CoopVoce: la prima tariffa “Facile Coop”

Arrivano le prime news su Coop Voce. Chiamando il numero verde 803200 si possono avere informazioni sulle tariffe e servizi di Coop Voce.

Tariffa Facile Coop
Chiamate nazionali: 15 cent al minuto + scatto alla risposta di 15 cent
Sms: 15 cent
Mms: fino a 100Kb 60 cent/euro oltre 1.20 euro
Navigazione Gprs/edge: 0.6 cent/kb

Costo sim: 5 euro con 5 euro di traffico incluso
Promo MNP: la prima ricarica fino a 20 € viene raddoppiata

La novità quale è? Che la tanto vituperata Wind12 è piu’… conveniente. C’est la vie.

Un’illusione chiamata ricaricabile

L’Italia ama le ricaricabili. Le ama così tanto da avere un mercato terribilmente sbilanciato; oltre il 90% dei clienti, infatti, usa un piano prepagato invece di un abbonamento mobile. Uno perchè gli abbonamenti mobili hanno la fastidiosa tassa di concessione (TCG), due perchè è credenza diffusa che con la prepagata si controllano meglio le proprie spese. Specie quelle dei bambini. Ma siamo sicuri?
Io direi che c’è da smuovere qualche luogo comune al riguardo. Anche perchè i bambini di oggi spendono davvero molto per il cellulare. Tra genitori sempre più compiacenti ad evitare il credito zero, nonni zelanti e zii affettuosi molti giovanissimi riescono a spendere cifre considerevoli a livello mensile. “E’ per questo che ho fatto una prepagata a mio figlio” chioserà quasi ogni padre apprensivo sui costi. La prepagata è passata quindi concettualmente come metodo migliore per controllare le spese. Ma ne siamo sicuri?
Temo invece che, oltre a una buona dose di scarsa comunicazione dei nostri gestori sulle varie possibilità che potrebbe offrire l’offerta postpagata, che ci sia una certa accondiscendenza del mercato verso solo una delle due forme di pagamento per i servizi mobili. Basta vedere la passione mostrata dall’opinione pubblica contro i costi di ricarica di fronte alla totale assenza di attenzione per la stessa battaglia contro la concessione governativa.

Comunque guardiamo cosa possono fare anche gli abbonamenti. Gli esempi sono molti, ma quello più di impatto (anche perchè in lingua italiana, nda) è questo di Orange Svizzera:



L’abbonamento che gestisce la bolletta dei vostri bambini
I vostri bambini hanno motivo di essere felici e contenti. E voi potete adagiarvi tranquillamente in poltrona. Prima è l’abbonamento concepito specialmente per genitori e bambini. I vostri piccoli scelgono il loro modello di telefonino preferito da una vasta offerta e voi avete sempre sotto controllo la vostra bolletta. Decidete se volete un limite mensile di CHF 12.- o CHF 22.-.

I vantaggi per i vostri bambini

  • Scegliete fra 2 abbonamenti con un costo fisso mensile basso e credito di comunicazione compreso.
  • I vostri bambini scelgono un telefonino attraente.
  • Se alla fine del mese resta del credito di comunicazione viene accumulato al mese successivo.
  • Il credito di comunicazione utilizzato può essere ricaricato in qualsiasi momento.

Potete contare su Prima

  • La garanzia di non avere mai sorprese con la vostra bolletta.
  • Ogni volta che il vostro credito è esaurito, vi regaliamo due chiamate di riserva da 30 secondi ciascuna.
  • Proteggete i vostri bambini dai contenuti per adulti. Spedite un SMS con la parola chiave ‘BLOCK ADULT’ al numero breve 5155.

Incredibile vero? Se uno calcola poi il controvalore di 12 e 22 franchi svizzeri in euro scoprirà che – per paradosso – forse proprio dai bistrattati abbonamenti potrebbe nascere il vero controllo della spesa del proprio figlio. Ma è un’offerta svizzera, non perdete tempo a cercarla in Italia. Qui si vende solo un’illusione chiamata ricaricabile.

Tele2 o… Eutelia?

L’operatore svedese Tele2 ha venduto due filiali, Tele2 Danimarca e la britannica C3. Tele2 Danimarca, che ha contato a fine 2006 75mila clienti al servizio di banda larga, 206mila alla telefonia fissa e 227mila a quella mobile, è passata nelle mani della norvegese Telenor a 112 milioni di euro. C3, che raggruppa Alpha Telecom e Calling Card Company, è stata ceduta a Eutelia. Tele2 ha precisato inoltre che la vendita della filiale danese procurerà un valore di 400/500 milioni di dollari. Il prezzo stabilito per l’acquisizione di C2 invece è pari a 8,9 milioni di Euro, da pagarsi per cassa al momento del closing, previsto entro la fine di maggio dopo il completamento delle formalità di legge. La società e le attività acquisite presentano una posizione finanziaria netta pari a zero.
Eutelia rafforza così la sua posizione nel mercato dei servizi prepagati, acquisendo un’importante base di clienti e numerosi canali vendita in Europa. C3, infatti, può contare su oltre 400.000 punti di distribuzione, di cui circa 1.600 Phone Shops, su paesi chiave in tutta Europa: Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Portogallo, Austria, Olanda e Svizzera.

