Imei, quella traccia che resta

“Quanto ai numeri sulla sua attività Genchi afferma che «i tabulati telefonici acquisiti su disposizione di De Magistris fino al momento dell’avocazione dell’inchiesta Why Not sono un totale di 792, e riguardano solo 641 utenze, di cui 12 internazionali, e 151 apparati Imei (cioè la traccia lasciata dall’apparecchio, non dalla scheda, ndr), per lo più utilizzati con le stesse utenze, dai medesimi soggetti»”

Parlo di politica? No. Parlo di come vengono effettuate le intercettazioni e per far notare come sia del tutto indifferente l’intestazione di una sim per andare alla ricerca del reale utilizzatore del telefono. Il cosiddetto archivio Genchi in tal senso è molto utile se si può leggere anche che «un telefono intestato alla Camera può essere usato da persone non coperte da immunità». Sembra la fiera delle banalità, ma io rimango con il mio pallino: ossia, quella di combattere la follia delle intestazioni delle schede ricaricabili. Si parla di portabilità in un giorno, ad oggi ci vuole un giorno per compilare le carte di una sim…

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