ICQ SIM, la sim che nasce dal web

 

Nel panorama delle sim card internazionali appare il prodotto di ICQ, il noto programma di messaggistica istantanea, con la ICQ SIM.

E’ offerta in collaborazione con United Mobile, già famosa per i suoi prodotti e per la prima Riiing, di cui la ICQ SIM prende molto analogie a partire dal prefisso del Liechtenstein +423.PRO
Ricalca la filosofia del roaming gratuito per le chiamate in entrata in oltre 80 stati, offre tariffe accettabili in uscita in zona 1 e 2 (si parte da 0.29 €/min. + scatto), SMS da ovunque a soli 19 centesimi e – novitù assolita – offre il servizio GPRS in 15 nazioni. Il prezzo per connettersi ad internet è di 0,39 € ogni 333kb, oltre a un canone giornaliero di 0,39 Euro per ogni giorno in cui si usa il servizio web. Per tutte le informazioni comunque c’è il sito ufficiale www.icqsim.com dove si possono consultare tutte le tariffe -> http://icqsim.com/ICQ_Rateplan_E_EUR.pdf

CONTRO
Non è direttamente imputabile alle scelte aziendale, ma il ritorno al prefisso del Liechtenstein +423 non è forse ottimale. Purtroppo il piccolo Principato risente di tariffe piuttoste alto verso le proprie numerazioni e bisogna stare attenti nel trovare il gestore giusto per chiamare il Liechstenstein. Una buona notizia per gli amici svizzeri, per loro è parificata a una chiamata nazionale.


fronte e retro della ICQSIM

[via PrePaidGSM]

Telecom Italia, blocco ai satellitari

Disabilitazione delle chiamate verso i numeri e i prefissi satellitari considerati a rischio truffa. Aumentano così gli strumenti a disposizione per il controllo della linea telefonica. Dopo le segnalazioni ricevute dalle associazioni dei consumatori e degli stessi clienti su fenomeni fraudolenti legati all’uso delle numerazioni satellitari, Telecom Italia ha infatti comunicato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni la volontà di attuare una nuova iniziativa a tutela di clienti e consumatori. E dunque, annuncia l’azienda in una nota stampa, “a partire dal prossimo 26 marzo 2008, Telecom Italia introdurrà un nuovo strumento che consentirà di disabilitare – in modalità permanente e gratuita – tutte le chiamate verso il prefisso satellitare 00881 (inclusa la numerazione 008819 dell’Operatore Globalstar), nonché altre direttrici internazionali considerate nell’attuale scenario di mercato critiche e pertanto soggette a potenziali rischi di truffe o fenomeni similari. La comunicazione di questa iniziativa alla Clientela avverrà attraverso i consueti canali di comunicazione”.

 

La decisione scaturisce inoltre dal fatto che, dopo aver reso disponibile la possibilità di disabilitare permanentemente le telefonate verso numerazioni satellitari e internazionali della zona 7, si sono comunque rilevati fenomeni di “traffico anomalo” verso numerazioni satellitari non ricomprese e dunque “si è deciso – rende noto Telecom – di arginare tali fenomeni ed evitare la loro migrazione verso altre numerazioni”. La disabilitazione, ricorda l’azienda, è anche frutto dell’azione dell’Autorità e del Ministero delle Comunicazioni che hanno dato un concreto contributo alla gamma di strumenti di tutela disponibili.

[via HelpConsumatori]

Wifi sui treni, l’Italia sbarca in USA

A partire dal 30 gennaio 2008, MTBA – tramite il Wi-Fi Commuter Rail Connect Program – offrirà  un servizio di libero accesso ad internet via wireless su tutte le tratte tra Worcester e Boston, coprendo un’area di 45 miglia.

“E’ il primo servizio sui treni a trasporto regionale di tutti gli Stati Uniti e permetterà  ai nostri clienti di ottimizzare il proprio tempo”, ha dichiarato Daniel A. Grabauskas, Direttore Generale dell’MTBA.

