(Reuters) Il Tar ha accolto il ricorso della Telecom e ha disposto la sospensione del provvedimento che autorizzava Vodafone a sperimentare per due mesi una nuova offerta per il numero fisso. Lo ha detto una fonte giudiziaria.
Il ministero delle Comunicazioni ha detto che la sentenza non avrà conseguenze sostanziali e che il test per verificare la struttura di rete coinvolta e l’assenza di interferenze radio ha avuto per circa tre quarti esito positivo. La terza sezione presieduta da Francesco Corsaro ha accolto il ricorso in sede di sospensiva fissando l’udienza pubblica al 17 maggio. Il tribunale amministrativo ha anche chiesto che l’Autorità per le comunicazioni depositi al Tar alcuni documenti entro 60 giorni.
Su questa offerta della Vodafone, la Telecom aveva già fatto ricorso al Tribunale di Roma che ha accolto l’istanza di far sospendere la pubblicizzazione commerciale del nuovo servizio.
Il ministero ha spiegato che l’Authority per le Tlc “risponderà ai quesiti avanzati dal Tar e, successivamente, d’intesa col ministero delle Comunicazioni, assumerà le ulteriori decisioni per l’autorizzazione”.
Il decreto legge tanto atteso…
…è arrivato!
Il tanto atteso decreto legge contenente le misure per la tutela dei consumatori in materia di telefonia mobile (ma non solo) è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 26 del 1 febbraio 2007.
Tra le varie decisioni, l’articolo 1 recita: “Al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza delle tariffe, di garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche’ di facilitare il confronto tra le offerte presenti sul mercato, e’ vietata, da parte degli operatori della telefonia mobile, l’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonche’ la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato.”
L’entrata in vigore dei provvedimenti coincide con il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Comunque “gli operatori adeguano la propria offerta commerciale alle predette disposizioni entro il termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.
Data di scadenza e costo di ricarica addio (?).
A.A.A. Competenza cercasi
Era destino che per una volta passassi anche io dall’altra parte della barricata.
Chi mi ascolta il martedì mattina su Lady Radio avrà sicuramente notato come, con l’aiuto di Andrea Vignolini e Francesca Bandinelli, nella nostra ora di trasmissione affrontiamo con sovente frequenza storie di radioascoltatori che si trovano in difficoltà nell’esercitare i propri diritti presso i vari rivenditori. La rete vendita dei nostri operatori, infatti, è sempre uno dei nodi piu’ importanti di quello che traspare al cliente finale come biglietto da visita dei vari operatori.
Iniziamo con il dire che sono tanti i rivenditori che lavorano bene. E che aiutano anche il cliente. Purtroppo ci sono anche le pecore nere. E’ fisiologico, ma bisogna stare attenti. Lo dico in ogni trasmissione, invito tutti ad aprire gli occhi e stavolta è toccato pure a me.
Cosa è successo?
Ieri pomeriggio, proprio nelle vicinanze di Lady Radio, ho deciso di attivarmi un abbonamento 3. Una delle nuove tariffe mi interessava assai e ho deciso di fare questo passo. Ho scelto così un negozio che cura la vendita dei prodotti H3G e mi sono avviato fiducioso. Tra l’altro ieri, 31 gennaio, era l’ultimo giorno per aderire con una particolare promo (promo Capitalia, per i piu’ curiosi). Si inizia con il piede sbagliato. La promo risulta quasi sconosciuta al rivenditore. Pazienza, c’è di peggio penso.
Ma non immaginavo che il peggio arrivasse subito dopo. Infatti, mi trovo un diniego alla mia richiesta di attivare un abbonamento. Perchè vi starete chiedendo. Semplice. Il sottoscritto aveva chiesto un abbonamento ‘nudo e crudo‘ senza comodato d’uso (ossia SENZA ADERIRE all’offerta “Scegli 3 New” che permette a chi è interessato di prendere opzionalmente un terminale da legare al contratto per tot mesi a fronte di una spesa variabile secondo il modello di cellulare, ndr), ossia solamente una sim da portare via ed inserire in un mio cellulare. Niente di piu’ naturale.
Ma non c’è niente da fare. “Non è possibile attivare un abbonamento senza comodato d’uso”, mi viene ripetuto una seconda volta. Provo a far capire al negoziante che sta errando, ma niente da fare. Eppure la documentazione è lì a portata di mano. Ma niente. “Non è possibile”, mi si ripete per la terza volta. Desisto.
La morale di questa storia? L’offerta al pubblico di 3 è vincolante per la rete vendita, capisco che le commissioni su un comodato facciano gola al rivenditore ma è assolutamente incomprensibile che mi venga vietato quanto invece è previsto dalla stessa H3G. Pazienza, ho fatto altrove ma mentre uscivo mi chiedevo cosa sarebbe successo a un altro cliente.
Risposta semplice: quel cliente si sarebbe trovato in mano un comodato d’uso per 23 mesi senza averlo probabilmente voluto. Un bel comodato con tanto di (salata) penale, ovviamente a carico del consumatore finale. E con lo sberleffo di chi guadagna senza conoscere il proprio mestiere. La morale dei soldi facili, anche questa è la vita. Senza competenza.
Tim Club… una sorpresa senza scatto!
Normali storie di ultimo miglio
La paura della… legge?
Detto questo torniamo al comunicato. La paura fa 90 o è semplicemente coscienza sporca?
DECRETO LEGGE: MISURE URGENTI PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI, LA PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA, LO SVILUPPO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE E LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE. Come di certo saprete il decreto legge “Bersani” interviene in un ampio numero di attivita’/settori tra cui quello delle Telecomunicazioni.
Il decreto e’ attualmente all’esame parlamentare per la conversione in legge e prevede un intervento legato alla telefonia mobile sui seguenti temi:
– Ricarica nei servizi di telefonia mobile
– Eliminazione dei costi di ricarica
– Scadenza del credito telefonico delle carte ricaricabili
– Trasparenza e liberta’ di recesso dai contratti con operatori telefonici
– Eliminazione dei vincoli contrattuali, di tempo e di costo, previsti in caso di recesso dal contratto.Vogliamo ricordare che l’offerta commerciale e le condizioni contrattuali di Vodafone sono sempre state a norma di legge; come in altri casi anche in questa occasione, Vodafone seguira’ alla lettera quanto previsto dalla legge adeguando la sua offerta commerciale entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.



