l’operatore. Insomma, San Marino Telecom ha emesso il primo vagito.

San Marino Telecom non sarà in regime di monopolio. Come ricorda il Segretario di Stato all’industria della Repubblica di San Marino, Tito Masi, l’attuale concessione prevede il libero utilizzo della rete da parte di terzi nonché un introito per lo Stato del 4,5% sul fatturato del traffico telefonico. “San Marino – spiega Masi a San Marino RTVha deciso di tassare il traffico, non le concessioni. Quindi a pagare sono tre società: Telecom Italia, Tim-Tms e San Marino Telecom.  Le antenne che la nuova società intende installare – spiega il Segretario all’industria – sono di sua proprietà , ma lo Stato imporrà  di metterle a disposizione di altri eventuali gestori che intendessero operare in Repubblica, dal momento che non esiste monopolio. Se il prezzo fissato dalla società  come corrispettivo per il transito di altri gestori fosse troppo esoso – chiude Masi – sarà l’Authority per le telecomunicazioni a decidere il da farsi“.

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