Novari smentisce un accordo tra 3 e Wind

Bisogna credergli?

Comunque questo quanto riporta ANSA:

ROMA – Il progetto di quotazione in Borsa di Tre Italia “resta in stand by”. L’amministratore delegato dell’operatore di telefonia mobile, Vincenzo Novari, sottolinea così che lo sbarco a Piazza Affari della società, fermato ad un passo dall’ipo, “non è immaginabile nelle attuali condizioni di mercato. Al momento non è previsto”.
Quanto alla possibilità di una alleanza tra Tre e Wind, rilanciata da indiscrezioni di stampa nei giorni scorsi, si tratta, dice Novari, “delle solite voci ricorrenti, ma assolutamente lontane dalla realta”. Il numero uno del gruppo cinese Hutchinson Whampoa (azionista di Tre con una quota del 99%), Li Ka-shing, che oggi ha incontrato a Roma il presidente del Consiglio Romano Prodi, ed i ministri D’Alema e Gentiloni, conferma che non c’é un accordo in vista con Wind: “No, non è vero”, risponde.

Accesso WAP, l’aumento di Vodafone

A partire dal 17 settembre 2006 per navigare in vodafone live dall’italia il costo sarà di 25 centesimi per ogni accesso. La navigazione nel portale vodafone live sarà gratuita senza limiti di tempo il costo sarà da sostenere di 25 centesimi per accesso al portale vodafone live.

Poche righe per annunciare l’ennesimo aumento. La cifra precedente per lo stesso servizio era di 19 ct. ora si sale a 25. E’ un’estate davvero calda a livello rimodulazioni per il cliente mobile italiano. E speriamo finisca presto questa corsa al rialzo altrimenti piu’ che un blog mi toccherà tenere un bollettario degli aumenti.

MVNO: doppia presa per Wind

Si avvicina l’introduzione formale del MVNO, l’operatore mobile virtuale, anche nel nostro Paese. Alle ambizioni di COOP e Conad, già pronte sul fronte commerciale, pare si stiano per aggiungere quelle di Auchan e Carrefour.

Il partner tecnologico individuato dalle due società transalpine sarebbe Wind, almeno stando alle anticipazioni a cui ha dato voce IlSole24Ore.

Il settore della telefonia mobile appare quindi molto ambito dalla Grande Distribuzione Organizzata, le cui mosse anticipano, almeno sul fronte commerciale, le compagnie di telefonia fissa che da tempo ambiscono a fregiarsi della qualifica di MVNO, utile anche per conseguire la possibilità di offrire al pubblico servizi convergenti, come l’imminente offerta Unico di Telecom Italia.

Non è comunque difficile comprendere il motivo di tutto questo fermento attorno alla questione MVNO: Wind, TIM e Vodafone, dallo scorso anno, sono sotto stretta sorveglianza. Ad inizio 2005, infatti, l’Antitrust ha avviato sui tre operatori un’istruttoria volta ad accertare eventuali abusi di posizione dominante. Un procedimento aperto in seguito ad un esposto inoltrato all’Authority da alcuni operatori TLC, che avevano dichiarato che i tre gestori “avrebbero posto in essere abusi di posizione dominante nel mercato dell’accesso alle infrastrutture di rete mobile e nei mercati della terminazione su singole reti mobili, nonché intese nel mercato dell’accesso, nel mercato dei servizi finali di comunicazione mobile e nelle offerte commerciali all’utenza business”. Il 3 agosto l’istruttoria è stata ufficialmente chiusa e nelle prossime settimane l’Antitrust si pronuncerà sulla questione.

Alleanza in vista tra Wind e H3G?

Wind e 3 Italia studiano un’alleanza

MILANO – Novità nel campo della telefonia mobile, dove ci sono lavori in corso di avvicinamento tra la Wind di proprietà dell’egiziana Orascom di Naguib Sawiris e la 3 Italia di proprietà di Hutchison Whampoa, che fa capo al tycoon di Hong Kong Li Ka-Shing.

Ad un anno e mezzo dal suo sbarco in Italia, Naguib Sawiris prepara una “Super Wind”, scrive oggi Il Sole 24 Ore, secondo cui il magnate egiziano sta giocando le sue pedine a tutto campo nel risiko delle telecomunicazione e il risultato finale potrebbe essere un asse finanziario-industriale con il tycoon Li Ka-Shing, patron di “3”.

Per ora – sottolinea il quotidiano finanziario – è allo studio un accordo sulle reti tra Wind e 3 finalizzato a sinergie e taglio dei costi. Ma dietro le quinte – sottolinea Il Sole 24 Ore – c’è chi lavora anche a scenari futuri di largo respiro: un’allenaza a tutto tondo tra Sawiris e Li Ka-Shing anche in Italia , sulla falsariga di quella già realizzato in Asia, dove Sawiris ha acqusito il 19% di Hutchison Telecom.

