Vodafone in roaming… sammarinese

ATTENZIONE: POST PUBBLICATO NEL 2007. LA RETE PRIMA E’ CHIUSA DAL 2016.

Ne avevamo già  parlato partendo dalla traccia del 190.it di alcune settimane fa.

Ebbene ieri ero a San Marino e la mia sim Vodafone Italia era in grado di agganciarsi a Prima (gran parte dei sofware la “leggono” come 292 01, ossia con il puro codice nazione ed operatore), ossia quello che è il gestore mobile sammarinese. Non è un vero e proprio roaming internazionale per i clienti Vodafone in quanto riescono a ricevere gratuitamente, sia che siano postpagati o prepagati, grazie a un accordo tra le due reti.

Unica attenzione da seguire è la tariffazione per le chiamate uscenti che è diversa dalla propria tariffa nazionale: si pagano 25 centesimi al minuto (il primo scatto è di 60 secondi, i successivi di 30 secondi) mentre il costo degli SMS inviati è di 15 cent come (o quasi…) in Italia.

Tim, batosta sul roaming internazionale (2)

Attenzione: questo post parla di un costo tariffario presente nel 2006.

“Tim, vivere senza confini”

Tra i vari motti dei nostri gestori mobili questo sembra quello piu’ ‘stridente’ al momento. Infatti, la batosta internazionale continua…

Insomma, non bastavano gli aumenti indiscriminati evidenziati nel post precedente che i clienti TIM devono prestare attenzione ad altri costi aggiuntivi sempre in roaming internazionale.

Costo aggiuntivo per le chiamate entranti in roaming internazionale

Di cosa parlo? Di quei costi che si trovano solo in un .pdf ‘pubblicizzato’ nella pagina istituzionale dedicata al roaming. Un pdf di sette pagine e di difficile lettura. Con un po’ di pazienza però si riesce ad intuire che in diversi stati e con molti operatori c’è un costo aggiuntivo di 0,61 € al minuto da aggiungere a quanto già si paga per le chiamate entranti.

Un costo che è sempre esistito, specie casi particolari come gli USA, anche nel listino di altri operatori ma che TIM propone in maniera più diffusa dei propri competitors con alcuni paesi mai interessati (ad es. la Finlandia con ELISA) da questo costo aggiuntivo. Se non bastasse questo balzello, occhio alla presenza di alcuni casi dove, a seconda dell’operatore di roaming, si pagano gli SMS ricevuti.

Ricezione SMS in roaming a pagamento

Sì, avete letto bene. TIM in alcuni casi fa pagare anche gli SMS entranti sulle di alcuni partner internazionali. Ad oggi è l’unico gestore italiano a farlo e ci si augura che possa rimanere da solo.
Sorprende anche il costo. Tranquillizziamo subito tutti chiarendo che per fortuna i casi in cui si pagano tali SMS in ricezioni sono davvero sparuti, ma ci sono da segnalare alcuni casi clamorosi. In TURCHIA – destinazione tutt’altro che remota – sotto la rete Turkcell si paga la bellezza di 1,30€ per ogni SMS entrante! In confronto gli 8 ct. che si devono sotto la rete di Elisa in FINLANDIA (Unione Europea, ndr) fanno sorridere, ma le cifre sono importanti in diversi casi. Si va dai 7 ct. a CAPO VERDE fino ai 56 di Dolphin INDIA… senza dimenticarci il clamoroso caso turco.

“Vivere senza confini”? No, meglio lasciare la SIM direttamente a casa in queste situazioni.

Tim, batosta sul roaming internazionale

TIM continua la propria campagna di rimodulazioni tariffarie.

La notizia è di alcune settimane fa, ma – complici i molti avvenimenti – forse passata fin troppo in sordina. Ci vuole un post sul forum di Mondo3 per riportare a galla quanto è successo.

Le nuove aree geografiche del roaming TIM

Il gestore ex-monopolista (come in passato hanno già  fatto, in rigoroso ordine cronologico, Wind, Vodafone e H3G ndr) ha pensato bene di semplificare e razionalizzare le aree geografiche per il roaming internazionale promuovendo al contempo una nuova tariffa per le chiamate entranti. Non ci sarebbe niente di male se questo non significasse aumenti indiscriminati verso tutte le destinazioni. Tra l’altro è ottima la tempistica di una simile modifica in piena estate, i roamers infatti sono tantissimi.

Quanto si spende ora?

Semplicemente molto di piu’. Basta consultare l’apposita pagina sul sito Tim per capire i valori degli aumenti.

Si puo’ tra le altre cose notare la ‘simpatica’ presenza di molti paesi dell’Unione Europea spostati in zona 2 e di un paio (Lituania e Lettonia) addirittura nella carissima zona 3. La povera Viviane Reding si infurierà nuovamente, ma la sua battaglia per un taglio dei costi di roaming internazionale sembra scontrarsi con una realtà  corporativa ben peggiore del previsto.

Intanto tra le varie chicche da evidenziare alcuni aumenti a tripla cifra percentuale. Chi andrà in Russia ad esempio spenderà , rispetto al passato, ‘solo’ il 500% in piu’ per le chiamate riceventi.

Non c’è limite alla… fantasia. Perfino un paese confinante come la Slovenia è stato inserito in zona 2, un chiaro segnale sulla bontà  di questa decisione.
Fare soldi, un leitmotiv per chi guida le TLC.

Ultima cosa: queste tariffe sono valide fino al 31 dicembre 2006, magari nel 2007 possono aumentare ancora maggiormente. Ma diciamolo sotto voce