E si sbaglia. Perchè? Leggete la cronistoria.
Oggetto: le agenzie che propongono contratti telefonici a casa. Negli ultimi due giorni, causa uno stato febbrile, sono rimasto tra le mura domestiche dimenticandomi quanto fastidio possa portare il telefono fisso di casa… oddio, in realtà il povero apparecchio non ha nessuna colpa se a chiamare sono delle sedicenti operatrici dei tanti call-center sparsi per l’Italia che si spacciano per chiunque tranne che per l’agenzia che le fa lavorare… bene, ieri 6 chiamate 6. Stamani alla quarta chiamata una voce femminile mi fa: “Scusi, ma chi è?“
“Ma chi è lei!!!”, urlo io… sapete chi era? Mia zia che non mi aveva riconosciuto per la voce rauca che ho in questi giorni. Alla fine ho alzato la voce con la persona sbagliata.



Visto la delusione delle precedenti iniziative gli amici dello stesso WindWorld giustamente si chiede “se in questo caso avremo di fronte l’ennesimo operatore intenzionato “solo†ad offrire un “gadget†aggiuntivo ai propri clienti (per quanto molto conveniente), o se finalmente avremo un operatore virtuale vero, con la voglia di fare concorrenza a tutti (magari anche a Wind stessa). Chissà se anche questo operatore sarà , come Telepass Mobile o A-Mobile, gestito tecnicamente in tutto e per tutto da Wind, e si tratterà come i casi citati di un semplice re-selling di traffico telefonico preacquistato da Wind, che poi sarà offerto ai propri clienti a condizioni particolarmente vantaggiose o come regalo per la raccolta punti, o se sarà un operatore il più possibile slegato dalla gestione Wind.
Ma è un paradosso già in essere, nella nostra Italia come in molti altri paesi UE: volete chiamare un numero bulgaro per un minuto dalla vostra città ? Rischiate di pagare ben di più di un roamer maltese… assurdo, no? Ma perfettamente legale e, soprattutto,