Torno ad operare con un ‘caso spinoso’. Su Mondo3 ne è stata data ampia diffusione e una quanto mai sviluppata discussione ha parlato del caso delle sim disattivate da terzi per chiamare un 899.
Al di là dei problemi etici delle sim con migliaia di euro (a mio avviso l’esistenza di tariffe autoricaricanti come la SuperTua Piu’ hanno le conseguenze che il marketing di ogni gestore ha voluto) e della proprietà dell’899 che è stato chiamato per un controvalore di centinaia di migliaia di euro volevo sottolineare quanto molti hanno paura a dire. Ovvero il fatto che la gestione dei nostri dati personali è precaria. E questa storia lo dimostra ampiamente. Non è affatto difficile accedere al sistema, tra l’altro People Software, ossia la piattaforma gestionale di H3G in funzione presso i rivenditori, è assai buggato e la sua gestione è – per usare un eufemismo – molto “allegra” tanto che non è difficile trovare persone che ne hanno l’accesso pur non avendone alcun titolo. Ma al di là di questo la frammentazione del lavoro di gestione di questi dati permette ormai a centinaia di migliaia di persone su tutto il territorio – tra dealer e dipendenti dei vari call-center – di avere accesso a DATI RISERVATI.
Oggi è andata “bene”, sono stati colpiti solo i cosiddetti ricaricatori folli ma sarà questione di tempo e toccherà anche agli utenti normali. Comunque un brutto evento per un mondo sempre piu’ pieno di lati oscuri. Lati che i gestori non vogliono affrontare, si vede che il morto in casa nelle TLC non puzza.
PS: intanto per chi temesse di capitare nella situazione degli stessi sventurati puo’ affidarsi alla bella guida di un utente di Mondo3. Ancora una volta il buono viene dal basso e non da chi dovrebbe avere cura dei consumatori. C’est la vie…