Super 5 di 3 è ingannevole, parola d’Autorità

La notizia arriva dall’amico Eros76 su Mondo3. Si parla di Super 5, la tariffa di 3ITALIA a 5 centesimi al secondo. Venduta come “senza scatto” mentre in realtà ha una tariffazione a scatti anticipati di 180 secondi ne era stata bloccata la pubblicità. Ora è arrivata la multa.

Lo potrete leggere nel bollettino dell’Antitrust del 17 Gennaio tra le pagine 118 e 125. E’ stata fatta una precisa indagine sulla ingannevolezza voluta della pubblicità, al cliente rimane solo “5 cent/min senza scatto” quando in realtà c’è lo scatto di 15 centisimi anticipato senza dimenticare che per avere questa tariffa era necessario un contributo mensile o ricevere 90 minuti di chiamate da altri gestori.

Beh, verificata l’ingannevolezza veniamo alla multa. Essendo il fatto antecedente alle “rimodulazioni” delle sanzioni del 2 Agosto (molto più onerose) la multa è di soli 18.600 €, scusate 28.600 €, anzi, 23.600 €. Rubo le parole ad Eros76: “No, non mi sono rimbecillito, la multa iniziale sarebbe stata la prima, per il fatto che H3G perpetui ad ingannare la gente è stata aumentata a 28.600 € ma siccome i bilanci dello scorso anno mostrano gravi perdite è stata ridotta a 23.600. Credo che i bilanci siano più grossi di queste cifrette, sebbene negativi non capisco comunque questa riduzione“. Le parole non sono mie, ma è come se lo fossero. Gli importi delle sanzioni sono argomento da tempo, chissà se saranno mai risolti…

Internet mobile, utenti catalogati

Che simpatica notizia! I siti visitati dagli utenti erano conservati, in maniera illegittima secondo il Garante della Privacy, da quattro gestori che conosciamo benissimo. Gli operatori interessati dal provvedimento sono Telecom, Vodafone, H3G e Wind. Ai primi tre (ovvero Telecom, Vodafone e H3G) è stata imposta la cancellazione delle informazioni sui siti visitati dagli utenti, mentre i soli Vodafone, H3G e Wind dovranno adottare specifiche misure tecniche per la messa in sicurezza di dati personali dei propri utenti conservati a fini di giustizia.Comunque cosa era successo? Semplicemente conservavano illeggittimamente i dati degli utenti: risalivano così alle pagine web visitate, alle richieste nei motori di ricerca, tutte buone informazioni da riutilizzare a fini commerciali. Ora il Garante della Privacy ha deciso: non possono più farlo, e entro due mesi devono far sparire tutto quello che avevano raccolto.

BT Mobile, le tariffe

Arrivano le tariffe di BT Mobile, il nuovo gestore virtuale destinato solo all’utenza affari.
Niente di sconvolgente, anche stavolta la montagna ha partorito un topolino. Interessanti solo alcune nicchie delle tariffe internazionali, ma sicuramente piani telefonici che ricalcano perfino troppo quelli già esistenti.

 

– VIP EVERYWHERE
Caratteristiche del servizio: unico piano tariffario per linee Fisse e Mobili:

 

* 300 minuti di chiamate nazionali gratuite tra linee fisse e mobili aziendali
* 300 minuti di chiamate nazionali gratuite verso telefoni fissi
* 100 minuti di chiamate nazionali gratuite verso telefoni mobili
* Contributo mensile: 20€ per linea/SIM
* Oltre i minuti inclusi, un’unica tariffa da fisso e da mobile

 

Destinazione della chiamata Tariffa
verso telefoni fissi: 4 cent€ al minuto
verso telefoni mobil:i 15 cent€ al minuto

 

Le note da sapere: 1) Per le linee mobili sono previsti fino a 200 min per chiamate tra numerazioni mobili e fino a 100 min per chiamate da numerazioni mobili a fisse. Per le linee fisse sono previsti fino a 200 min per chiamate tra numerazioni fisse e fino a 100 min per chiamate da numerazioni fisse a mobili. 2) Il costo delle telefonate urbane, nazionali, verso cellulari e internazionali é calcolato su base minima di 60 secondi. 3) E’ previsto uno scatto alla risposta di 10cent€

 

 

BT START
E’ l’offerta con traffico “a consumo” con due profili:
Start, per parlare GRATIS con tutti i cellulari della tua azienda e a soli 6 cent€ al minuto, con tutti i telefoni fissi e mobili nazionali
Start Senza Scatto alla risposta, per parlare GRATIS con tutti i cellulari della tua azienda e soli 12 cent€ al minuto con tutti i telefoni fissi e mobili nazionali

 

* Traffico Internet a 0,15 cent€/KB
* Contributo mensile: 8 € per SIM
* Costo di invio messaggi: 12,5 cent€ per SMS e 60 cent€ per MMS

 

Servizi opzionali: “Your Office”: chiama gratis i telefoni fissi della tua azienda con un contributo mensile di soli 10€ per SIM; Opzione “DataPack”: Email e Navigazione Internet assicurata e “tutto incluso”. “Il tuo ufficio sempre con te” : soddisfa le esigenze di connettività dati tutto incluso anche per la posta e la navigazione, scegliendo tra tre profili

 

BT ALL
BT All é il servizio “tutto incluso” di BT Italia pensato per le aziende che vogliono disporre di un portafoglio completo di soluzioni innovative di convergenza fisso-mobile, usufruendo di tariffe convenienti, chiare e trasparenti.

