Pronto, c’è qualcuno?

Ha iniziato Vodafone con le nuove condizioni contrattuali del 2006. Quattro anni fa. Hanno fatto scuola.

Tutti sono salito sul carro di imporre al cliente, soprattutto quello “cattivo” che non da’ abbastanza margine al gestore che ha nicchie di servizi con ricavi anche del 2000/3000% (sì, duemila/tremila per cento) rispetto ai costi reali, condizioni che facciano sì che non “abusi” della linea.

Concettualmente lo ritengo anche giusto, peccato che queste clausole stiano diventando sempre più assurde. Wind addirittura prevede come traffico “da punire” anche valori più bassi delle sue stesse opzioni commerciali, H3G da oggi chiede in pratica che si faccia almeno il 20% di chiamate verso altri clienti 3: interessante e meritevole, ma sbaglio o la quota di mercato è più vicina al 10% che al 20? Chi non ha un amico su cinque con scheda H3G cosa fa? Si chiama da solo in segreteria!?

Al di là delle battute, tra le miriadi di rimodulazioni che si leggono online (che siano verso Vodafone AnyTime o meno), emerge sempre una cosa. Le mirabili Aree Clienti online che monitorano tutto il traffico della clientela mancano sempre queste condizioni esplicate… e chi si prova talvolta a farlo ha risultati bizzarri come il 155.it.

A questo punto mi chiedo, devo telefonare come sempre all’AG.COM. o finalmente qualcuno in quella Sede si sta muovendo di motu proprio?

Corriere Mobile, si paga con tutti

Che qualcosa non tornasse me ne accorto stamani. Dopo la famosa storia del corriere.it a pagamento con H3G avevo iniziato a controllare il sito mobile del Corriere della Sera dall’altro mio cellulare evitando 3.

Onestamente pensavo che quella richiesta di pagamento e di inserire il mio numero di cellulare fosse un errore. Per distrazione forse pensavo di essere con l’altra sim. Non ci ho pensato molto fino a quando, ieri sera, noto questa segnalazione sul fatto che ora pagano tutti.

RCS ha deciso quindi che in mobilità corriere.it è a pagamento. C’è chi pensa che la manovra riguarderà anche il sito istituzionale, intanto gli occhi più attenti avranno notato che alcune cronache locali del Corriere non riportano più gli articoli dell’edizione cartecea. Passa da Milano quindi il tentativo italiano delle news a pagamento?

Su Vita Digitale si chiedeva un parere sulla cosa ad oggi il post che faceva confrontare i lettori non è disponibile (errore 404).

Addio DVB-H?

Almeno in Svizzera. Non so quanti, più o meno distrattamente, abbiano letto il fatto che Swisscom abbia deciso di sospendere le offerte DVB-H.

La Svizzera non è l’Italia, mi si obietterà. Vero, ma penso che il problema non sia molto dissimile. Le motivazioni date dal primo gestore elvetico (primo di gran lunga, tra l’altro…) sono formalmente ineccepibili:  “Con la mancanza di terminali compatibili con DVB-H attualmente non vi è la base – scrive il gestore – per intraprendere la via del successo in questo ambito.”

Alcuni amici ipotizzano che la TV sul cellulare non sia del tutto morta, probabilmente – complice l’aumento della velocità dati commerciale – andrà tutto esclusivamente via streaming. Come del resto la stessa H3G – antesignana della TV Mobile italiana – sta da tempo facendo. E proprio su questo parte la riflessione.

Anche in Italia i TVfonini sono pochi (e spesso non propriamente adorati dai clienti finali), cosa si farà di questa tecnologia si chiedono in molti.  Da tempo i dati di ascolto delle trasmissioni DVB-H sono sembrati tutt’altro che forieri di grandi successi, il DVB-H in Italia resisterà ancora  a lungo o alla fine avrà “vinto” Wind che ha ignorato a pié pari questa tecnologia?

Mediaset Premium, l’Antitrust accende le luci sul Cinema

Torna alla ribalta un argomento caldo della blogosfera di qualche settimana fa. Mediaset Premium e la modalità di rinnovo (automatica) dei nuovi canali Cinema.

La storia è semplice, RTI ha attivato due nuovi canali. Accessibili fin da subito a tutti i clienti che per alcuni mesi hanno potuto gustare la novità senza alcun esborso. Fin qui niente di male. Il problema arriva quando la stessa RTI invia, tramite la posta tradizionale (quindi senza alcuna certezza della ricezione…), una lettera a tutti i suoi abbonati informandoli che i nuovi canali Cinema dal 1° febbraio diventano a pagamento. Se non si vuole pagare il canone aggiuntivo il cliente deve (sottolineo il deve) chiamare un numero verde e chiederne la disattivazione.