“Durante la fase di test è stato chiesto ai nostri viaggiatori abituali di aiutarci a massimizzare, attraverso un loro feedback, i benefici tecnologici, per poter così allargare il progetto a tutte le nostre 13 linee di trasporto regionale”.

I servizi di connessione Wi-Fi negli Stati Uniti hanno cominciato a diventare di uso comune su bus e treni per rendere più fruibile il servizio di trasporto pubblico e in particolar modo per aumentare la produttività  dei pendolari nei tragitti di andata e ritorno dal lavoro.

E mentre una ditta italiana fornisce il servizio in America, cosa succede in Italia?

 

In teoria tutto è partito nel 2004 con gli esperimenti di FS. C’è anche una cartina di copertura del servizio, purtroppo è puramente virtuale. Testimoni i passeggeri della Firenze – Roma, che di WiFi in treno non ne hanno mai visto l’ombra.

Wind? Un gioiellino

A molti potrebbe suonare strano, ma Wind risulta essere in costante miglioramento. Soprattutto come società per la gioia di Sawiris che può andare soddisfatto della sua gestione.

A premiarlo stavolta è l’agenzia internazionale Standard & Poor’s, che diffonde dati positivi sia sul rating che sull’outlook della compagnia. L’agenzia internazionale, dunque, ha rivisto al rialzo il rating a lungo termine di Wind, che passa da B+ a B–, confermando, inoltre, l’outlook stabile. Gli stessi analisti della S&P spiegano che la misura è dovuta alla “perdurante buona performance operativa e finanziaria e la forte capacità di generazione di cassa, che ha consentito di pagare, in anticipo rispetto alla scadenza, 492 milioni di debito a dicembre 2007“. Proprio la stabilità dell’outlook, inoltre, è il dato su cui Standard & Poor’s si basa per prevedere l’ulteriore crescita dell’operatore nel medio e lungo periodo.

[via Portel]

Privacy, dopo gli abusi il lucchetto

Privacy, tabulati a doppia mandata

Ecco le regole per telefoni e web

ROMA – Un sistema di comunicazioni elettroniche italiane più sicuro e più protetto: questo il senso del provvedimento generale con il quale il Garante per la protezione dei dati personali, dando attuazione a quanto previsto dal codice privacy, ha fissato le regole di base “per la messa in sicurezza dei dati di traffico telefonico e internet che vengono conservati dai gestori per finalità di accertamento e repressione dei reati, e per le altre finalità ammesse dalla normativa”.”Dopo i gravi abusi emersi in questi ultimi anni”, il Garante (del provvedimento è stato relatore Francesco Pizzetti) ha imposto “ai gestori di servizi telefonici e telematici le misure tecniche e organizzative che garantiscano un elevato livello di protezione, comune a tutto il settore dei servizi di comunicazione elettronica”.

“I dati di traffico telefonico e internet, che comunque non riguardano il contenuto, sono – dice il Garante – particolarmente delicati: numero chiamato, data, ora, durata della chiamata, localizzazione del chiamante nel caso del cellulare, dati inerenti agli sms o mms, indirizzi e-mail contattati, data, ora e durata degli accessi alla rete consentono di ricostruire tutte le relazioni di una persona e le sue abitudini”.

Il Garante ricorda poi che in Italia, dopo la recente proroga di fine anno del cosiddetto ‘pacchetto Pisanu’, il periodo di conservazione di questi dati a fini di giustizia toccherà gli 8 anni per il traffico telefonico e quasi 4 per quello telematico. Ecco, nel dettaglio, le prescrizioni impartite dal Garante della Privacy:

Accesso ai dati. E’ consentito solo al personale incaricato mediante avanzati sistemi di autenticazione informatica, anche con l’uso di dati biometrici (es., impronte digitali). Sono compresi nella prescrizione, salvo limitati casi di necessità, anche gli amministratori di sistema, figure chiave della sicurezza delle banche dati, sul cui ruolo, spesso sottovalutato anche nei settori più delicati, il Garante prevede di iniziare una riflessione approfondita.

