Eutelia, la (brutta) storia continua

Licenziare è una scelta strategica? si chiedeva il senatore Achille Passoni il mese scorso sul suo blog riguardo alla vicenda Eutelia.

Pare di sì. Varie analisi tra cui quella di Quintarelli hanno fatto emergere un quadro piuttosto chiaro sulle intenzioni della società  aretina. Che dai 2000 licenziamenti è passata alla cassa integrazione per 24 mesi per 1950 dipendenti… capisco la differenza, ma nei fatti è quasi un sofismo. Anzi no, non lo è. Almeno per le casse dello Stato: visto che si diceva nel piano industriale di inizio marzo che c’era “un eccesso di 1950 unità  lavorative utilizzate nel settore It ” direi che Quintarelli aveva ragione sul fatto che i “2/3 della forza lavoro sarebbero circa lavoratore più lavoratore meno, il numero di coloro che sono frutto delle varie integrazioni societarie con l’acquisizione di altri competitor (NoiCom, etc etc).”

Stai a vedere che Eutelia ha eliminato comprato dapprima i suoi competitor e poi usa i soldi pubblici per sbarazzarsi de. pagare gli (ex) concorrenti e i dipendenti che non servono?

Se questa (cattiva) impressione fosse la realtà  saremmo di fronte a un nuovo brutto esempio.

Il Grande Fratello batte il terremoto in Abruzzo

Non volevo fare un titolo provocatorio, purtroppo la realtà supera lo scalpore. Ieri notte, a tarda ora, mentre mi stavo per addormentare con uno dei tanti TG della notte come cantilena per conciliare il sonno viene segnalato che gli SMS di solidarietà al 48580 avevano raggiunto la cifra di circa 8,5 milioni di euro.

Mi vengono da fare due calcoli a mente: il primo semplicissimo. Ogni SMS costa 1 euro, sono stati inviati quindi altrettanti messaggini. Il secondo è doloroso. Dato che le sim in Italia sono intorno ai 90 milioni, solo 1 una su 10 ha donato almeno un euro. Per fortuna gli abitanti sono un terzo in meno e la percentuale scende ‘solo’ a 1 su 7. Non è comunque questo lo sconforto.

Lo sconforto è scoprire che durante una qualsiasi trasmissione in prime time dotata di televoto, ad esempio il Grande Fratello, riesce a ricevere 15.000 SMS al minuto. Sì, quindicimila messaggi (da 1 euro l’uno!) ogni sessanta secondi. 900.000 in un’ora… insomma, per essere crudi questi dieci giorni di terremoto hanno reso meno di 10 ore di reality. Anche questa è l’Italia. In pratica mentre si chiedono (giustamente) i soldi per l’Abruzzo,  in realtà di solito si passa il tempo ad arricchiere gli Amici

PS: qua leggo che le associazioni dei consumatori segnalano adolescenti che sperperano 250 euro a serata per il televoto, mi fate UN solo nome di una ragazzina che abbia speso altrettanti soldi per i terremotati che la segnalo al WWF?

Piange il telefono (pubblico)

Nel mio angolo su Tumblr ieri ho pubblicato in tempo reale la foto che vedete qua accanto.

Nella classica gita fuoriporta di Pasquetta, infatti, ho trovato questa cabina pubblica seminascosta che ha colto al volo la mia curosità  da blogger 24H.

Dato che ho notato che tutti avevano uno (o più) cellulari in mano, chi di voi ha utilizzato ultimamente un telefono pubblico per telefonare? E soprattutto perché?

Io – facendo un grosso sforzo di memoria – mi ricordo di averlo fatto nel 2005 (quattro anni fa!) in quanto mi trovato in un paese senza copertura di segnale (Molin del Piano, per i più curiosi) ed aspettavo una persona per un appuntamento.

