MVNO, la voce di Coop: “Trasparenza per i clienti”

Incredibili MVNO. Devono essere regolamentati e soprattutto devono ancora partire, ma continuano a far parlare di se’. Dopo l’annuncio di Conad infatti torna sugli scudi COOP che, tramite Aldo Soldi presidente dell’AnccCoop ossia dell’associazione che raggruppa le cooperative di consumo che formano il principale gruppo della grande distribuzione in Italia, sul “Sole24Ore” ha rilasciato questa interessante dichiarazione di intenti: “Nelle tlc c’è una selva di condizioni commerciali che offusca la trasparenza del mercato. Nessuno sa mai bene quanto paga per una telefonata. In questo caso Coop punta sulle opportunità offerte dalla telefonia mobile virtuale con gli obiettivi di far scendere ulteriormente i prezzi e di promuovere la trasparenza. Al riguardo c’è un confronto avviato con Telecom Italia e prestissimo saremo in grado di annunciare ufficialmente il nostro ingresso nella telefonia. Vogliamo fare un grosso passo in avanti in direzione della ulteriore liberalizzazione anche di questo mercato che pesa tanto nelle tasche degli italiani.”

Era dal 1999 che nessuno parlava in questi termini nelle nostre TLC. All’epoca erano gli albori di Wind, ora tocca a COOP vedere se saranno solo parole al vento o meno.

MVNO, arriva anche Conad

Dopo la notizia delle intenzioni della catena Coop di entrare nella telefonia con Telecom Italia, un altro operatore della grande distribuzione, Conad, starebbe pensando a una mossa simile, in accordo con Vodafone.
Tali accordi sono su base commerciale, visto che l’operatore mobile virtuale a condizioni regolamentate non è previsto prima del 2011. Insomma, ci aspettano mesi bollenti sul fronte MVNO in attesa che dall’AG.COM. e da Roma arrivino nuove direttive.

Un nuovo gestore per la Repubblica di San Marino

Gli appassionati sono sempre alla ricerca di novità. Spulciando GSMWorld si nota la presenza di un nuovo Stato tra i membri GSM: San Marino.

La Repubblica alle pendici del Titano ha sempre stimolato la fantasia di tanti appassionati di telefonia, in primis grazie alla particolarità del gestore TMS che è sempre stato una specie di offerta TIM per i soli sammarinesi.

Finalmente San Marino sembra che voglia seguire la scia di altri piccoli stati (Andorra, Liechtenstein etc.)  con un proprio gestore (e una propria rete!) dopo anni di attesa.

San Marino Telecom, infatti, è qualcosa di nuovo. La “GSM Association“, d’altro canto, lo menziona come gestore a tutti gli effetti che andrà ad operare sulle bande 900 e 1800 MHz.

Cosa sappiamo ad oggi?

Una breve ricerca su Internet svela il mistero. Basta spulciare il whois del sito smt.sm per trovare un primo collegamento con la società TCOM SAN MARINO.

Spulciando tra le delibere della Repubblica di San Marino si scopre che esiste un piano strategico delle telecomunicazioni, voluto dalla “Segreteria all’Industria” per dare il via alla creazione di una nuova rete di telecomunicazioni: la delibera approvata dal Congresso di Stato lo scorso 29 maggio ha individuato nella società  TCOM spa la prima concorrente di TelecomItalia.sm, per quanto riguarda telefonia fissa, mobile e banda larga.

Una notizia che è passata in secondo piano nel panorama delle telecomunicazioni italiana, ma che vedo ha fatto capolino nelle cronache locali tanto che, già a  giugno scorso, ne parlava il Corriere di Romagna ( e non solo).

Infatti, la delibera n. 78 del 29 maggio scorso era l’atto con cui il Congresso di Stato Sammarinese ha stabilito l’installazione di una nuova rete di Telefonia Mobile con licenza a favore di TCOM. Da qui SAN MARINO TELECOM.

Quando sarà operativa la rete di San Marino Telecom?

