La (s)fortuna di una lode

Non ho fatto in tempo a lodare il Pieno SMS che Wind è caduta in… fallo. Come? Sono 2 giorni che alla ricezione di sms da altri operatori non viene accreditata la ricarica da 3 centesimi. E leggendo a giro (WindWorld, it.tlc.gestori.wind)
succede praticamente a tutti coloro che hanno attivato l’opzione. Ora non resta che attendere la risoluzione del problema…

10 anni di SMS

L’Sms compie dieci anni, tra i dubbi linguistici

di Giuseppe Burschtein*

L’Sms, il messaggino inviato col cellulare, compie dieci anni. Una nuova tecnologia che ci ha imposto un modo singolare di comunicare e ha introdotto un gergo conciso come un codice fiscale. 160 caratteri, limite massimo per racchiudere le nostre idee. Pochi spazi su un display microscopico che ci hanno obbligato a percorsi linguistici innovativi. “Ttt” per dire “tutto” ed ecco che la lingua, in un balzo in avanti, ritrova
modalità grafiche antiche e avocaliche come gli idiomi arabi e semiti. Un sistema di comunicazione che ha riportato in luce la relazione asincrona, epistolare e che ha scalzato il primato al linguaggio sincrono, parlato del telefono. La lingua in diretta, che con l’Sms e poi con l’email, fa spazio al linguaggio in differita; pensato, ripensato, corretto.
Mi sono chiesto spesso se il linguaggio degli Sms fosse un’evoluzione della lingua o un impoverimento. Mi sono domandato se quei pochi caratteri fossero l’espressione di un pensiero essenziale, sostanziale o il manifestarsi di un codice esausto, privo dei suoi elementi più vitali come le parole articolate, i concetti complessi. Scrivere in uno spazio ristretto ha a che fare con una comunicazione efficiente o solo scarna? La necessità di contenere in pochi “digit” la forza del messaggio, contribuisce a ripulire il linguaggio dai suoi elementi convenzionali, spesso
inutili o proprio privandolo di componenti formali saremmo incapaci di far evolvere una comunicazione in una vera relazione verbale? “Tvb” si
può scrivere o no?
* Docente di contenuti multimediali per il digitale da Il Firenze, sabato 28 aprile 2007

Lo sciopero delle… ricariche

Niente paura, non è uno sciopero dei consumatori ne’ tantomeno dei gestori. E’ lo sciopero dell’altra parte interessata dalle numerose variazioni commerciali che hanno coinvolto le TLC.

Stavolta a fermarsi sono i tabaccai che nei giorni 26 e 27 aprile hanno indetto due giorni di sciopero in cui non venderanno ricariche telefoniche per protesta contro la cospicua diminuzione della loro provvigione nella vendita delle stesse. Diminuzione che è partita in parallelo all’abbattimento del costo di ricarica.
Un’altra categoria che non ha avuto i vantaggi promessi (o meglio… sperati). Una buona legge, ma una coperta troppo corta a quanto pare. Che si tiri da una parte o dall’altra c’è chi prende freddo ai piedi nell’indifferenza totale.

Tim campione d’Italia

Dopo lo scudetto calcistico di ieri, oggi si assegna lo scudetto della pubblicità ingannevole.

Telecom-Tim ha diffuso nel 2006 otto pubblicità ingannevoli (tra fisso e mobile) seguita da H3G con sette, da Vodafone con sei, da Wind-Infostrada con cinque e da Tiscali con una.
E’ quanto rileva, sulla base dei provvedimenti adottati dall’Antitrust, l’Osservatorio sulla pubblicità ingannevole istituito presso l’Unione Nazionale Consumatori.
Si tratta di un fenomeno particolarmente grave che genera disorientamento nei consumatori danneggiandoli nel loro diritto ad essere informati correttamente ai fini di una scelta consapevole.
In due anni l’Antitrust ha comminato sanzioni per 1,6 milioni di euro corrispondenti a quasi il 25% del totale delle multe decise.
Spesso gli operatori telefonici omettono di indicare nei messaggi pubblicitari l’importo dello scatto alla risposta o i costi di attivazione o i canoni mensili del noleggio del cellulare.
In molti casi, informazioni essenziali per comprendere correttamente il messaggio sono riportate in caratteri talmente piccoli da risultare illeggibili. Ciò rende il messaggio ingannevole, come più volte ribadito dall’Antitrust.
Per contrastare questo fenomeno vergognoso, che causa ogni anno danni per centinaia di milioni di euro ai consumatori, è necessario inasprire le sanzioni fino a revocare agli operatori la licenza nei casi di recidiva.

