Call center poco trasparenti. E poco competenti

Ho scritto in mattina un articolo su Mondo3 dal titolo Call center poco trasparenti, AGCOM striglia i gestori.

Il tutto nasce dalla somma che l’Autorità ha fatto in un comunicato stampa sulle mancanze varie dei call center. Roba che coloro che mi hanno letto la scorsa estate avevano trovato elencato in questo blog dove avevo riassunto i minimi richiesti ai servizi di assistenza.

Dalla discussione emersa sia nei commenti che nei canali Web 2.0 era chiaro che non tutti li rispettassero, qualche addetto manco sapeva che esistessero. Ma questo non c’entra con la competenza di cui nel titolo. Vi ricordate che lo scorso mese avevo segnalato che praticamente nessun operatore sapeva/voleva impostare un limite personalizzato per il roaming dati nei paesi UE?

Qualche call center ha fatto passare addirittura delle settimane per rispondere che era impossibile. Non solo personalizzare, ma impostare qualsiasi limite. Ho continuato a scrivere a quel gestore fino a ricevere, nei giorni scorsi, una telefonata in cui mi si chiedeva la DIRETTIVA EUROPEA a cui facevo riferimento. Credevo in uno scherzo, invece il responsabile che mi aveva telefonato voleva via fax l’intera normativa “perché non gli risultava che dal 1° marzo ci fosse alcun limite da impostare a richiesta“. Beh, auguri clienti di telefonia…

Eurotariffa, il limite del limite…

Dal 1° marzo 2010 è in vigore un’altra novità nell’ambito della cosiddetta Eurotariffa. Arriva il limite per il roaming dati all’estero.

Un’ottima notizia per evitare bollette astronomiche con l’uso di internet mobile e le sue (folli) tariffe a consumo (si noti bene solo all’estero dove, per ulteriore paradosso, siamo nuovamente più tutelati che in Italia e nei propri stati nazionali…). Dall’inizio di questo mese – e fino al 1° luglio quando diventerà obbligatorio e di default per tutti i clienti mobili dell’UE – questo limite è volontario. Il limite preimpostato è di 50 euro mensili (+IVA) e al raggiungimento dell’80% del budget di spesa il cliente viene informato via SMS o tramite pop up. Un modo CHIARO e TRASPARENTE per informare la clientela che è piaciuto anche ai mass media tradizionali che hanno segnalato – oltre ai casi limiti di bollette di oltre 10.000 euro – anche la possibilità di personalizzare il limite di spesa. Sottolineo POSSIBILITA’.

Ed è quello che ho tentato di fare da cliente mobile dei principali gestori di telefonia italiana. Con risultati imbarazzanti. Le prove le ho fatte dal weekend scorso a quello appena trascorso, ho concesso ben 3 telefonate ad ogni gestore (H3G esclusa il cui costo del 133 mi ha portato a usare la funzione di contatto online). Andiamo in ordine:

  • H3G: sono cliente postpagato, ho chiesto l’attivazione del limite mensile a 20 euro – valore che ho chiesto anche agli altri Call Center, nda – attraverso il form “Contattami” del 133 online. Scritto sabato 6 marzo, il giorno 9 mi promettono che sarei stato ricontattato: ad oggi nessuna risposta. Leggi tutto “Eurotariffa, il limite del limite…”

Roaming: l’Eurotariffa funziona

L’articolo è di qualche giorno fa.

Pubblicato in Francia da un sito specializzato in TLC. E’ una questione però che non riguarda solo gli amici transalpini, si parla di Eurotariffa. E lo si fa analizzando alcuni dati. E’ importante questa analisi perché parte dal presupposto con cui i gestori hanno combattuto a lungo l’ultima variazione comunitaria sui prezzi che è stata particolarmente stringente sugli SMS (tanto è vero che, ad oggi, in molti casi gli SMS nazionali costano più di quello in roaming…)

Ma cosa dice questa indagine? Innanzitutto fa notare una cosa positiva: tra messaggini e chiamata il costo del roaming internazionale nell’Unione Europea è sceso del 50% dal 2007.   Ma, secondo questo studio, il margine degli operatori è ancora molto importante e corposo. Escluso che il 90% degli operatori europei applic una tariffa di roaming molto vicino al limite massimo stabilito dall’Unione c’è ancora un settore, molto in crescita, che regala ampi margini. Quale?

Il roaming dati – che ha dei prezzi “industriali” imposti dall’UE per la gestione tra operatori – ha commercialmente un prezzo “cinque volte il prezzo all’ingrosso”. Mediamente, nonostante alcuni casi positivi (H3G a 2 € euro al mega, ad esempio), 1 MB viene venduto a 5,4 € mentre costa al massimo 1 €. E il prezzo scenderà ancora, a livello industriale… ma commercialmente non si vedono miglioramenti per i clienti.