Intanto resto curioso sulle vostre storie, raccontate pure 😉

Non sarà festa per tutti

Stavo pensando cosa scrivere, i prossimi giorni saranno di “festa” per la Pasqua ma è dura nel giorno del lutto nazionale pensare ad eventi tanto lieti. Ed è dura non scrivere banalità di scarso interesse sul mondo della telefonia in un periodo in cui gestori e produttori hanno tirato i remi in barca.
In realtà, visto che il cellulare ha una valenza sempre più importante anche durante i momenti più tragici, riflettevo – spinto da alcuni amici – a una qualche considerazione che potrebbe essere fatta per chi sta vivendo l’emergenza in Abruzzo: avevo già parlato degli euro che i vari gestori, da Wind a H3G passando per Tim e Vodafone, hanno donato alla popolazione coinvolta.
Soldi, ma forse basterebbe un piccolo sforzo in più ai nostri gestori: ho letto che “su RaiUno un cittadino abbastanza deciso, ha appena fatto appello a tutti i gestori di telefonia di permettere chiamate gratuite nell’araa terremotata, almeno per qualche giorno…
questo perchè qualcuno ha finito il credito, anche quello erogato a titolo gratuito, e ora stanno arrivando gli SMS automatici che invitano i clienti a ricaricare…
“. In effetti, come propone un altro amico, “delimitare l’area e fare in modo che chi si trova in quell’area possa chiamare gratuitamente” non è così difficile per i nostri operatori.

Che possa essere questo il regalo pasquale? Speriamo. Intanto i miei auguri a tutti… ci leggiamo martedì prossimo.

Due buone notizie ogni tanto servono

Nella stessa giornata una doppia soddisfazione su temi che ho trattato nei giorni scorsi.

Martedì scrivevo che ogni tanto ci si incazza per le insistenze dei vari callcenter e stamani leggo della nascita di appositi numeri verdi contro questo fenomeno (ref. MobileBlog).

Ieri invece invitando chi invia gli SMS solidali all’Abruzzo, di digitare (bene) il 48580 mi sorgeva il dubbio – da una discussione su it.tlc.gestori.wind – sull’effettiva fine dell’euro di donazione dopo le polemiche degli anni scorsi. Anche in questo caso poco fa una piacevole conferma.

SMS al 48580: raccolti 3,5 mln, nessuna trattenuta gestori TlC | Cellularitalia.com

Gli operatori Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia smentiscono fermamente le voci, prive di ogni fondamento, in merito a presunte trattenute sulla cifra donata dai clienti. L’intero importo, ovvero 1 euro da Rete mobile e 2 euro da Rete fissa, viene interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile. Mai in occasione dell’attivazione di questo strumento èstato addebitato un costo dalle compagnie telefoniche. L’Sms solidale inoltre non èsoggetto ad alcun tipo di imposizione fiscale.[…]

Per una volta posso segnare una giornata positiva nelle TLC.

SMS solidali all’Abruzzo, digitate (bene) il 48580

Tra le azioni più immediate per aiutare la popolazione colpita dal terremeto in Abruzzo c’é la donazione via SMS.

Attenzione però a quanto riporta, correttamente, Aduc in un interessante comunicato.

Terremoto. Gestori mobili: campagna comune per raccogliere fondi tramite sms. Attenzione al numero da digitare. Attenzione ai siti carogna in Internet

[…] E’ anche possibile usare un comodo sms per donare. Gli operatori di telefonia mobile Tim-Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia, d’intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, hanno attivato la numerazione 48580 per raccogliere fondi a favore della popolazione dell’Abruzzo. […]
L’iniziativa e’ lodevole, la comodita’ del sistema facilitera’ le donazioni, ma  attenzione all’esatta digitazione del numero.

Purtroppo il piano di numerazione nazionale permette di usare numeri molto simili sia per meritevoli operazioni benefiche, sia per attivare servizi ludici molto meno nobili e spesso erogati dagli operatori con modalita’ truffaldine. Si tratta dei 48xxx, numeri per cui basta sbagliare una cifra (digitando per esempio 48480) e anziche’ aiutare i soccorsi in Abruzzo, magari ci si trova abbonati ad un servizio di chat erotica o si acquistano loghi e suonerie per cellulari. […]