Nuovi MVNO, l’arrivo di… PostePay

Leggere oggi Repubblica che parla di Poste Mobile fa subito pensare di aver capito male. Trasferimento denaro come business core del progetto, la telefonia sembra quasi a corollario. Possibile tutto ciò? Pare proprio di sì.Vediamo di capire. Abbiamo un figlio lontano che ha bisogno di soldi. Cosa fare? Semplice. I soldi partiranno da un cellulare targato Poste Mobile (quello dei genitori) e arriveranno alla carta Poste Pay del figlio. Eh sì, carta Poste Pay. Poste Pay è una prepagata capace di funzionare come carta di credito (per l’esattezza è una carta di debito, nda), in Italia come all’estero, ed è anche ricaricabile. Nelle simulazioni che le Poste fanno in questi giorni, l’invio del denaro si realizza con sei clic: entro nel menu del cellulare; decido l’importo; indico mio figlio come beneficiario; digito il codice segretissimo; invio i soldi e infine ricevo un messaggio Sms a conferma che il trasferimento è andato a buon fine.

Con la stessa tecnica si potrà trasferire, in tempo reale, denaro o traffico telefonico anche da cellulare a cellulare.

Quello delle Poste sarà un telefonino, dunque, oppure sarà qualcos’altro?

La risposta viene dalle stesse Poste con Massimo Sarmi, amministratore delegato: “Il telefonino con noi sarà anche un mezzo di pagamento. Veloce, sicuro, semplice: così lo vorremmo“. Una carta di credito prepagata con prefisso 377 per intendersi.

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