Vola l’Antitrust con la legge Bersani: nel 2008 multe per oltre 37 milioni
Pratiche scorrette e pubblicità ingannevole, la “parte del leone” la fanno le aziende della telefonia: 10,6 milioni
Interessante l’articolo del “Messaggero” di oggi: tra pochi giorni, martedì, il presidente Antonio Catricalà tirerà le somme dell’attività svolta, alla Camera. Il bilancio parla da sé: 37.156.850 euro (contro 5.022.800 nel 2007), è questa la cifra complessiva corrispondente alle multe inflitte per le pratiche commerciali scorrette o la pubblicità ingannevole poste in essere dalle aziende. Quali aziende? Ce n’è per tutti i settori, scrive il quotidiano romano. Dal credito ai trasporti, l’Antitrust ha colpito duro, ma la parte del leone l’hanno fatta senza dubbio le comunicazioni: telefoni fissi, mobili o internet, a loro va la maglia nera. E il 2009 sta andando anche peggio…
Interessante l’analisi: la legge Bersani ha, infatti, ampliato i poteri dell’Antitrust nel 2007 e il 2008 i nuovi compiti sono andati a regime. L’Autorità ha messo in piedi strutture adeguate e un numero verde sul quale si sono riversate oltre 9 mila denuncie in un anno: il 60% riguarda le telecomunicazioni, il 12% i servizi; il 10% energia, industria e credito. Altre 2.781 segnalazioni sono arrivate in forma scritta. Niente male, vero?
Interessante segnalazione.
Ritengo che il “merito” di questo boom vada tuttavia al d.lgs 145/2007 e non al decreto Bersani.
Per la precisione. 😉
Lo penso anche io, ma lo spunto del “Messaggero” è sicuramente uno dei più pungenti su questo tema da tempo 🙂