Sarà difficile finché la Commissione non interverrà, probabilmente. Il roaming dati è una vera manna per gli operatori: non è inferiore a 8 miliardi di euro all’anno e in Francia rappresenta almeno il 7% del fatturato.

Ah, torniamo al titolo di questo articolo. L’Eurotariffa funziona? Sì. I clienti spendono la metà e nessun operatore comunitario è fallito. Anzi, sembra che facciano ancora grandi (fin troppo…) guadagni.

| via Roaming : les tarifs en Europe ont fondu de 50% en 2 ans – BusinessMobile.fr

Normative internet ed Eurotariffa, questo il punto

Tempo perso, questa è stata la mia prima esclamazione leggendo (a lato) la risposta dell’Antitrust all’iniziativa, supportata anche da Aduc, dello scorso luglio con cui io (e molti di voi) chiedevano all’AgCom e alla stessa Antitrust di intervenire sui prezzi italiani di chiamate e SMS che, per il paradosso dell’Eurotariffa, erano più cari che in roaming internazionale.

La lettera sembra beffarda, dicendo quanto era scritto in premessa, che “esula dall’ambito delle proprie competenze, non integrando alcuna delle ipotesi di illecito commerciale […]”

Per fortuna riprende la promessa di intervento, rinnovata successivamente anche da AgCom, con una piccola bugia 😉

Scrive l’Antitrust:

[…] entro gennaio 2010 i clienti dei principali operatori mobili potranno accedere senza costi aggiuntivi a tariffe allineate al tetto comunitario sugli SMS e a piani tariffati al secondo […]

Sarà anche così, ma le nuove “tariffe compatibili” in barba al tetto tariffario continuano – nonostante il regolamento comunitario sia MOLTO chiaro – ad avere:

  • SMS Italia verso EU: 30 centesimi (eccetto Wind);
  • Chiamate Italia verso EU > Eurotariffa con scatto alla risposta e spesso tariffazione a scatti anticipati.

Quando hanno deciso le tariffe allineate al tetto comunitario hanno deciso di farlo parzialmente?

Tim Senza (?) Confini Europa

La nascita dell’Eurotariffa aguzza l’ingegno. E Tim, ancora una volta, trovo il modo per massimizzare con un’operazione cristallina i limiti comunitari… molti amici mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Tim Senza Confini Europa.

E’ una nuova opzione per chi si trova in roaming internazionale e pensa di fare un discreto traffico. Ha molti pregi a prima vista: costa relativamente poco (10 euro), si paga solo effettivamente quando si è all’estero.

Cosa è che “non torna” allora? La logica della stessa tariffa. Ammesso e concesso che il regolamento europeo permette di derogare volontariamente all’Eurotariffa, Tim sfrutta al meglio questo cavallo di Troia per:

a) far pagare ai clienti (con l’opzione attiva) gli SMS più del doppio (29 centesimi l’uno invece del limite massimo di 13,2)

b) far pagare le chiamate entranti, oltre i 100 minuti compresi, 28,8 centesimi quando l’Eurotariffa per le stesse è ben più economica;

c) si conferma la tariffazione 60/60 per le entranti (ah proprio mentre l’Europa ha imposto quella più economica al secondo, 1/1), quindi NON sono 100 minuti ma 100 chiamate entranti massime (100 telefonate da  meno di 1 minuto, nda).

A parte che i punti b) e c) possono non interessare per chi fa un uso calibrato dell’offerta, ma fate attenzione se mandate messaggini nei vostri viaggi. Questa fantastica “promozione”, infatti, vi fa pagare 10 euro per avere la beffa di avere prezzi più cari del 130% sulle tariffe massime comunitarie.

Esiste la libera scelta per evitare l’Eurotariffa, ma fatevi i vostri conti prima di rischiare un clamoroso autogol economico…

UPDATE:  ho letto solo ora, nel pomeriggio, anche del pacco di Natale by Vodafone: beh, la scorciatoia scelta è chiara e lampante, peggio di quanto pensassi.

Insufficienze in Eurotariffa

O meglio insufficienze in geografia. Almeno per le nostre TLC.

eurotariffa-h3gSarà che sono pignolo, ma dopo che non mi è andata giù la definizione generica di Europa da parte dell’Antitrust ecco che mi trovo davanti un altro caso.

Questo è ancora più bizzarro perchè basterebbe (per il gestore telefonico) leggere semplicemente la direttiva per capire che gli stati coinvolti nell’Eurotariffa sono sì i 27 dell’Unione Europea ma ci sono anche quelli (3) EEA: ossia Islanda, Norvegia e Liechtenstein inseriti erroneamente nel computo comunitario mentre fanno semplicemente parte dello Spazio Economico Europeo.

Tra l’altro, oltre a fare chiarezza, sarebbe anche di stimolo per quei clienti curiosi che si leggono le tariffe fino in fondo. Oltre che per la trasparenza, anche per la conoscenza. 😉