TV mobile, è già crisi?

Era stata una facile previsione. Mi ero già ‘sfogato’ al riguardo nelle mie comparizioni a Lady Radio e nei forum internet, raccogliendo qualche critica. Forse ora è troppo facile dire “l’avevo detto” ma quello che fa emergere Punto Informatico non è niente di piu’ di quanto prospettato. Ne cito un passo significativo:

Sta di fatto che, abbracciando il DVB-H, i Mobile Operator hanno aperto un ulteriore fronte. Le trasmissioni DVB-H sono dei flussi di dati digitali in broadcast, che usano una infrastruttura di rete “televisiva” con dei ripetitori localizzati sul territorio. Non si usa UMTS per trasmettere il DVB-H. Questo significa che un qualsiasi broadcaster dotato di una rete DVB-H (o DVB-T) può magicamente “entrare” dentro i telefonini della gente. Senza passare per i Mobile Operator. E per i broadcaster questa è una possibilità a dir poco interessante.

Anche qui però siamo di fronte alla solita situazione: i telefoni cellulari DVB-H li vendono i Mobile Operator, con delle offerte dedicate e con un sistema di “protezione” dei contenuti che vincola l’utente al suo operatore.

Anche qui però si è avuta una rottura dello schema: proprio con Nokia che per i suoi modelli DVB-H ha scelto, guarda caso, di stare fuori dal coro proponendo un sistema di protezione dei contenuti diverso, più “aperto”.

Sembra quindi che qualcuno abbia ben compreso cosa sta accadendo. Se non ci arrivano i produttori di telefonini, ci arriverà a breve Apple, e con lei centinaia di cloni, magari con soluzioni più aperte del comunque blindatissimo iPod. La gente avrà un ampia offerta di oggetti da mettersi in tasca dotati di tutte le funzionalità multimediali richieste. In più, con la possibilità di collegarsi alla rete tramite WiFi o DVB-H, senza passare per nessun Mobile Operator.

E un piccolo paradosso viene anche da chi opera nel settore. Basta leggersi cosa diceva ieri il sito di RRD.tv, partner tecnologico di H3g nel lancio di La3: ‘Dvbh in a box solution’ per lo sbarco negli States. Ciao Italia…

2 risposte a “TV mobile, è già crisi?”

  1. Non posso ovviamente entrare con il dettaglio che vorrei nella questione (ma quell’articolo inanella una serie di teorie che imvho traballano non poco), ma:
    – Nokia dove vende il suo N95 dvb-h? In Vietnam… segno che la scelta di stare fuori per ora non ha pagato
    – quanti player hanno una rete dvb-h? In Italia, per ora, un paio
    – tu porteresti in giro un lettore mp3, un ricevitore dvb-h, un gps, un tablet per il web, un cellulare o preferiresti avere quanta più roba possibile in un unico device? La risposta la sa anche Apple, tanto che – se le voci che circolano da ormai un anno sono confermate – l’iPhone unirà musica e telefonia mobile. E torniamo alla seconda domanda: le reti di telefonia mobile, chi le ha?

  2. Secondo me è stato preso troppo letteralmente l’articolo di P.I. che ho riportato. Nel senso che è ovvio ed insito nella domanda che nessuno porterebbe tutta quella paccottiglia con se’ 😉
    E’ altrettanto assodato comunque che il DVB-H al momento non corre, non corre neanche per chi lo possiede. Personalmente lo provo quotidianamente, mi muovo spesso su gran parte del territorio nazionale e – pur essendo un tecnomaniaco a 360° – gran parte dei servizi su citati li uso con moderazione. Moderazione che talvolta è legata anche alla mancata possibilità di usare i servizi stessi (il DVB-H di 3, ad esempio, è in continua crescita di copertura, ma è ancora dura trovare una situazione stabile per diversi km… ricorda molto le frequenze delle radio private medio-piccole, vuoti frequenti).
    L’iPhone puo’ essere comunque una bella smossa… vedremo. Intanto non farebbero schifo dati piu’ dettagliati e riferiti per singolo mercato regionale della TV digitale mobile di 3. Secondo me dove si è investito in copertura si è ottenuto qualche risultato apprezzabile, mentre nelle regioni ‘a macchia di leopardo’ son curioso di sapere come va…

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