La partenza, secondo il database di GSMWORLD, era prevista per lo scorso luglio anche se ad oggi non risulta attiva. Chi in questi giorni era a San Marino segnale come la ricerca rete non mostrssse la presenza di nessun nuovo codice operatore. Niente di strano, la società  TCOM che sta dietro a SAN MARINO TELECOM ha la licenza operativa solo da fine maggio e una rete GSM – seppur piccola che sia – richiede sicuramente un minimo di tempo per lìinstallazione. Del resto la stessa delibera n. 79 del 29 maggio scorso parla di “pre-assegnazione frequenze e archi di numerazione in fase sperimentale“.

Intanto per chi cerca ulteriori notizie al momento abbiamo solo lo scarno sito di “San Marino Telecom“: www.smt.sm .

Ancora regali SKYPE

Da oggi e per ogni martedì di agosto Skype REGALA 20 minuti di telefonate GRATIS per tutti.

La modalità è la solita. Dalle 10:00 di mattina in poi sull’homepage di Skype troverete il baloon azzurro; cliccateci sopra e andate nella pagina dove rilasciate user e pw. Il tempo di fare tutto ciò ed avrete in tasca il controvalore di 20 minuti di SkypeOut verso terminazioni fisse di fascia uno.

Tutto questo – qui la novità – avrà cadenza fissa e si ripeterà per TUTTI I MARTEDI’ DI AGOSTO per un totale di 100 minuti di chiamate GRATIS. Per chiarire ulteriormente, le date del Summer Days dove vi potete scaricare i 20 minuti di SkypeOut Gratis, sono:

1 AGOSTO
8 AGOSTO
15 AGOSTO
22 AGOSTO
29 AGOSTO

Ma non c’è solo questo: Skype, per tutti gli utenti NUOVI che si registrano, regala altri 5 MINUTI di chiamate gratuite. Non male.

Canone RAI anche per tvfonini e computer

Da tempo una preoccupazione di moltissimi lettori è per sapere se i telefonini di nuova generazione, capaci di ricevere le trasmissioni televisive, richiedano il pagamento del canone e se lo stesso debba accadere con i già diffusissimi personal computer. Una questione aperta e che riguarda soltanto chi possegga uno o più di questi dispositivi e non disponga di altri apparecchi radiotelevisivi: la normativa come noto impone un unico pagamento anche in presenza di una molteplicità di dispositivi di ricezione.

In una intervista di Punto Informatico con il direttore centrale Normativa e Contenzioso di Agenzia delle Entrate si chiariscono alcuni degli aspetti meno noti dell’attuale normativa sul canone radiotelevisivo.

Una vicenda resa complessa dal fatto che tira in ballo responsabilità di organismi ed agenzie differenti. Alcune prime risposte sono giunte a Punto Informatico dall’Agenzia delle Entrate, in particolare dal dott. Vincenzo Busa, direttore centrale Normativa e Contenzioso dell’ente. Ecco cosa ne è venuto fuori.

Punto Informatico: Cerchiamo di far chiarezza: se si possiede un PC o un cellulare capace di ricevere il segnale televisivo il canone è dovuto? Gli operatori del servizio telefonico degli abbonamenti RAI, il numero a pagamento 199, sostengono che il contribuente debba pagare. Come stanno le cose?
Vincenzo Busa: Sulla questione l’amministrazione finanziaria non si è pronunciata in via ufficiale, la risposta dipende dalla circostanza che, nei casi sopra menzionati, si configuri il presupposto d’imposta, come delineato più volte dalla Corte Costituzionale.

PI: Cosa intende?
VB: In varie sentenze, la Corte Costituzionale e la Corte di Cassazione hanno ricostruito il canone radiotelevisivo alla stregua di un’imposta e non di una tassa e, quindi, di prestazione dovuta non in funzione della fruizione di un particolare servizio, bensì in funzione della semplice detenzione di un qualunque apparecchio astrattamente idoneo a captare l’emittenza radio televisiva.

PI: Le conseguenze sembrano ovvie…
VB: Alla luce dei principi elaborati dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità deve ritenersi che laddove il personal computer o il videofonino costituiscono apparecchi astrattamente atti alla ricezione di programmi, per il possesso degli stessi dovrà essere corrisposto il canone radiotelevisivo.

