Super 5 di 3 è ingannevole, parola d’Autorità

La notizia arriva dall’amico Eros76 su Mondo3. Si parla di Super 5, la tariffa di 3ITALIA a 5 centesimi al secondo. Venduta come “senza scatto” mentre in realtà ha una tariffazione a scatti anticipati di 180 secondi ne era stata bloccata la pubblicità. Ora è arrivata la multa.

Lo potrete leggere nel bollettino dell’Antitrust del 17 Gennaio tra le pagine 118 e 125. E’ stata fatta una precisa indagine sulla ingannevolezza voluta della pubblicità, al cliente rimane solo “5 cent/min senza scatto” quando in realtà c’è lo scatto di 15 centisimi anticipato senza dimenticare che per avere questa tariffa era necessario un contributo mensile o ricevere 90 minuti di chiamate da altri gestori.

Beh, verificata l’ingannevolezza veniamo alla multa. Essendo il fatto antecedente alle “rimodulazioni” delle sanzioni del 2 Agosto (molto più onerose) la multa è di soli 18.600 €, scusate 28.600 €, anzi, 23.600 €. Rubo le parole ad Eros76: “No, non mi sono rimbecillito, la multa iniziale sarebbe stata la prima, per il fatto che H3G perpetui ad ingannare la gente è stata aumentata a 28.600 € ma siccome i bilanci dello scorso anno mostrano gravi perdite è stata ridotta a 23.600. Credo che i bilanci siano più grossi di queste cifrette, sebbene negativi non capisco comunque questa riduzione“. Le parole non sono mie, ma è come se lo fossero. Gli importi delle sanzioni sono argomento da tempo, chissà se saranno mai risolti…

Multata Mediaset Premium (nonostante l’AG.COM.)

Il titolo è provocatorio, ma non troppo. L’AG.CM. ha infatti multato Mediaset Premium per pubblicità ingannevole; nel testo integrale del bollettino n.47 del 10 gennaio 2009 (pg. 139-147) si può leggere un passaggio interessante:

[…]PARERE DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Poiché il messaggio oggetto del presente provvedimento è stato diffuso a mezzo stampa, in data 8 ottobre 2007 è stato richiesto il parere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Con parere pervenuto in data 14 novembre 2007, la suddetta Autorità ha ritenuto che il messaggio in esame non costituisce una fattispecie di pubblicità ingannevole sulla base delle seguenti considerazioni:
– gli obblighi che saranno assunti dalla società Mediaset in relazione agli eventuali crediti residui riferibili alla tessere Mediaset Premium vendute fino all’agosto 2006 e in scadenza al 30 giugno 2007 non possono costituire oggetto del presente parere che deve essere limitato e circoscritto alla valutazione sulla ricorrenza dei parametri di cui agli artt. 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo 206/2005

 

– il messaggio de quo in quanto veritiero e completo nel corrispondere al contenuto delle condizioni contrattuali sottostanti al rapporto di fornitura dei servizi Mediaset Premium non è in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori in considerazione del fatto che riporta in maniera corretta la possibilità di fruire di servizi già acquistati sulla base di un negozio che prevedeva in origine un termine per l’esecuzione della prestazione da parte dell’operatore.[..]

Ma nonostante questo l’Antitrust è andata oltre e chiude così la questione:

[…] Alla luce dei predetti criteri, la sanzione da applicare alla società Mediaset S.p.A. può essere determinata in misura pari a €. 29.600. RITENUTO, pertanto, in difformità dal parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che il messaggio pubblicitario in esame è idoneo a indurre in errore i consumatori in ordine alle caratteristiche e modalità del servizio pubblicizzato, potendo, per tale motivo, pregiudicarne il comportamento economico;
DELIBERA

 

a) che il messaggio pubblicitario descritto al punto II del presente provvedimento, diffuso dalla società Mediaset S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20, e 21, lettere a) e b), del Decreto Legislativo n. 206/05, nella versione vigente prima dell’entrata in vigore dei Decreti Legislativi 2 agosto 2007, n. 145 e n. 146, e ne vieta l’ulteriore diffusione.
b) che alla società Mediaset S.p.A. sia irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 29.600 € (ventinovemilaseicento euro).
[..]

Autorità contro? Il dubbio è legittimo, certo che sul caso delle tessere ricaricabili del digitale terrestre tutto è “chiaro”. Che ognuno la pensa diversamente.