Vodafone contro Telecom Italia

Vodafone deposita le prove sulle azioni anticoncorrenziali di Telecom Italia
Chiesto intervento urgente di Agcom e Antitrust, cresce da 525 a 759 milioni la richieasta di risarcimento.

19 febbraio 2007 – Vodafone Italia ha presentato oggi alla Corte d’Appello di Milano la documentazione che prova le azioni anticoncorrenziali di Telecom Italia, ed aggiorna da 525 a 759 milioni la richiesta di risarcimento danni. Allo stesso tempo una segnalazione è stata trasmessa alla Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni e all’Autorita’ per la Concorrenza, con la richiesta di un nuovo intervento urgente.
Dalle prove fornite da Vodafone Italia risulta che Telecom Italia utilizza informazioni privilegiate, di cui dispone in quanto operatore dominante di telefonia fissa, per formulare offerte commerciali mirate per la telefonia mobile. In particolare, verrebbero proposte sistematicamente ai clienti di Vodafone, che accettino di passare a Tim, offerte personalizzate e sconti sulla bolletta Telecom. Leggi tutto “Vodafone contro Telecom Italia”

Telecom, nuova linea gratis

L’offerta è nascosta nel sito di Telecom Italia ma gli amici di CellularItalia l’hanno messa in risalto. E mi pare d’obbligo farlo anche in questo blog.

In promozione, dal 15 marzo al 15 maggio 2007, il contributo di attivazione di una nuova linea Telecom Italia sarà gratuito per tutti i clienti (sia privati che affari). Il risparmio è notevole, per chi fosse interessato ad attivare una nuova linea in questi giorni aspetti la metà del prossimo mese in modo da salvare una cifra tra i 150 (privati) e i 240 euro (affari). Sono tanti soldi, tra l’altro se vi sembra ancora un mistero come mai sia così cara l’attivazione di una linea fissa il monopolio di fatto di Telecom è la risposta.

Bocciato l’emendamento, la TCG rimane

Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia:

“Apprendo con stupore che la Commissione Attività Produttive presieduta dall’on. Daniele Capezzone ha dichiarato inammissibile un emendamento al decreto Bersani da me presentato, aggiuntivo all’articolo 1, volto ad abolire la tassa di concessione governativa gravante sugli abbonamenti per la telefonia mobile, un unicum europeo e probabilmente mondiale.

Risulta difficile, viste sia la lettera del Regolamento che la prassi, convenire sull’estraneità dell’emendamento alla materia trattata dall’articolo 1 (per altro di un decreto “omnibus”), che tratta della cancellazione dei costi di ricarica per i telefoni cellulari.

L’ammissibilità degli emendamenti non può essere ricondotta ad alcuna logica – anche politica – che esuli dal Regolamento. Per questo ho presentato ricorso alla Commissione stessa e alla Presidenza della Camera affinché sia riconsiderata l’ammissibilità dell’emendamento.”

3, che scherzo di Carnevale!

Ancora non ne avevo parlato sul blog ma su Mondo3 ed altri attendibili lidi la questione delle comunicazioni errate da parte di H3G era stata già trattata. Gli amici di MobileBlog avevano fatto anche uno speciale sulla privacy e, mentre rimaniamo tutti in attesa di un comunicato ufficiale di H3G, ci dobbiamo accontentare di quanto ha trovato di buono il sempre attento faquick.

E’ infatti notizia odierna, apparsa sempre su Mondo3, del comunicato diffuso alla rete vendita 3 da parte dell’azienda. Quel che sorprende nelle varie domande&risposte preparate (e che vi invito a leggere qua) è la dicitura di un semplice errore di corrispondenza… come se sbagliare la corrispondenza tra intestatario e numero di telefono per un gestore fosse solo un banale scherzo di Carnevale. Ma stavolta non vale…

AGGIORNAMENTO: è di pochi istanti fa la segnalazione dell’invio di alcuni SMS riguardanti quello che secondo H3G è un mero… errore di stampa. A questo punto c’è da capire solo una cosa: se lo scherzo è la loro Carta dei Servizi oppure no. Perchè? Perchè loro stessi all’art. 18 dichiarano che sono dotati di…”sistemi all’avanguardia, che rispettano la privacy dell’utilizzatore. Oggi sembra solo un’amara battuta.