 

Caratteristiche del servizio:
* Contributo mensile: 35 € per SIM
* Chiamate gratuite verso i tutti cellulari aziendali
* 300 minuti di chiamate nazionali gratuite verso tutti: per te, ogni mese, 300 minuti gratis per chiamate dall’Italia verso tutti i telefoni fissi e mobili nazionali
* 50 SMS gratuiti al mese per ogni SIM
* Costo di invio MMS: 60 cent€ per MMS
* Tariffa sper il traffico in eccedenza verso i telefoni fissi e mobili nazionali a 15 cent€ al minuto
* Traffico Internet a 0,15 cent€/KB

 

Servizi opzionali: “GO LARGE!” aumenta i minuti inclusi.

Aeroplani e cellulari a bordo

Una domanda mi sorge spontanea. In questi giorni c’è la caccia al telefonino in aereo su cui nutro alcuni dubbi, ma al di là di quanto successo ai tre arrestati e a Heathrow nessuno vuol ricordarsi che tra poco sarà veramente e LEGALMENTE possibile chiamare dagli aerei?

Spero che qualche uomo di buona volontà voglia intuire che le BTS che irradieranno gli aerei non è che sono di una tecnologia particolare. Il ponte è satellitare, ma il segnale è… GSM. Come quello tanto pericoloso, vincerà la paura o la ragione (in questo caso detta anche soldi)?

Rete fissa, Telecom e la separazione della rete

Prendo lo spunto da un interessante articolo di Portel per pormi la stessa domanda: a quando una decisione operativa sul futuro della rete italica? Si parla della rete fissa e la domanda viene dopo le interessanti dichiariazioni di Savarese, uno dei Commissari dell’AG.COM., riportate dallo stesso sito. “L’importante — dichiara, dunque, Savarese — è che ci sia separazione tra chi gestisce le rete e la parte commerciale“. Tra le preoccupazioni del Commissario ci sono quindi proprio i dati commerciali che il gestore della rete potrebbe utilizzare a suo proprio favore. La corretta gestione di questi dati e l’inibizione al loro utilizzo rappresentano ulteriori temi sui quali Savarese si dichiara non disponibile a concedere deroghe di sorta.

Bisogna ben definire la corporate governance e capire realmente chi comanda ed infine delineare chiaramente che tipo di interazioni ci siano tra la newco e Telecom“, questo il pensiero espresso da Savarese. Aspettiamo che l’assonnata politica italiana decida in merito quanto prima.

Multata Mediaset Premium (nonostante l’AG.COM.)

Il titolo è provocatorio, ma non troppo. L’AG.CM. ha infatti multato Mediaset Premium per pubblicità ingannevole; nel testo integrale del bollettino n.47 del 10 gennaio 2009 (pg. 139-147) si può leggere un passaggio interessante:

[…]PARERE DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Poiché il messaggio oggetto del presente provvedimento è stato diffuso a mezzo stampa, in data 8 ottobre 2007 è stato richiesto il parere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Con parere pervenuto in data 14 novembre 2007, la suddetta Autorità ha ritenuto che il messaggio in esame non costituisce una fattispecie di pubblicità ingannevole sulla base delle seguenti considerazioni:
– gli obblighi che saranno assunti dalla società Mediaset in relazione agli eventuali crediti residui riferibili alla tessere Mediaset Premium vendute fino all’agosto 2006 e in scadenza al 30 giugno 2007 non possono costituire oggetto del presente parere che deve essere limitato e circoscritto alla valutazione sulla ricorrenza dei parametri di cui agli artt. 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo 206/2005

 

– il messaggio de quo in quanto veritiero e completo nel corrispondere al contenuto delle condizioni contrattuali sottostanti al rapporto di fornitura dei servizi Mediaset Premium non è in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori in considerazione del fatto che riporta in maniera corretta la possibilità di fruire di servizi già acquistati sulla base di un negozio che prevedeva in origine un termine per l’esecuzione della prestazione da parte dell’operatore.[..]

Ma nonostante questo l’Antitrust è andata oltre e chiude così la questione:

[…] Alla luce dei predetti criteri, la sanzione da applicare alla società Mediaset S.p.A. può essere determinata in misura pari a €. 29.600. RITENUTO, pertanto, in difformità dal parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che il messaggio pubblicitario in esame è idoneo a indurre in errore i consumatori in ordine alle caratteristiche e modalità del servizio pubblicizzato, potendo, per tale motivo, pregiudicarne il comportamento economico;
DELIBERA

 

a) che il messaggio pubblicitario descritto al punto II del presente provvedimento, diffuso dalla società Mediaset S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20, e 21, lettere a) e b), del Decreto Legislativo n. 206/05, nella versione vigente prima dell’entrata in vigore dei Decreti Legislativi 2 agosto 2007, n. 145 e n. 146, e ne vieta l’ulteriore diffusione.
b) che alla società Mediaset S.p.A. sia irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 29.600 € (ventinovemilaseicento euro).
[..]

Autorità contro? Il dubbio è legittimo, certo che sul caso delle tessere ricaricabili del digitale terrestre tutto è “chiaro”. Che ognuno la pensa diversamente.