E’ quanto ha sentenziato Riccardo De Miro, giudice di pace della decima sezione di Napoli, condannando la TIM a pagare 300 euro di danni prodotti e 800 euro per le spese legali.
In pratica tutti i gestori di telefonia mobile in caso di mancata ricarica della carta per 13 mesi disattivano il numero di cellulare e l’utente perde anche il credito residuo. Ma il giudice ha dato ragione al cliente TIM Domenico Bruno di Napoli, stabilendo che in questi casi la disattivazione è considerata una clausola vessatoria, cioè una regola contrattuale molto svantaggiosa che deve essere firmata a parte al momento del contratto, mai rispettata dai gestori di telefonia mobile.
L’utente inutilmente aveva fatto richiesta di utilizzare il credito residuo sulla scheda disattivata e poi si era rivolto ad una associazione di consumatori la AIDACON che ha vinto la causa avviata dall’avvocato Carlo Claps.
“La diffusione di questa sentenza – spiega l’avvocato – consentirà agli utenti di poter richiedere gli importi residui sulle schede disattivate, oltre alla richiesta di risarcimento danni per illegittima disattivazione della scheda sim”.
ecco uno smemorato….. e tu sai perché 🙁
Beh io sono uno degli smemorati d’Italia…….. vi e’ comunque da aggiungere che quasi nessuno dei gestori di telefonia nazionali avvisa i propri utenti dell’imminente scadenza delle schede telefoniche……………
(il mio gestore mi ha consentito di chiamare il centro servizi e conoscere il credito residuo della mia usim fino a poche ore dalla sua disattivazione! )sarebbe bastato un semplicissimo sms per rammentarmelo……….non credete che anche gli smemorati (definiamoci cosi’) abbiano il diritto di essere informati e non ingannati? Quanti di voi, (presumo che come me e tantissimi altri abbiate piu’ sim con diversi numeri e di diversi gestori) hanno un organizer in cui segnarsi tutte le scadenze?
In barba a tutti gli smemorati d’Italia, sembra che adesso le sim con relativa numerazione e credito non scadranno mai piu’…………….