UMTS: PENTITO CAMPANELLA CHIAMA IN CAUSA MASTELLA-D’ALEMA In una dichiarazione resa ai pubblici ministeri e finora coperta da omissis, il pentito di Villabate Francesco Campanella parla di una confidenza che gli sarebbe stata fatta da Clemente Mastella, a proposito di un passaggio di denaro che avrebbe ‘avvicinato’ l’ex ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale (Margherita) all’attuale ministro degli Esteri Massimo D’Alema. Il presunto versamento di denaro sarebbe legato alle questioni delle licenze per la telefonia Umts, risalenti ai governi del centrosinistra della legislatura ’96-2001, quando D’Alema fu presidente del Consiglio. La circostanza e’ emersa nel corso della deposizione di Campanella oggi in aula al processo che vede tra gli imputati il deputato nazionale di Forza Italia Gaspare Giudice. I difensori di uno degli altri imputati, il presunto boss di Villabate Nino Mandala’, hanno cercato di porre la domanda diretta al collaboratore di giustizia, ma il presidente della terza sezione del Tribunale, Angelo Monteleone, non l’ha ammessa, sostenendo che non fosse pertinente agli argomenti del dibattimento. Nel verbale del 27 settembre 2005, Campanella sostiene di avere parlato della vicenda con il suo amico Franco Bruno, gia’ capo di gabinetto del sottosegretario alla Giustizia Marianna Li Calzi (Udeur): “Con Bruno commentavamo insieme la vicenda dell’Umts – aveva dichiarato Campanella – che era una vicenda che aveva avvicinato, per motivi di denaro e quindi di presunte tangenti, l’onorevole Cardinale all’onorevole D’Alema. Tra l’altro Franco Bruno era presente a quella cena in cui Mastella ci chiedeva di convincere Cuffaro a diventare ministro (del centrosinistra, ndr) proprio perche’ aveva perso il controllo di Cardinale, che ormai era nelle mani di D’Alema”. Repubblica.it
Licenze UMTS: botta e…
Palermo, 18:08