Dopo Wind 3: aumenta tu che aumento anche io

Bersani sembra essere l’incubo dei gestori.

E dopo le polemiche su Wind che ha variato le tariffe per contrastare i mancati guadagni dell’abolizione dei costi di ricarica a sorpresa la segue anche 3 Italia. Su Mondo3.com il solito aggiornamento sulle ultime news dal gestore: brevemente la notizia è che ci sarà un aumento dal 10% al 20% dei prezzi attualmente praticati.
I piani tariffari che avevano un costo al minuto di 10 cent – ad esempio Super3 – subiranno un aumento a 12 cent (stessa cosa valida per gli sms) mentre i piani che avevano un costo al minuto di 15 cent passeranno a 16,5 cent.

Si prevedono lunghe diatribe anche in questo caso intanto per chi volesse leggere tutte le news che stanno arrivando dalla convention che sta tenendo il gestore in Turchia può seguire Mondo3. Alcune sono miracolosamente positive, ma la rimodulazione degli altri prezzi spazzerà via indubbiamente ogni sorriso.

Mediaset Premium: il credito scade

Difficile non ripetersi, ma l’esperienza di ieri sera a Mi Manda Rai 3 lascia la stessa amarezza dell’incontro (non) avuto con Wind e Vodafone dei mesi scorsi. Probabilmente non siamo stati abbastanza pungenti ma un contraddittorio contro un muro di gomma, come quello eretto dal rappresentante di Mediaset Premium ieri sera, era quasi illusorio. Specie dopo la specifica e circostanziata nota da parte dell’AGCM. Non c’era altro da dire, le nuove disposizioni legislative di Bersani erano e sono chiare mentre la sensazione è che l’azienda del Biscione voglia ignorarle e proseguire nella sua strada. Leggi tutto “Mediaset Premium: il credito scade”

Roaming: la comunicazione che difetta

Ieri gli amici di MobileBlog avevano ripreso il mio post con cui sarcasticamente ‘contestavo’ la comunicazione dell’aggettivo gratis da parte del Gruppo H3G. Oggi seguo io un post di Giusva Iannitelli per aggiungere nella lista dei cattivi anche Vodafone.Al di là delle giuste considerazioni fatte su MB speriamo che l’autorità europea e la coriacea signora Reding si facciano carico di una palese violazione delle norme al minuto dell’opzione Vodafone Passport. Quali violazioni? A meno di non credere che ognuno faccia mediamente chiamate oltre i 5 minuti in roaming l’euro di scatto alla risposta – seppur molto conveniente per chiamate medio lunghe – fa sì che la spesa al minuto per le chiamate <5 minuti sia ben più caro delle indicazioni di spesa prefissate dall’Unione Europea.

19 cent al minuto dicono le direttive comunitarie, una chiamata ricevuta da 30 secondi con opzione Vodafone Passport ha invece un costo indicativo di ben 10 volte superiore, ossia di 2 euro al minuto. L’incidenza dello scatto, ottima per farsi bella con comunicati stampa al limite dell’etica ma pessima per conti sulla spesa reale. Che qualcuno intervenga.

Roaming internazionale: la nuova tariffa europea

Vincono tutti. O quasi. Almeno queste sembrano essere le prime impressioni dopo la notizia del taglio delle tariffe in roaming internazionale.

Dal 29 giugno quindi telefonare da cellulare in un paese dell’Unione Europea non sarà piu’ caro come prima. Gli operatori hanno comunque tempo fino a fine agosto per mettersi in regola con la normativa, ma entro fine luglio dovranno presentare i nuovi piani tariffari. Sembra quasi un regalo, perchè questa estate si pagherà (caro) come prima.Guardiamo le tariffe: nel primo anno (2007) telefonare all’estero da cellulare costerà 49 centesimi al minuto, 24 centesimi nel ricevere. Nel secondo anno (2008) i prezzi sono destinati a scendere: 46 per chi chiama e 22 per chi riceve. Nel terzo anno (2009) i prezzi di una telefonata si dovranno assestare su 43 centesimi sempre per chi chiama e 19 per chi riceve.

Facciamo una piccola (non esaustiva) tabella sul prossimo futuro:

Costi nell’Unione Europea

GESTORI TRADIZIONALI (anno 2009) chiamate uscenti 43 ct. / min – chiamate entranti 19 ct. / min
UNITED MOBILE: chiamate uscenti 39* – 59* ct. / min. – chiamate entranti GRATIS
TRAVELSIM: chiamate uscenti 39* – 63* ct. / min. – chiamate entranti GRATIS
* escluso scatto alla risposta, prezzi maggio 2007. I link contengono referall

E’ un grande giorno per i consumatori” – ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo alle Telecomunicazioni – “sia che essi viaggino per turismo o per lavoro“. Capisco il suo entusiasmo, ha fatto un grande e lodevole lavoro contro una delle lobby piu’ potenti in assoluto ma continuo a guardare le tariffe delle sim internazionali. Anche nel 2009 saranno ancora concorrenziali rispetto agli operatori tradizionali, mi sa che hanno vinto tutti tranne forse coloro che speravano in un cambiamento piu’ radicale. I prezzi del 2009, infatti, non sono che un semplice ritorno ai prezzi degli anni ’90, il passato come futuro. Certo meglio di niente… e ci sarà comunque da vigilare su chi parla troppo senza pensare. Di chi parlo? Di 3, 50 centesimi di scatto alla risposta per loro significa… gratis. Per fortuna la comunicazione dovrebbe essere corretta, se questo è il primo passo dei nostri gestori altro che Reding. Ci vorranno santi in Paradiso. E comunicati stampa scritti con deontologia professionale, a meno di non pensare che i giornalai non sappiano leggere.

MNP e credito residuo: la novità di un vecchio problema

Non ho commentato immediatamente sul blog le varie agenzie in cui l’Antitrust è intervenuta sui cambi unilaterali di Wind: “[…] Rientra ovviamente nella disponibilità delle imprese offrire nuovi e più costosi piani tariffari ma occorre garantire agli utenti, che conseguentemente intendono cambiare operatore, la portabilità immediata del numero di telefono, assicurando il mantenimento del credito residuo“. Parole sacrosante, ma problema vecchio ed irrisolto. Tra l’altro con un precedente. Situazione diversa, ma decisamente analoga. Strano che nessuno ci abbia pensato.Come è strano o forse no che si attenda da quasi un lustro una decisione dell’AG.COM. sulla gestione del credito residuo in caso di portabilità, ossia nel cambio di gestore. Qualcuno lo prende come novità, ma guardate di quanto è la prima discussione al riguardo. Era il 1° gennaio 2003 quando ci si chiedeva di cosa fare per il credito residuo, c’è chi consigliava (l’AGCOM, ndr) di far interagire gli operatori tanto che H3G parla di questa possibilità – previo accordo con i competitor – nella sua carta di servizi. Lettera morta. Vivi sono solo i disagi e una situazione in cui il cliente è ancora la parte decisamente più debole del sistema. Nell’indifferenza totale. E la rimodulazione di Wind pare quasi una fortuna per far parlare di questo problema irrisolto… i paradossi delle nostre TLC.