PI: Chiarito questo punto, su cui molto si è dibattuto dentro e fuori dalla rete, qual è la procedura di accertamento prevista per verificare se il contribuente paghi il dovuto?
VB: In questo senso si fa presente che l’articolo 17 del Regio Decreto Legge 21 febbraio 1938, n. 246, al fine di consentire un monitoraggio sui potenziali contribuenti, prevede in prima battuta l’obbligo di tenuta di particolari registri di carico e scarico in capo ai riparatori, ai commercianti, ai rappresentanti ed agenti di vendita in genere di apparecchi e materiali radioelettrici, dai quali gli organi competenti, in sede di accertamento, possono desumere le generalità degli acquirenti dei medesimi apparecchi o comunque dei soggetti cui questi sono destinati.

PI: Chi procede materialmente all’accertamento?
VB: L’articolo 24 di quel decreto regola espressamente la materia dell’accertamento, prevedendo, nello specifico, che “Sono competenti all’accertamento delle violazioni alle disposizioni del presente decreto gli organi cui, a norma della legge 7 gennaio 1929, n. 4, compete l’accertamento delle violazioni alle leggi finanziarie, gli ispettori ed i procuratori delle tasse ed imposte indirette sugli affari, (gli ufficiali, sottufficiali e militi della
M.V.S.N.) in servizio effettivo, nonché i funzionari della RAI in numero non superiore a 50, espressamente riconosciuti idonei ed abilitati con decreto del Ministro per le finanze, emanato di concerto col Ministro della giustizia e col Ministro per l’interno.
Per l’accertamento delle violazioni, per l’applicazione delle penalità stabilite dal presente decreto, e per la definizione delle relative controversie si osservano le disposizioni della legge 7 gennaio 1929, n. 4 sopra citata”.

PI: Molti segnalano la ricezione, anche più volte l’anno, di lettere che sollecitano il pagamento del canone. Di che si tratta?
VB: Un eventuale atto di accertamento o la richiesta del pagamento del canone è rivolto necessariamente nei confronti del possessore di qualunque apparecchio atto alla ricezione di programmi radio televisivi, in quanto soggetto passivo del tributo.
Al di là di questa osservazione il quesito posto coinvolge aspetti di tipo operativo meglio conosciuti dall’Ufficio URAR di Torino.

PI: Approfondiremo al più presto anche con URAR. Cosa avviene qualora un contribuente non paghi il canone? Che tipo di sanzioni sono previste?
VB: Per le sanzioni applicabili nei casi di mancato pagamento del canone o mancata osservanza degli obblighi connessi al pagamento dello stesso, si fa presente che l’entità e le modalità di pagamento delle sanzioni sono stabilite dagli articoli 19 e seguenti del regio decreto legge 21 febbraio 1938, n. 246, come modificato dal
D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 473.

PI: Parliamo quindi di una sanzione amministrativa che può arrivare ad un milione di vecchie lire
VB: Gli articoli 19, 20 e 22 stabiliscono le sanzioni dovute per i detentori di apparecchi che non provvedono al pagamento del canone o che vi provvedono tardivamente e per i soggetti obbligati alla tenuta dei registri di carico e scarico che non ottemperino agli obblighi previsti dalla legge.

MVNO, si parte?

Coop tratta con Telecom sulla telefonia mobile

La Coop sta per entrare nella telefonia mobile, grazie a un accordo con il gruppo Telecom Italia. Secondo quanto risulta a Panorama.it, la catena di distribuzione delle cooperative starebbe concludendo una trattativa con la Telecom per offrire un servizio di telefonia mobile con un proprio marchio.
La Coop sarebbe così il primo operatore virtuale in Italia, cioé un operatore che utilizza la rete di un’altra società telefonica offrendo tariffe competitive, sul modello della Coop Mobile svizzera.
Ieri il presidente della Telecom Italia, Marco Tronchetti Provera, aveva preannunciato a breve un accordo su base commerciale per la nascita del primo operatore mobile virtuale.