Roaming internazionale: le bugie di una lobby

I tetti ai prezzi di telefonia mobile che l’Unione europea intende imporre da quest’estate limitano la concorrenza e costringono gli operatori ad applicare tariffe di roaming internazionale sotto costo.
Lo sostiene l’Associazione Gsm, che rappresenta 700 operatori mobili in 217 Paesi e che ha bollato come ‘restrittiva del mercato e brutale nella tempistica’ la proposta di Bruxelles che fissa un tetto di 40 centesimi di euro al minuto sulle chiamate e di 15 centesimi per chi riceve in roaming (il 40-60% in meno rispetto ai prezzi roaming del 2005).
Gsm sostiene invece che i tetti di prezzo non possano essere inferiori a 65 centesimi per le chiamate effettuate e di 35 centesimi per quelle ricevute. Con i tetti proposti dalla Commissione europea, secondo Gsm, oltre il 25% del traffico roaming internazionale in Europa verrebbe effettuato in perdita, limitando la capacita’ degli operatori di competere e di investire. Tali perdite verrebbero inoltre recuperate aumentando le altre tariffe.
“I tetti proposti da questa influente commissione del Parlamento europeo non permetteranno agli operatori di coprire i costi necessari per connettere chiamate su molti tracciati roaming, per l’acquisto di licenze, per la costruzione di infrastrutture e per altre spese di capitale – ha evidenziato Rob Conway, ceo dell’associazione Gsm – e in molti casi, gli operatori piu’ piccoli subirebbero le perdite maggiori, limitando la capacita’ di competere e, in un’ultima analisi, la scelta per i consumatori”.
La proposta dell’esecutivo di Bruxelles, secondo le stime di Gsm, ridurrebbe gli introiti annuali al dettaglio derivanti dai servizi di roaming a 2,3 miliardi di euro contro i 5,3 miliardi incassati nel 2005. Tale “drammatica caduta”, denuncia Gsm, minerebbe la capacita’ di innovare e investire e molte infrastrutture basilari in aree turistiche diventerebbero insostenibili: almeno l’8% di tali stazioni nelle regioni montane nell’Ovest dell’Austria, ad esempio, non coprirebbero piu’ i costi operativi. Per Gsm, infine, questo “interventismo” dell’Ue creerebbe un precedente, con conseguenze “gravi” che potrebbero riversarsi anche sui prezzi al dettaglio di altri settori.

Questa l’agenzia diffusa da AGI. Interessante perchè, nonostante l’autorevolezza dell’Associazione GSM, riescono a smentire se’ stessi. Si parla di roaming sotto costo per colpa della U.E. e poi si parla di “drammatica caduta”. Degli utili, si (sotto)intende. Questo sì, sicuramente gli utili caleranno drammaticamente (come altrettanto drammaticamente sono saliti i costi del roaming dal 1998 ad oggi, ndr) ma il sotto costo è veramente una barzelletta. A meno di non pensare che quei tanti (più o meno piccoli) operatori delle sim internazionali lavorino in perdita nonostante paghino – per la semplice ricezione di una chiamata – l’affitto di una rete nazionale da MVNO nonché il traffico su una rete terza per il roaming internazionale. Rete terza, che come quella che ospita l’MVNO di turno, solitamente fa parte della stessa Associazione GSM. Le bugie hanno le gambe corte, ben vengano le critiche legittime ai tagli degli utili ma che almeno si usino le parole giuste. Sotto costo non ha senso, chiedere ai vertici di United Mobile, Travelsim e tutte le altre sim internazionali. I loro CEO spesso viaggiano in Ferrari, le loro aziende probabilmente – nonostante un diffuso roaming entrante gratuito (vedere per credere!) – qualche utile riescono a farlo.

2 risposte a “Roaming internazionale: le bugie di una lobby”

  1. Da buon roamer non posso che essere contrarioa questo tipo di difesa da parte della GSM World Association.
    Capisco il loro compito di difendere gli interessi delle aziende tlc loro associate.
    La parte più astiosa penso sia quella dove avvertono l’UE di non smuovere le acque per non creare poi polveroni futuri, causando quindi degli ovvi riposizionamenti di mercato.
    Purtroppo l’elemento discordante ed anticoncorrenziale di un libero mercato, è il cartello europeo sulle tariffe in roaming internazionale, cosa che in un libero mercato non dovrebbe avvenire….relegando, spesso, le tariffe ad offerte promozionali che i gruppi più forti hanno creato con aziende amiche.
    Ben vengano le direttive UE atte a tutelare il consumatore, spero che riescano ad andare fino in fondo, anche se le pressioni delle aziende saranno oppressive!
    Vedremo se almeno l’UE riuscirà a mantenere un rapporto di coerenza con i cittadini che, puntualmente per lavoro o per piacere, si vedono sottrarre cifre esose, ed imho non giustificate, per delle normali telefonate….

  2. Il solito (stra)potere delle lobby, in questo caso dei gestori telefonici, che faranno rinviare sine die il provvedimento europeo di porre un tetto ai costi in roaming

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