Ma la domanda che sorge spontanea ora è: quale sarà l’MVNO italiano nella telefonia mobile? Tele2, Eutelia… o una sinergia di entrambe?

Roaming internazionale: le bugie di una lobby

I tetti ai prezzi di telefonia mobile che l’Unione europea intende imporre da quest’estate limitano la concorrenza e costringono gli operatori ad applicare tariffe di roaming internazionale sotto costo.
Lo sostiene l’Associazione Gsm, che rappresenta 700 operatori mobili in 217 Paesi e che ha bollato come ‘restrittiva del mercato e brutale nella tempistica’ la proposta di Bruxelles che fissa un tetto di 40 centesimi di euro al minuto sulle chiamate e di 15 centesimi per chi riceve in roaming (il 40-60% in meno rispetto ai prezzi roaming del 2005).
Gsm sostiene invece che i tetti di prezzo non possano essere inferiori a 65 centesimi per le chiamate effettuate e di 35 centesimi per quelle ricevute. Con i tetti proposti dalla Commissione europea, secondo Gsm, oltre il 25% del traffico roaming internazionale in Europa verrebbe effettuato in perdita, limitando la capacita’ degli operatori di competere e di investire. Tali perdite verrebbero inoltre recuperate aumentando le altre tariffe.
“I tetti proposti da questa influente commissione del Parlamento europeo non permetteranno agli operatori di coprire i costi necessari per connettere chiamate su molti tracciati roaming, per l’acquisto di licenze, per la costruzione di infrastrutture e per altre spese di capitale – ha evidenziato Rob Conway, ceo dell’associazione Gsm – e in molti casi, gli operatori piu’ piccoli subirebbero le perdite maggiori, limitando la capacita’ di competere e, in un’ultima analisi, la scelta per i consumatori”.
La proposta dell’esecutivo di Bruxelles, secondo le stime di Gsm, ridurrebbe gli introiti annuali al dettaglio derivanti dai servizi di roaming a 2,3 miliardi di euro contro i 5,3 miliardi incassati nel 2005. Tale “drammatica caduta”, denuncia Gsm, minerebbe la capacita’ di innovare e investire e molte infrastrutture basilari in aree turistiche diventerebbero insostenibili: almeno l’8% di tali stazioni nelle regioni montane nell’Ovest dell’Austria, ad esempio, non coprirebbero piu’ i costi operativi. Per Gsm, infine, questo “interventismo” dell’Ue creerebbe un precedente, con conseguenze “gravi” che potrebbero riversarsi anche sui prezzi al dettaglio di altri settori.

Questa l’agenzia diffusa da AGI. Interessante perchè, nonostante l’autorevolezza dell’Associazione GSM, riescono a smentire se’ stessi. Si parla di roaming sotto costo per colpa della U.E. e poi si parla di “drammatica caduta”. Degli utili, si (sotto)intende. Questo sì, sicuramente gli utili caleranno drammaticamente (come altrettanto drammaticamente sono saliti i costi del roaming dal 1998 ad oggi, ndr) ma il sotto costo è veramente una barzelletta. A meno di non pensare che quei tanti (più o meno piccoli) operatori delle sim internazionali lavorino in perdita nonostante paghino – per la semplice ricezione di una chiamata – l’affitto di una rete nazionale da MVNO nonché il traffico su una rete terza per il roaming internazionale. Rete terza, che come quella che ospita l’MVNO di turno, solitamente fa parte della stessa Associazione GSM. Le bugie hanno le gambe corte, ben vengano le critiche legittime ai tagli degli utili ma che almeno si usino le parole giuste. Sotto costo non ha senso, chiedere ai vertici di United Mobile, Travelsim e tutte le altre sim internazionali. I loro CEO spesso viaggiano in Ferrari, le loro aziende probabilmente – nonostante un diffuso roaming entrante gratuito (vedere per credere!) – qualche utile riescono a farlo.

Internet gratis per tutti? Forse non è solo un’utopia

Matteo Renzi (nella foto) è famoso per essere il più giovane presidente di provincia di tutta Italia. Un appellativo che condizionerà a lungo la sua carriera da politico, ma proprio nella sua veste istituzionale ha fatto oggi – durante il GR di Lady Radio – un’affermazione che interessa tutto il mondo delle TLC, internet in primis.

