La Pubblica Amministrazione ancora con Wind

Si è conclusa ieri la mega-gara per i telefonini nella pubblica amministrazione. Stando a quanto anticipano alcune fonti vicine al dossier, Wind ha vinto. Ed è la seconda volta consecutiva. Il gruppo, che nel frattempo è passato dal controllo dell’Enel a quello della Weather Investments dell’egiziano Naguib Sawiris, si era infatti già aggiudicato il precedente appalto per 130mila cellulari. Per la nuova gara, il numero dei telefonini si è alzato da 130 a 270mila e comprende anche i satellitari. Per la prima volta, infatti, la pubblica amministrazione ha indetto un appalto anche per gli apparecchi che prendono il segnale ovunque, dagli oceani alle zone del pianeta più irraggiungibili. La convenzione, stando a quanto si legge nel bando, durerà 30 mesi (18 mesi più ulteriori 12 possibili). La gara era stata indetta dalla Consip a marzo, i gestori avevano presentato le loro offerte ad agosto e ieri si è tenuto il cda per l’aggiudicazione. Oltre a Wind, hanno partecipato anche gli altri due principali operatori di telefonia mobile: Vodafone e Tim. Quando Wind aveva vinto la gara due anni fa c’erano state diverse polemiche con i concorrenti. Il Giornale

Inter-cettazioni

Su corriere.it l’avvocato Dinoia precisa che il suo assistito (Tavaroli, ndr) «…non riferiva soltanto al presidente (Tronchetti Provera), ma anche all’amministratore delegato Carlo Buora, basta leggere l’organigramma della società. Niente di più».

Si da il caso che il suddetto Carlo Buora sia (insieme a Rinaldo Ghelfi) uno dei due vicepresidenti dell’Inter FC. Il caso.

La vera ‘trasparenza’ del digitale terrestre

Sono ironico. Ovviamente. In questo blog da sempre uno degli argomenti base è la richiesta di trasparenza e costi chiari per il cliente finale della telefonia. E purtroppo la realtà italiana dimostra quanto la situazione attuale sia tutt’altro che rose e fiori tra costi di ricarica, scatti alla risposta, tariffazioni con modalità asicrone a seconda della destinazione della chiamata e quant’altro abbia inventato il gestore di turno. Non è facile la vita del cliente di telefonia mobile, ma quella dei clienti del digitale terrestre non è certo migliore. Anzi.
Per varie coincidenze oggi vado a controllare i costi e i servizi di Mediaset Premium e La7 Carta Piu’ scoprendo delle interessanti sorprese.

Stimolato da una data di scadenza sulla scheda MEDIASET PREMIUM di mio padre voglio controllare la cosa ed arriva la prima amara sorpresa.

Il sito è chiaro: “La tessera ha una scadenza che è riportata sul retro della stessa. Alla scadenza il credito residuo non è rimborsabile.” Tra le altre cose sono particolarmente sfortunato, la scheda che ho in mano scadrà il 30 giugno 2007. Occhio quindi a non ricaricarla troppo che si rischia alla scadenza di perdere diversi soldi se non si è potuto/voluto sfruttare a pieno il credito.

A questo punto vediamo come si ricarica. Altre note dolenti. Come nella telefonia mobile ecco il costo di ricarica. Decisamente fastidioso, anche perchè per il digitale terrestre NON esiste la possibilità di abbonarsi e pagare successivamente quanto si è consumato. MEDIASET PREMIUM offre una vasta serie di ricariche e la possibilità di ricaricare senza costo con il taglio da 100 €. Meglio di niente, anche se – a differenza della telefonia mobile – bisogna prestare molta piu’ attenzione a quanto si ricarica. Infatti, qui la scheda SCADE e NON si rinnova. Brutta cosa.

Il mercato però è bello perchè vario e se MEDIASET PREMIUM non ci ha fatto una buona impressione magari l’offerta del concorrente LA7 CARTAPIU’ sarà migliore. Macché, lasciate ogni speranza. Anche in questo caso – come per altri settori delle TLC – c’è puzza di cartello. Sarò malizioso, ma anche lo studio del concorrente n.1 non porta niente di buono. Anzi, qui manca addirittura la possibilità di ricaricare senza costi! Il sito appare perfino sadico al riguardo scrivendo che “LA7 Cartapiù informa i propri clienti che dal 22 agosto 2006 i tagli da 90 e 110 euro non sono più in vendita“. Ovviamente tutti i tagli con costo di ricarica invece sono regolarmente in vendita. Strano il mondo. Come il caso che vuole che la ricarica tramite carta di credito sia effettuata solamente tramite un numero 199 facente capo a Telecom Italia. Che sia questa la pluralità di informazione per i vari mezzi?

