Eutelia mobile

L’indiscrezione arriva direttamente dal Direttore Generale di Eutelia, Ing. Giovanni De Stefano, che durante la trasmissione La Riffa su RTV38 questa sera ha dichiarato l’intenzione della sua società di diventare un operatore mobile virtuale.

 

Tra le varie battute della trasmissione appena andata in onda (dove tra gli ospiti c’era anche Carlo Ghio, alias Effendi ndr) dedicate alla trasparenza la promessa di Eutelia di offrire solo due piani tariffari, uno aziendale e l’altro per consumer. Non ci resta che attendere.

Poste e… cellulari

 

Poste Italiane sarà il primo gruppo postale al mondo ad entrare nella telefonia come operatore mobile virtuale. Con la decisione presa oggi dal CdA, su proposta dell’Amministratore delegato Massimo Sarmi, l’azienda fa il proprio ingresso nel settore delle telecomunicazioni con una nuova iniziativa imprenditoriale pensata per offrire a clienti, imprese e pubblica amministrazione servizi innovativi che si integreranno con quelli tradizionali.

 

 

La spinta verso l’innovazione tecnologica che ha contraddistinto l’Azienda negli ultimi cinque anni, i successi di BancoPosta e i forti recuperi di redditività ed efficienza, hanno permesso al Gruppo Poste Italiane di compiere questo nuovo importante passo che, con l’ingresso nel settore, ne aumenterà ulteriormente il valore strategico.

 

L’operazione, resa possibile dai continui e forti investimenti che il gruppo ha messo in atto nell’ infrastruttura di rete e nell’information technology, può contare su un’ampia e consolidata base clienti di circa 20 milioni tra correntisti, possessori di carte e libretti; una presenza capillare sul territorio nazionale di 14 mila uffici postali e 40 mila sportelli, la molteplicità e facilità di accesso attraverso i diversi canali di vendita quali gli uffici postali, il web e il call center.

 

 

 

Ai tradizionali servizi di telefonia mobile, Poste Italiane potrà integrare i servizi già offerti con i brand BancoPosta e Postepay che diventeranno ancora più versatili, semplici e accessibili. Sarà possibile infatti, dal proprio cellulare, pagare bollettini, inviare telegrammi, lettere e raccomandate, pagare servizi di mobilità nel trasporto quali taxi, bus, treno, inviare cartoline cartacee realizzate con mms e conoscere lo stato di un invio attraverso il servizio di tracciatura della corrispondenza.

 

I piani tariffari saranno indirizzati al target giovanile, alle famiglie, ai cittadini stranieri e alle imprese e pubbliche amministrazioni.

…questo il comunicato stampa. Tante invece le mie perplessità, personalmente non riesco a trovare un buon nesso tra le attività delle Poste Italiane e la telefonia mobile. Comunque pare che le Poste (ex Poste e Telegrafi, ora Posta & Cellulari…) useranno la rete di Vodafone Italia per offrire i loro servizi, non ci resta che attendere.

Vodafone chiarisce

Vodafone fa chiarezza sul servizio SMS Vocale: un comunicato ufficiale per fornire tutte le informazioni.

Gentile Cliente, in seguito al lancio avvenuto nel mese di marzo del servizio SMS Vocale, nei principali forum dedicati alla telefonia mobile, in alcuni siti web, tra i consumatori ed i Clienti, hanno iniziato a diffondersi informazioni non corrette sulle modalità, l’uso e i costi del servizio, che hanno generato incertezza e confusione.Vodafone ha il piacere di fornire direttamente ai propri Clienti una corretta informazione in merito al servizio.
SMS Vocale permette di inviare un messaggio vocale quando la persona chiamata ha il cellulare spento o non raggiungibile.

Il Cliente che chiama ascolta il messaggio gratuito di avviso:
SMS Vocale Vodafone, messaggio gratuito. La persona chiamata non è al momento disponibile. Per inviare un SMS Vocale parli dopo il segnale acustico e poi riagganci.
Info e costi al numero gratuito 42055
.”
Il Cliente può scegliere se riagganciare o registrare un messaggio con la propria voce, dopo il segnale acustico.
Il messaggio gratuito dura 15 secondi.
Dopo il messaggio ci sono un paio di secondi di silenzio
Dopo il silenzio c’e’ il segnale acustico, dopo il quale il Cliente puo’ registrare il messaggio.
Se il Cliente non parla, o parla meno di 2 secondi, il messaggio non viene inviato e il Cliente non riceve nessun addebito.
L’SMS Vocale ha un costo di 29 centesimi per chi lo invia.
E’ gratuito per chi lo riceve.
Il servizio può essere disattivato chiamando il numero gratuito 42070 oppure dall’Area personale “190 Fai da te”.
Si precisa che, contrariamente a quanto diffuso:

  • il Cliente non ha 1,5 secondi ma ha 15 secondi per riagganciare prima di vedersi addebitare il costo della registrazione dell’SMS Vocale.
  • non paga 10 cent quando ascolta il messaggio dell’SMS Vocale, in quanto è gratuito.
  • non sono cambiati i criteri di tariffazione della segreteria telefonica.

