Questo post lo invio dal cellulare, è impossibile scrivere di più ma è l’unico modo che ho trovato per far notare la mia esistenza durante uno dei più lunghi blackout di Alice sulla mia linea Adsl…
Portabilità veloci per tutti (o quasi)
A breve le portabilità dureranno pochissimo, solo 3 giorni. Per tutti ma sicuramente non per il sottoscritto… che si sta scontrando con una tempestica che neanche nei momenti peggiori faceva così acqua. La domanda, di qualche giorno, su Mondo3 era: “Aggiornamento sistemi telefonia mobile, portabilità bloccate?”
La risposta è sì, più che bloccate impantanate. La mia esperienza.
Richiesta MNP da Wind ad H3G il 4 novembre, registrata il 5 giorno in cui mi si annuncia la conclusione per l’11 novembre. Tanto che Wind già l’8 novembre comincia ad annullare una serie di servizi attivi sulla scheda. Peccato che intanto la portabilità scali al 13 novembre, poi torni nuovamente “in gestione” con nuova data il 16. Tutto questo quando ieri l’altro, 11 novembre, mi si comunica che “entro 11 giorni la MNP sarà completata“.
11+11=22? Magari, la portabilità ora è slittata al 23 novembre. Peccato che stia pagando 49 euro di canone al mese con un numero provvisorio che, alla fine, rischia di diventare qualcosa di fastidioso… provate a chiamare i vostri contatti per (ben) 20 giorni, come agli albori delle portabilità , e spiegategli che quella numerazione il 23 novembre non esiste più. Tante rubriche saranno (inutilmente) modificate…
Che dire? Capisco la bontà della norma successiva, ma chi ha attraversato il guado nel momento sbagliato si ricorderà sicuramente in maniera negativa delle MNP. Sempre che il 23 riparta davvero tutto…
La beffa della chiamata (a pagamento) al Call Center
Il caso di cui voglia parlare stamani è ben specifico e si riferisce a tutti coloro che per vari motivi (sim scaduta, telefono rubato, segnale assente) si sono trovati a pagare la chiamata al Call Center del proprio gestore perchè lo facevano usando un operatore diverso.
Beh, è ormai assodato che per chiamare il 119 da una scheda Wind si paghi oppure il 133 da una Tim. Di solito è una beffa nella beffa: si ha un problema e si paga per cercare di risolverlo. A questo punto mi rivolgo ai lettori più attenti: pensate che si paghi perché ci sono i costi di interconnessioni, vero?
Se sì, la risposta è sbagliata. Guardate qua sotto. Leggi tutto “La beffa della chiamata (a pagamento) al Call Center”
Insufficienze in Eurotariffa
O meglio insufficienze in geografia. Almeno per le nostre TLC.
Sarà che sono pignolo, ma dopo che non mi è andata giù la definizione generica di Europa da parte dell’Antitrust ecco che mi trovo davanti un altro caso.
Questo è ancora più bizzarro perchè basterebbe (per il gestore telefonico) leggere semplicemente la direttiva per capire che gli stati coinvolti nell’Eurotariffa sono sì i 27 dell’Unione Europea ma ci sono anche quelli (3) EEA: ossia Islanda, Norvegia e Liechtenstein inseriti erroneamente nel computo comunitario mentre fanno semplicemente parte dello Spazio Economico Europeo.
Tra l’altro, oltre a fare chiarezza, sarebbe anche di stimolo per quei clienti curiosi che si leggono le tariffe fino in fondo. Oltre che per la trasparenza, anche per la conoscenza. 😉
L’utopia di internet mobile
Sarà il cattivo umore o semplicemente la “fatica” con cui mi connetto da sempre in mobilità con internet. Fatica che negli ultimi mesi, parallelalmente all’esplosione del servizio tra la “gente comune”, si è accentuata con un drastico rallentamento di quelle velocità da sogno che l’HSPA ci aveva regalato.
Già l’UMTS fu un grande passo, poi di lì in poi una escalation inarrestabile… 1,8, 3,6, 7,2 e… stop. Da un po’ di tempo le prestazioni – al pari dell’aumento commerciale massima – stanno andando come i gamberi. Qualunque sia il gestore sempre più, soprattutto nelle ore serali, si vedono velocità “preistoriche” che se continuano così, oltre ad aver fatto rimpiangere l’EDGE, rischiano di giocarsela con il GPRS prima generazione.
Penso che per adesso internet mobile ad un prezzo accessibile sia pura utopia in quanto le infrasrutture non reggono il traffico e non è una questione di gestore perchè nessuno brilla… anzi. Che peccato.
Europa Unita (dei telefonini) cercasi
Leggevo nei giorni scorsi, con somma meraviglia, una proposta così intelligente che non mi sembrava vero.
[…] dal primo novembre 2009, in Italia e in gran parte del Vecchio Continente sara’ possibile domiciliare sul proprio conto corrente anche il pagamento di un servizio (utenze domestiche, fatture telefoniche, ecc.) acquistato in un altro Paese europeo gia’ facente parte dell’eurozona.
Anche per il pagamento delle bollette arriva cosi’ il ‘passaporto Ue’, sebbene il servizio inizialmente sara’ offerto dalle banche su base volontaria. Ma tra un anno, cioe’ dal 2 novembre 2010, tutti gli istituti di credito dei Paesi aderenti all’eurozona dovranno offrire obbligatoriamente questa possibilita’.
Dal 2014 sara’ poi completata l’estensione del servizo a tutti i Paesi aderenti al Sistema di pagamenti europeo (Sepa), cioe’ i 27 Ue piu’ la Norvegia, la Svizzera, l’Islanda, il Liechtenstein e il Principato di Monaco, indipendentemente dalla moneta in circolazione in ciascuno di loro.
Ad oggi in Italia, secondo i dati diffusi dall’Associazione bancaria italiana (Abi), ben 450 banche, per un numero di filiali pari a 23mila (su un totale di 34mila) sono pronte a offrire alla propria clientela questo strumento. [via Aduc]
Utile e divertente. In pratica potrei aprire un abbonamento francese con Orange se vado spesso là e lo pago con il mio conto corrente italiano. Fantastico, no?
Ma chi lo ha proposto ha mai saputo che in Italia, Francia etc. etc. AD OGGI nella gran parte dei contratti telefonici manco viene prevista la possibilità di inserire un indirizzo estero in anagrafica? Basti pensare che, alle soglie del 2010, è praticamente impossibile ricaricare online una sim estera con una carta di credito straniera… mi pare paradossale che ora nasca un (doveroso) obbligo per pagare le fatture telefoniche di quei gestori che manco hanno aperto le porte alla libera circolazione degli SMS europei!
…un anno passa veloce e non vedo miracoli all’orizzonte.