Comunque andiamo avanti, qui va leggermente meglio per quanto riguarda la durata della scheda. Leggermente meglio, non entusiasmiamoci che “LA7 Cartapiù attivata successivamente al 25 Luglio 2006 è ricaricabile ed ha una validità di 24 mesi dalla data di attivazione. Fermo restando quanto sopra previsto, LA7 si riserva di comunicare eventuali proroghe della durata“. Possono cambiare le regole, magari in positivo ma ad oggi è così. Dopo 24 mesi dall’attivazione quindi anche in questo caso si perde l’eventuale credito presente nella scheda.

Che dire? Incredibile, sono riusciti a fare peggio che nella telefonia mobile. Era dura riuscire a distinguersi anche stavolta, ma i due competitors hanno dimostrato che non c’è limite. Al pozzo senza fondo. Tanto i soldi sono nostri e l’unica trasparenza che interessa loro è quella del nostro portafoglio.

Telecom: vendere in Italia, comprare in Germania

In controtendenza a quanto sta per accadere in Italia, arriva l’acquisto di AOL Germania da parte di Telecom Italia. Una mossa per acquistare quella credibilità in calo presso gli investitori esteri?

Telecom: annuncia acquisto AOL Internet Germania
(Teleborsa) – Roma, 18 set – Telecom Italia e Time Warner Inc. comunicano di aver raggiunto ieri un accordo per la compravendita, per cassa, delle attività internet di AOL Germania (controllata da Time Warner) per 675 milioni di euro (870 milioni USD, Equity Value). Lo si apprende da una nota.
Si prevede che l’operazione possa essere finalizzata entro 4-6 mesi, dopo l’autorizzazione delle competenti Autorità.
Alla luce della forte crescita della domanda di accessi Internet a banda larga in Germania (il mercato tedesco ha registrato oltre 12 milioni di accessi ADSL al 30 giugno 2006, che si prevede possano quasi raddoppiare nel prossimo triennio) Telecom Italia dà un importante impulso al percorso di rafforzamento della propria presenza nel Paese. Un cammino iniziato nel 2003 con l’acquisizione di Hansenet e proseguito con la successiva crescita interna.
Telecom Italia, a valle del perfezionamento dell’acquisizione di AOL Germania, diventerà il secondo operatore broadband del Paese con oltre 2 milioni di accessi a banda larga su un totale complessivo di 3.2 milioni di clienti.
Telecom Italia, già leader per accessi broadband attraverso la sua presenza in Italia, Francia, Germania e Olanda, con questa operazione avrà in portafoglio circa 9 milioni di clienti a banda larga in Europa.
L’accordo siglato oggi prevede inoltre che AOL, grazie alla gestione del portale congiunto con Telecom Italia, possa offrire nuovi servizi e contenuti a tutti gli abbonati Internet del Gruppo italiano in Germania, occupandosi anche della raccolta pubblicitaria on-line.
AOL Germania è un Internet provider, presente da oltre 10 anni sul territorio tedesco, e offre accessi Internet sia broadband sia narrowband.
A giugno 2006 AOL Germania era il terzo operatore a banda larga con 1,1 milioni di accessi e il secondo narrowband con 1,3 milioni di clienti.
L’accordo di partnership, valido per i prossimi 5 anni, prevede inoltre che AOL disegni, ospiti e gestisca i servizi per tutti i clienti retail del Gruppo Telecom Italia in Germania.
AOL inoltre gestirà tutta la raccolta pubblicitaria on line sul portale congiunto. I termini finanziari dell’accordo non sono stati annunciate.

Un calcio a… Telecom

Riporto da CalcioToscano un intervento deciso di Alessandro Signorini che in teoria non dovrebbe avrebbe avere niente a che fare con le TLC. Invece non è così. Partendo da un argomento non inerente dalle telecomunicazioni, quale il calcio, si arriva paradossalmente al punto problematico del nostro mercato. Nel caso il protagonista è Guido Rossi (nella foto), nuovo Presidente Telecom dopo le dimissioni di Tronchetti Provera di ieri sera.

Di seguito anche lo stralcio dell’onerevole Donatella Poretti (deputata della Rosa nel Pugno) sempre sullo stesso riguardo. Due punti di vista per un solito irrisolvibile problema italiano. L’etica che non c’è.

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FastWeb e Vodafone: insieme per internet

Accordo tra Vodafone e Fastweb sull’utilizzo della banda larga

ACCORDO tra Vodafone e Fastweb per un’offerta commerciale congiunta rivolta principalmente all’utenza residenziale. Oggi i vertici delle società annunceranno un’alleanza di tipo commerciale che consentirà ai clienti di Vodafone di usufruire della banda larga offerta da Fastweb. L’accordo giunge a circa 9 mesi dalle prime indiscrezioni di contatti tra i due operatori e si inserisce nella strategia adottata da Vodafone, con l’ampliamento dell’offerta alla banda larga. (Il Tempo) venerdì 15 settembre 2006