L’emendamento contro la TCG

Passerà, non passerà? Qualcuno forse ci ha letto, forse no. Intanto il deputato di Forza Italia, Benedetto della Vedova, prova a far eliminare la TCG dagli abbonamenti mobili. Al di là delle simpatie politiche di ognuno a cui questo blog non è mai stato interessato, noi facciamo il ‘tifo’ per lui. Tra l’altro scrive cose già note per chi legge questo piccolo spazio nel web.
E’ la vera causa della bolla sulle ricariche
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia:
“Ho presentato – come emendamento al ddl di conversione del decreto-Bersani – la proposta di legge per l’abolizione della tassa sugli abbonamenti dei telefoni cellulari, che ho da tempo depositato con le firme di molti parlamentari di opposizione.
E’ questa la vera causa della “bolla” sulle ricariche dei telefonini: il 91% degli italiani, infatti, preferisce optare per utenze “ricaricabili” e pagare il costo di ricarica ai gestori, piuttosto che stipulare contratti di abbonamento e pagare la tassa di concessione governativa, la quale provoca per l’utente medio un aggravio molto superiore alle spese di ricarica.
Se si abolisse la tassa di concessione governativa, si sgonfierebbe la bolla.
Il vicepremier Rutelli ha affermato qualche settimana fa che il governo aveva cancellato la “tassa sui telefonini”. Non è affatto vero: l’intervento sui costi di ricarica non cancella alcuna tassa, è invece una misura dirigista, abusiva (perché invaderebbe il campo di attività delle autorità indipendenti) e del tutto inutile (perché le compagnie si rifarebbero sulle tariffe).
Ebbene, approvando l’emendamento che ho presentato, la maggioranza ha ora lo strumento per cancellare l’unica tassa davvero ingiustificata sulla telefonia mobile e per ridurre i costi per i clienti”.
[da RiformatoriLiberali.org]
Speriamo – con amara ironia – che stavolta riesca all’opposizione quel che non gli riuscì da maggioranza.
A cosa mi riferisco? Alla promessa dell’allora ministro TLC, Maurizio Gasparri, che promise l’abolizione della suddetta tassa che invece, tra mille governi e proposte, è l’unica sempre presente. Perfino piu’ dei famigerati costi di ricarica.

5 marzo, il primo giorno a tutta… ricarica!

ROMA – Dal 5 marzo non sarà più possibile applicare i costi fissi sulle schede di ricarica dei cellulari. A riferirlo è il relatore al dl sulle liberalizzazioni Andrea Lulli: “La data di entrata in vigore della norma non si sposta e resta fissata al 5 marzo”. Ma non solo.

Un altro emendamento, sempre a firma del relatore, chiarisce che il termine di “60 giorni” per l’entrata in vigore del comma 3 all’articolo 1 relativo alla possibilità di recesso dei contratti esistenti o al trasferimento dei contratti di adesione con operatori di telefonia, di reti televisive e internet, “non si applica” al comma 1 che disciplina le novità sulle ricariche della carte prepagate.

“Siamo un paese un po’ malato. Avevo chiesto di valutare le controdeduzioni delle aziende – spiega Lulli – ma le osservazioni che sono arrivate sono irricevibili: non mi hanno convinto”. Al contrario, “dopo averle valutate, mi hanno convinto che l’applicazione della norma nei tempi previsti è possibile oltre che giusta”.

(ANSA via MobileBlog)

IMPORTANTE: Tale provvedimento interesserà anche le schede ricaricabili prepagate per fruire di servizi televisivi ed internet. Quindi una vittoria anche per chi utilizza il digitale terrestre! Meglio del previsto, San Valentino rischia di non far felici solo gli innamorati….