Vantaggi reciproci. Per Wind, che si è concentrata sul business del mobile, l’alleanza con Hutchinson Whampoa potrebbe essere decisiva per migliorare i servizi nel campo Umts e riuscire a sottrarre quote di mercato a Vodafone e Tim. D’altra parte, l’asse con Wind consentirebbe a 3 Italia di estendersi ulteriormente nel mercato dei telefonini. L’unione di Wind con la società di Li Ka-Shing si porrebbe quindi sotto i migliori auspici. Leggi tutto “Alleanza in vista tra Wind e H3G?”

Tim, batosta sul roaming internazionale (2)

Attenzione: questo post parla di un costo tariffario presente nel 2006.

“Tim, vivere senza confini”

Tra i vari motti dei nostri gestori mobili questo sembra quello piu’ ‘stridente’ al momento. Infatti, la batosta internazionale continua…

Insomma, non bastavano gli aumenti indiscriminati evidenziati nel post precedente che i clienti TIM devono prestare attenzione ad altri costi aggiuntivi sempre in roaming internazionale.

Costo aggiuntivo per le chiamate entranti in roaming internazionale

Di cosa parlo? Di quei costi che si trovano solo in un .pdf ‘pubblicizzato’ nella pagina istituzionale dedicata al roaming. Un pdf di sette pagine e di difficile lettura. Con un po’ di pazienza però si riesce ad intuire che in diversi stati e con molti operatori c’è un costo aggiuntivo di 0,61 € al minuto da aggiungere a quanto già si paga per le chiamate entranti.

Un costo che è sempre esistito, specie casi particolari come gli USA, anche nel listino di altri operatori ma che TIM propone in maniera più diffusa dei propri competitors con alcuni paesi mai interessati (ad es. la Finlandia con ELISA) da questo costo aggiuntivo. Se non bastasse questo balzello, occhio alla presenza di alcuni casi dove, a seconda dell’operatore di roaming, si pagano gli SMS ricevuti.

Ricezione SMS in roaming a pagamento

Sì, avete letto bene. TIM in alcuni casi fa pagare anche gli SMS entranti sulle di alcuni partner internazionali. Ad oggi è l’unico gestore italiano a farlo e ci si augura che possa rimanere da solo.
Sorprende anche il costo. Tranquillizziamo subito tutti chiarendo che per fortuna i casi in cui si pagano tali SMS in ricezioni sono davvero sparuti, ma ci sono da segnalare alcuni casi clamorosi. In TURCHIA – destinazione tutt’altro che remota – sotto la rete Turkcell si paga la bellezza di 1,30€ per ogni SMS entrante! In confronto gli 8 ct. che si devono sotto la rete di Elisa in FINLANDIA (Unione Europea, ndr) fanno sorridere, ma le cifre sono importanti in diversi casi. Si va dai 7 ct. a CAPO VERDE fino ai 56 di Dolphin INDIA… senza dimenticarci il clamoroso caso turco.

“Vivere senza confini”? No, meglio lasciare la SIM direttamente a casa in queste situazioni.

Tim, batosta sul roaming internazionale

TIM continua la propria campagna di rimodulazioni tariffarie.

La notizia è di alcune settimane fa, ma – complici i molti avvenimenti – forse passata fin troppo in sordina. Ci vuole un post sul forum di Mondo3 per riportare a galla quanto è successo.

Le nuove aree geografiche del roaming TIM

Il gestore ex-monopolista (come in passato hanno già  fatto, in rigoroso ordine cronologico, Wind, Vodafone e H3G ndr) ha pensato bene di semplificare e razionalizzare le aree geografiche per il roaming internazionale promuovendo al contempo una nuova tariffa per le chiamate entranti. Non ci sarebbe niente di male se questo non significasse aumenti indiscriminati verso tutte le destinazioni. Tra l’altro è ottima la tempistica di una simile modifica in piena estate, i roamers infatti sono tantissimi.

Quanto si spende ora?

Semplicemente molto di piu’. Basta consultare l’apposita pagina sul sito Tim per capire i valori degli aumenti.

Si puo’ tra le altre cose notare la ‘simpatica’ presenza di molti paesi dell’Unione Europea spostati in zona 2 e di un paio (Lituania e Lettonia) addirittura nella carissima zona 3. La povera Viviane Reding si infurierà nuovamente, ma la sua battaglia per un taglio dei costi di roaming internazionale sembra scontrarsi con una realtà  corporativa ben peggiore del previsto.

Intanto tra le varie chicche da evidenziare alcuni aumenti a tripla cifra percentuale. Chi andrà in Russia ad esempio spenderà , rispetto al passato, ‘solo’ il 500% in piu’ per le chiamate riceventi.

Non c’è limite alla… fantasia. Perfino un paese confinante come la Slovenia è stato inserito in zona 2, un chiaro segnale sulla bontà  di questa decisione.
Fare soldi, un leitmotiv per chi guida le TLC.

Ultima cosa: queste tariffe sono valide fino al 31 dicembre 2006, magari nel 2007 possono aumentare ancora maggiormente. Ma diciamolo sotto voce