Una modalità che ha fatto infuriare molti. Tanto che le prime segnalazioni all’Antitrust hanno prodotto un intervento celere del Garante che ha aperto un procedimento (PS/5411) in quanto tale modalità potrebbe integrare una violazione degli articoli 20, 21 24 e 25, oltre che dell’articolo 26, lettera f) del Codice del Consumo.

Arriverà una condanna? Personalmente non lo so, sicuramente una sanzione farebbe bene a tutto il settore che sta facendo molta fatica ad uscire dal vizio di una comunicazione con obblighi fin troppo unilaterali.

Eurotariffa, il limite del limite…

Dal 1° marzo 2010 è in vigore un’altra novità nell’ambito della cosiddetta Eurotariffa. Arriva il limite per il roaming dati all’estero.

Un’ottima notizia per evitare bollette astronomiche con l’uso di internet mobile e le sue (folli) tariffe a consumo (si noti bene solo all’estero dove, per ulteriore paradosso, siamo nuovamente più tutelati che in Italia e nei propri stati nazionali…). Dall’inizio di questo mese – e fino al 1° luglio quando diventerà obbligatorio e di default per tutti i clienti mobili dell’UE – questo limite è volontario. Il limite preimpostato è di 50 euro mensili (+IVA) e al raggiungimento dell’80% del budget di spesa il cliente viene informato via SMS o tramite pop up. Un modo CHIARO e TRASPARENTE per informare la clientela che è piaciuto anche ai mass media tradizionali che hanno segnalato – oltre ai casi limiti di bollette di oltre 10.000 euro – anche la possibilità di personalizzare il limite di spesa. Sottolineo POSSIBILITA’.

Ed è quello che ho tentato di fare da cliente mobile dei principali gestori di telefonia italiana. Con risultati imbarazzanti. Le prove le ho fatte dal weekend scorso a quello appena trascorso, ho concesso ben 3 telefonate ad ogni gestore (H3G esclusa il cui costo del 133 mi ha portato a usare la funzione di contatto online). Andiamo in ordine:

  • H3G: sono cliente postpagato, ho chiesto l’attivazione del limite mensile a 20 euro – valore che ho chiesto anche agli altri Call Center, nda – attraverso il form “Contattami” del 133 online. Scritto sabato 6 marzo, il giorno 9 mi promettono che sarei stato ricontattato: ad oggi nessuna risposta. Leggi tutto “Eurotariffa, il limite del limite…”

Pagare per un diritto, l’inutilità del bravo cittadino

Ieri pomeriggio ho smarrito mi hanno rubato il cellulare. Un Nokia E51 che usavo con una scheda Wind.

Era la mia utenza personale, al di là del valore economico ed affettivo ho cercato di fare il bravo cittadino. Blocco la sim al 155, vado dai Carabinieri a fare la denuncia ed preparo il modulo da inviare al gestore di telefonia mobile di riferimento (ossia Wind) per mettere in blacklist l’IMEI del cellulare. Ossia per rendere inutilizzabile il terminale a chi eventualmente l’ha trovato rubato: c’è un database comune a tutti i gestori che inibisce l’uso di una qualunque sim all’interno di quel cellulare. Ci vuole qualche giorno per la pratica, pazienza.

Non ho bisogno di vendette, il principio di rendere inutilizzabile un telefono rubato (e quindi scoraggiarne la pratica) è la ratio per cui mi sono mosso prontamente. Beh, almeno ci provo. Io cerco di fare il bravo cittadino, ma Wind assolutamente no.

Il modulo per il blocco dell’IMEI è da scaricare online o da prendere da un rivenditore. La scelta non manca. Peccato che i problemi arrivino nell’inviarlo. So che da tempo Wind non fornisce un numero di fax pubblico per l’assistenza clienti, ma chiedere – come ha fatto l’operatore – di spedire il modulo per posta (0,60 per priorità “senza garanzie”, come ha precisato il Call Center… oppure a 3,90 per una Raccomandata A/R) mi pare tutto tranne che una pratica che dovrebbe aiutare il cittadino comune ad esercitare i propri diritti e contrastare il fenomeno dei furti dei terminali.

Non bastasse la rabbia per la perdita del telefono che bisogna pagare di tasca propria – per un’inefficienza Wind – l’esigere un proprio diritto mi pare davvero troppo… ovviamente chi di dovere mi immagino che cestinerà questa mia segnalazione, il rispetto si vede dal primo colpo d’occhio. Inesistente. Male Wind, molto male…