La Provincia di Firenze, infatti, sta da tempo progettando una rete WiFi che copra tutto il territorio di sua competenza per offrire il collegamento internet ad alta velocità anche a quella (vasta) fetta di territorio che non riesce ad avere copertura ADSL. Un progetto nato nel 2005 su cui il Presidente Renzi ha sempre creduto. Tanto creduto in internet che stamani ha affermato che “… è necessario considerare l’importanza di internet e della sua diffusione tanto da programmare nel prossimo futuro che l’accesso alla rete sia gratuito per i cittadini come bene essenziale. Io lavorerò per questo, intanto aspettiamo la fine del nostro progetto e la nostra legislazione sul Wimax ma penso che la nostra rete wireless a banda largapossa e debba diventare senza costi per tutti.” Parole importanti, al momento comunque si pagherà. A Firenze ed altrove. I costi economici attualmente investiti sono ingenti, ma intanto è un primo passo verso una consapevolezza politica dell’importanza di internet. E non è poco. Anzi.

Bonus 200: benefici per me, disagi per gli altri?

Vodafone mi ha appena mandato una simpatica promozione su uno dei miei numeri, la Bonus 200.
Un’offerta indubbiamente interessante e, per me, conveniente. Dice la lettera:

Gentile Cliente,
abbiamo deciso di sorprenderti con un’offerta straordinaria: 200 euro di traffico gratuito per chiamare dall’Italia tutti i clienti Vodafone Italia, compreso il tuo numero You&Me e tutti i numeri di Rete Fissa Nazionale.

Cosa devi fare per ricevere 200 euro di chiamate gratuite?
Ti basta effettura una ricarica da almeno 10 euro sul tuo numero riportato in alto a sinistra tra il 1 maggio e il 31 maggio 2007. Automaticamente, ogni mese per 4 mesi, riceverai 50 euro di traffico telefonico gratuito. […]

La promozione non comporta l’incremento del tuo traffico disponibile, ma sarà erogata sotto forma di bonus di traffico telefonico gratuito. […]

Fin qui niente di strano. Tutto chiaro. Ricarico da 10 euro e ho la promo per quattro mesi. A questo punto vi chiederete perchè ne parlo con un titolo così forte. Beh, basta leggersi le note.

Free Image Hosting at www.ImageShack.us

1. Il traffico effettuato con la promozione Free 200 non contribuirà all’incremento di eventuali meccanismi di autoricarica previsti dal tuo piano telefonico o previsti da promozioni eventualmente attive sul tuo cellulare o sul cellulare delle persone che stai chiamando. […]
2. […]
3. Superata la soglia di 50 euro mensili di traffico gratuito, le chiamate riprenderanno ad essere tariffate in base a quanto previsto dal tuo piano telefonico.
4. L’attivazione della promozione Free 200 potrà comportare la disattivazione di eventuali promozioni non compatibili attive sul tuo numero di cellulare.

Il servizio di comunicazione elettronica è regolato dalle relative Condizioni Generali di Contratto in vigore. Ricordiamo che l’eventuale inadempimento al divieto d’uso di apparati o l’eventuale superamento dei parametri di traffico, come previsto dalle CGC, comporta automaticamente e senza alcun preavviso la sospensione della promozione e della carta sim.

Attenzione. Sembra tutto chiaro e limpido a un primo colpo d’occhio, ma così non è. Soprattutto in questo periodo in cui tanto si parla di trasparenza nelle TLC. Partiamo dalla prima nota. Ok, è chiara. No, forse non lo è. Si dice – tra l’altro comprensibilmente – che attivando la “Bonus 200” si perde il diritto alla propria autoricarica. Do ut des, chiaro. Ma attenti che Vodafone scrive anche che “non contribuirà all’incremento di eventuali meccanismi di autoricarica […] sul cellulare delle persone che stai chiamando”. Ossia il chiamato non avrà l’autoricarica che (eventualmente) gli spetta perchè voi (non certo lui!) avete attivato una promo. Davvero bislacca come cosa tra l’altro non prevista dalle famose Condizioni Generali del Traffico (vedasi le condizioni del piano Autoricarica opzione Eurobonus, ndr) considerando soprattutto che il chiamato, ad oggi, non ha alcun modo di sapere quali promozioni ha attivato il chiamante a meno di non violare le disposizioni sulla legge della privacy.

Continuiamo a leggere. Al di là della fumosità della quarta nota, il TOP è nel finale. Si richiamano con tono quasi minaccioso in causa i limiti delle Condizioni Generali del Contratto di cui avevo già parlato mesi e mesi fa: insomma, attivando la Bonus 200 si rischia a) di fare un “dispetto” a chi si chiama e b) di vedersi sospendere la sim perchè si chiamano troppi… Vodafone.
Che paradosso, per fortuna la vita doveva diventare piu’ semplice. E se questa è la trasparenza del dopoBersani poveri noi…