Pieno Wind SMS è (finalmente) arrivato

Pieno Wind SMS. Annunciato, poi ritirato e finalmente è, da oggi, sul mercato.

Cosa è? La nuova opzione “Pieno SMS” è dedicata a tutti i clienti Wind Consumer con carta Ricaricabile e Abbonamento che prevede la possibilità, al costo di 7 €uro e per 6 mesi dall’attivazione, di ricevere un’autoricarica di 3 €cent per ogni SMS ricevuto in Italia dai cellulari degli altri operatori nazionali, fino ad un max di 50 €uro mensili. L’opzione “Pieno SMS” si rinnovaverà automaticamente ogni 6 mesi dalla data di attivazione al costo di 4 €uro.

Come si usa? Il bonus “Pieno SMS” potrà essere utilizzato per tutto il traffico voce, dati, SMS, MMS verso tutte le direttrici in Italia e all’estero, escluso l’invio di MMS da terminale i-mode a terminale non i-mode e l’acquisto di contenuti (sfondi, loghi, suonerie, dediche, Videoclip, etc.). Gli abbonati invece riceveranno uno sconto in fattura pari all’importo maturato a proprio favore mentre per i clienti Ricaricabili il bonus “Pieno SMS” sarà cumulato al bonus dell’opzione “Pieno Wind” eventualmente attiva sulla stessa scheda usando la stessa stringa *123*0#.
L’opzione potrà essere disattivata in qualsiasi momento chiamando il Servizio Clienti 155 o tramite Sms inviando la stringa PIENO SMS NO al numero Wind 4533 (l’opzione verrà disattivata allo scadere dei 6 mesi dalla data di attivazione o di rinnovo).A chi conviene? Basta farsi due calcoli: per pareggiare il costo di attivazione bisogna ricevere 234 sms da altri operatori mobili (ossia, non da altri clienti Wind) nei primi sei mesi, successivamente – finché il costo di rinnovo resterà pari a 4 euro semestrali, ndr – ne basteranno 134. Traducendo: se siete clienti Wind che ricevete almeno un sms al giorno da altri gestori fateci un pensierino, altrimenti lasciate perdere.

Pagare per sapere quanto si … paga!

E’ un paradosso ma è quello che chiede di fare il nuovo servizio Vodafone “Info Roaming” di cui prendiamo notizia da Cellularitalia.

Il nuovo servizio “Info Roaming“, disponibile dal 22 aprile 2007 e dedicato a tutti i clienti Vodafone Consumer (vecchi e nuovi, Ricaricabili e Abbonamento) che abbiano o meno attivo l’addebito su carta di credito, prevede la possibilità di conoscere tramite SMS il costo al minuto personalizzato (in base al proprio profilo tariffario ed alle opzioni voce in roaming eventualmente attive) delle chiamate effettuate in Roaming verso l’Italia e delle chiamate ricevute in Roaming in un determinato Paese.
– il cliente potrà usufruire del servizio sia dall’Italia sia dall’Estero indicando nel testo dell’SMS il nome del Paese per il quale desidera ricevere informazioni ed inviandolo al numero breve 42042.
– il servizio non è disponibile per i clienti Business.
– i clienti che non hanno attivo il servizio Roaming non possono usufruire del servizio.
Note
– il servizio InfoRoaming consente ai clienti Vodafone Consumer di conoscere tramite SMS il costo al minuto delle chiamate effettuate in roaming verso l’Italia e delle chiamate ricevute all’estero.
– il cliente riceverà uno o più SMS (max 2 concatenati) contenenti le informazioni richieste. Es: il cliente invia al 42042 un SMS contenente SPAGNA e riceve informazioni circa il costo al minuto (euro IVA inclusa) delle chiamate effettuate dalla Spagna verso l’Italia ed il costo al minuto (euro IVA Inclusa) delle chiamate ricevute in Spagna.
[…]

Costi
– l’invio dell’SMS al 42042 sarà gratuito dall’Italia e dai seguenti Paesi (Unione Europea): Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
– l’invio dell’SMS al 42042 sarà a pagamento da qualunque altro Paese al costo di un normale Sms in Roaming, in base alla Zona di appartenenza del Paese dal quale è inviata la richiesta:
– Zona1: 0,25 €uro,
– Zona2: 0,50 €uro,
– Zona3: 0,75 €uro,
– Zona4: 1 €uro.
– la ricezione degli SMS informativi di risposta sarà sempre gratuita.

Quindi se siete in qualche località esotica pagherete 1 euro per sapere di essere… salassati! Atroce ironia, fa quasi sorridere se non fosse che è anche l’amara realtà. Il consiglio? Informatevi prima di partire, www.190.it è gratis.