Mentre continua la campagna disinformativa sul servizio, lo stesso è stato temporaneamente sospeso da Vodafone al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata.

Vodafone resta a disposizione dei propri Clienti attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione.

Distinti Saluti
Servizio Clienti Vodafone

Perché Wind12 sì, perché Wind12 no

Idee a confronto.

Parto da un thread su Mondo3 per analizzare che ci sono due punti di vista: l’ADUC che parla di illegittimità  del passaggio da Wind10 a Wind12, mentre un parere della Camera di Commercio di Milano dice l’esatto contrario.

Cosa succede ora? Che i clienti Wind passeranno i prossimi 40 giorni con la speranza che il marketing Wind capisca che 2 ct. al minuto potrebbero costare miliardi di euro di immagine.

Linee solo dati, buone nuove!

Folena, sulle ADSL nude ribassi in arrivo

Roma – Gli utenti lo chiedono da tempo e così molti operatori: il canone sulle linee cosiddette ADSL nude imposto da Telecom Italia va rimosso o ridotto, perché l’attivazione e il mantenimento di connessioni ADSL in assenza di linea Telecom secondo i consumatori oggi costa troppo. Ed è questo il senso di un ordine del giorno presentato dal presidente della Commissione cultura della Camera, Pietro Folena, accolto ieri dal Governo.

 

L’ordine del giorno impone al Governo di varare un provvedimento che porti all’azzeramento o alla riduzione del canone di 10 euro che grava sulle offerte degli operatori che offrono le “naked ADSL” e, di conseguenza, sui portafogli dei consumatori che le adottano. Si tratta di una novità che potrebbe scongiurare il pericolo rincari su questo genere di connessioni.

 

Il provvedimento deriva direttamente da un emendamento al decreto legge sulle liberalizzazioni (il cosiddetto decreto Bersani) che la presidenza della Camera non aveva potuto ammettere dal punto di vista regolamentare poiché non corrispondente a misure già presenti nel testo del decreto-legge.

 

“Il governo – ha commentato Folena – è favorevole a venire incontro ai consumatori e agli operatori e si è impegnato a studiare una soluzione già nel disegno di legge Bersani che sarà prossimamente alla Camera. È giusto che i consumatori non paghino il prezzo di un monopolio ancora esistente e invece si favorisca la concorrenza e il conseguente abbassamento dei prezzi”.

 

La misura, di sicuro interesse per ISP e consumatori, è probabilmente destinata a rinfocolare il mai sopito dibattito sul ruolo delle Autorità garanti sul fronte del controllo sulle tariffe, un ruolo che molti ritengono sempre meno incisivo e superato dall’iniziativa governativa. da Punto Informatico

Sensazioni positive

Il titolo che ho scelto riflette molto bene quanto ho in mente da stamani. Stavolta nessuna news per il blog ma una simpatica riflessione su quanto è accaduto stamani in radio nell’appuntamento su LadyRadio.

Molti di voi, soprattutto chi mi legge fuori dalla provincia di Firenze, non hanno potuto ascoltare la trasmissione ma quel che è venuto fuori con il contatto diretto degli ascoltatori è sicuramente positivo.

E’ un processo che sto notando da alcune settimane e che già  attraverso il blog mi sta colpendo favorevolmente. A cosa mi sto riferendo? Mi sto riferendo alla crescente attenzione di parte dei consumatori ai problemi della telefonia e all’aumento (piacevole) delle domande di spiegazioni; stamani, tra l’altro, ho ricevuto con altrettanto piacere anche una telefonata di correzione per una mia (errata) informazione tariffaria di cui mi cospargo il capo di cenere. Ebbene questi sono sintomi positivi di una situazione che va in proporzione inversa a un mercato sempre meno attento alla base dei clienti. L’aver sentito stamani qualcuno che difendeva con cognizione di causa le tariffe con scatto alla risposta vuol dire che finalmente i temi pratici della telefonia stanno diventando un argomento su cui ragionare con quella consapevolezza che forse è mancata per anni in tutto il settore. E magari tutto ciò potrà  essere una spinta per i professionisti delle TLC nelle prossime battaglie… nella speranza che siano battaglie vere per tutti e non solo per l’interesse particolare dei singoli.