Accesso ai locali. I luoghi in cui sono ospitati i sistemi di elaborazione che trattano dati di traffico telefonico per esclusive finalità di giustizia devono disporre di sistemi biometrici di controllo degli accessi. In ogni caso, i sistemi che trattano dati di traffico di qualsiasi natura vanno installati in locali ad accesso selezionato.

Sistemi di autorizzazione. Le funzioni tra chi assegna le credenziali di autenticazione e chi accede ai dati devono essere rigidamente separate. I profili di autorizzazione da attribuire agli incaricati devono essere differenziati a seconda che il trattamento dei dati di traffico sia effettuato per scopi di ordinaria gestione o per quelli di accertamento e repressione dei reati.

Tracciamente dell’attività del personale incaricato. Ogni accesso effettuato e ogni operazione compiuta da parte degli incaricati e degli amministratori di sistema devono essere registrati in appositi audit log.

Conservazione separata. I dati tenuti per esclusive finalità di accertamento e repressione dei reati devono essere conservati separatamente da quelli utilizzati per funzioni aziendali (es.,fatturazione, marketing, antifrode, statistiche) e i sistemi di elaborazione che li trattano vanno sottoposti a rigide misure di sicurezza fisica e controllo degli accessi.

Cancellazione dei dati. Una volta decorso il tempo previsto di conservazione, i dati devono essere immediatamente cancellati o resi anonimi, eliminandoli anche dalle copie di backup create per il salvataggio dei dati.

Controlli interni. Devono essere effettuati controlli periodici sulla legittimità degli accessi ai dati da parte degli incaricati, sul rispetto delle norme di legge e delle misure organizzative tecniche e di sicurezza prescritte dal Garante, sull’effettiva cancellazione dei dati una volta decorsi i termini di conservazione.

Sistemi di cifratura. Contro rischi di acquisizione indebita, anche fortuita, delle informazioni registrate da parte di incaricati di mansioni tecniche (amministratori di sistema, amministratori di data base, manutentori hardware e software) i dati di traffico trattati per esclusive finalità di giustizia vanno protetti con tecniche crittografiche.

Tempi e modi. I gestori telefonici e i fornitori di sistemi di comunicazione elettronica dovranno applicare queste misure entro il prossimo 31 ottobre. L’applicazione di alcune di esse viene disposta dal Garante anche alla conservazione dei dati per finalità non di giustizia, ma di fatturazione, commercializzazione di servizi, statistica, per favorire un quadro più ampio di sicurezza di dati e sistemi.

Restano esclusi dall’ambito di applicazione di queste regole (sia perché non assimilabili a veri e propri gestori di servizi tlc e di comunicazione elettronica sia per evitare ingiustificate conservazioni di dati) i gestori di esercizi pubblici e Internet cafè, i gestori di siti Internet che diffondono contenuti sulla rete (“content provider”), i gestori dei motori di ricerca, le aziende o le amministrazioni pubbliche che mettono a disposizione del personale reti telefoniche e informatiche (ad esempio i centralini aziendali) o che si avvalgono di server messi a disposizione da altri soggetti.

Il provvedimento verrà pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo le polemiche, la risposta.

Vodafone, 30 milioni di clienti (o quasi)

29,6 milioni di clienti, in aumento del 13,2% rispetto all’anno precedente, andamento del traffico voce al +16,9% e dei ricavi dati al +42,1%. Questi i dati di Vodafone Italia al 31 dicembre 2007, come comunicati dalla società in una nota. I ricavi da servizi invece risentono della generale debolezza riscontrata a livello europeo e risultano in calo dello 0,4% a 1.965 milioni di euro.Però mi pongo una domanda: quando ogni gestore avrà piu’ clienti che italiani cosa penserà di comunicare? Agli esperti del settore farebbe molto piu’ piacere sapere quante sim attive ci sono che numeri su numeri.