Ieri sera la trasmissione di approfondimento “Report” in onda su RAI3 ha dedicato la propria puntata ad H3G Italia. Al momento la trasmissione non è ancora archiviata online, ma credo che sarà online su RaiClick nei prossimi giorni.

Un’ora interessante con un approfondimento che però, a mio modesto avviso, non è stato capito dalla gran parte di coloro che ne stanno discutendo nei vari spazi pubblici su internet. Leggo, infatti, molti commenti mirati ad analizzare meri dettagli della puntata andata in onda con un’attenzione esasperata a termini e persone intervistate che perde di vista il succo della questione. Succo che non è propriamente il porno che abbonda (piu’ o meno legittimamente) sul Portale 3 ne’ la copertura di TeleCampione a Brescia. Tutto ciò non è da trascurare, ma sarebbe meglio farlo integrare in una visione panottica che sarà bene riassumere. Premetto che il sottoscritto è tutt’altro che infallibile, ma dopo alcuni anni di “studio” delle nostre TLC qualche commento fuori dai denti credo di potermelo permettere.
Idee di un privato cittadino nel pieno della propria libertà di espressione. Perchè lo sottolineo? Perchè ascolto sempre con attenzione le parole di coloro che parlano o che han parlato – piu’ o meno direttamente – con me negli ultimi anni, persone che spero ripongano lo stesso metro di rispetto nei miei confronti.
Vi chiederete quindi che cosa penso.
Ritengo che ad HONK KONG, quartier generale di H3G, ci sia l’ambizione e la volontà di creare una grande società (non propriamente telefonica come dimostrano gli ultimi cambiamenti nell’asset aziendale con la telefonia praticamente data in appalto a favore di terzi, mentre i prodotti a proprio brand si indirizzano sempre piu’ verso uno stampo prettamente televisivo) con un budget ingente… per fare ciò la Società sta usando tutti i sistemi fiscali attualmente esistenti per ottenere un’alta valutazione sul mercato al fine di raggruppare un buon numero di capitali privati per crearsi un bel gruzzoletto. Al momento – e di qui il nostro interesse – la via scelta è quella di entrare nella Borsa italiana. Notizie al riguardo non sono certo mancate negli ultimi mesi, la cosa è nota quindi ai lettori piu’ attenti da tempo.
Quel che traspare però è che il brand 3 sia solo una pedina nello scacchiere e che la sezione italiana della Società sia la regina da smuovere per chiudere in maniera vincente una delle piu’ grandi operazioni industriali degli ultimi decenni.
Cosa succederà dopo che il management di Honk Kong avrà raccolto tutto quel denaro? Bella domanda, la risposta penso sia tutt’altro che immediata. Il pensiero di un semplice cittadino certo non puo’ saperlo.