Ogni tanto ci si incazza

E si sbaglia. Perchè? Leggete la cronistoria.

Oggetto: le agenzie che propongono contratti telefonici a casa. Negli ultimi due giorni, causa uno stato febbrile, sono rimasto tra le mura domestiche dimenticandomi quanto fastidio possa portare il telefono fisso di casa… oddio, in realtà il povero apparecchio non ha nessuna colpa se a chiamare sono delle sedicenti operatrici dei tanti call-center sparsi per l’Italia che si spacciano per chiunque tranne che per l’agenzia che le fa lavorare… bene, ieri 6 chiamate 6. Stamani alla quarta chiamata una voce femminile mi fa: “Scusi, ma chi è?

“Ma chi è lei!!!”, urlo io… sapete chi era? Mia zia che non mi aveva riconosciuto per la voce rauca che ho in questi giorni. Alla fine ho alzato la voce con la persona sbagliata.

La benzina e la corrente nel telefonino

Dopo Erg Mobile tocca ad Enel Mobile… o meglio ad EnelMia, il nuovo gestore virtuale su rete Wind.

Visto la delusione delle precedenti iniziative gli amici dello stesso WindWorld giustamente si chiede “se in questo caso avremo di fronte l’ennesimo operatore intenzionato “solo” ad offrire un “gadget” aggiuntivo ai propri clienti (per quanto molto conveniente), o se finalmente avremo un operatore virtuale vero, con la voglia di fare concorrenza a tutti (magari anche a Wind stessa). Chissà se anche questo operatore sarà, come Telepass Mobile o A-Mobile, gestito tecnicamente in tutto e per tutto da Wind, e si tratterà come i casi citati di un semplice re-selling di traffico telefonico preacquistato da Wind, che poi sarà offerto ai propri clienti a condizioni particolarmente vantaggiose o come regalo per la raccolta punti, o se sarà un operatore il più possibile slegato dalla gestione Wind.

Difficile dirlo, o forse conoscendo i trascorsi molto “intimi” tra Wind ed Enel, è facile pensare che si tratterà di un operatore “del primo tipo”.

Volete sapere la mia “previsione”? Ormai faccio il mago degli MVNO

Eurotariffa, la fortuna di (non) essere italiani

L’Unione Europea ha pubblicato lo schema dell’Eurotariffa per il prossimo futuro.

Piccolo riassunto per internet mobile:

  • dal 1 Luglio 2009: massimo €1.00 per megabyte (IVA esclusa) – €1.20 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2010: massimo €0.80 per megabyte (IVA esclusa) – €0.96 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2011: massimo €0.50 per megabyte (IVA esclusa) – €0.60 (IVA inclusa);

Chiamate in uscita

  • dal 1 Luglio 2009: massimo €0.43 al minuto (IVA esclusa) – €0.516 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2010: massimo €0.39 al minuto (IVA esclusa) – €0.468 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2011: massimo €0.35 al minuto (IVA esclusa) – €0.42 (IVA inclusa).

Chiamate in entrata

  • dal 1 Luglio 2009: massimo €0.19 al minuto (IVA esclusa) – €0.228 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2010: massimo €0.15 al minuto (IVA esclusa) – €0.18 (IVA inclusa);
  • dal 1 Luglio 2011: massimo €0.11 al minuto (IVA esclusa) – €0.132 (IVA inclusa).

SMS

  • dal 1 Luglio 2009: massimo €0.11 a messaggio (IVA esclusa) – €0.132 (IVA inclusa).

Già balzano agli occhi alcuni prezzi, in primis quello per gli SMS, tanto che è chiaro a molti che i messaggi in roaming UE rischieranno di costare meno di quelli mandati dal proprio operatore nazionale nel proprio paese.
Ma è un paradosso già in essere, nella nostra Italia come in molti altri paesi UE: volete chiamare un numero bulgaro per un minuto dalla vostra città? Rischiate di pagare ben di più di un roamer maltese… assurdo, no? Ma perfettamente legale e, soprattutto, non regolamentato… come il traffico GPRS ed UMTS che, a consumo, costerà meno nelle reti dei paesi vicini che usando un qualsiasi nostro gestore, virtuale o meno.

iPhone, Skype, WiFi, Italia ed estero

Sono stato assente per alcuni giorni: ero in Belgio dove ho apprezzato la diffusione del WiFi tra gli esercizi pubblici. Pur vivendo in una delle città più note del turismo mondiale tra la legge antiterrorismo (!?) la possibilità di connettersi senza fili non è certo tra le migliori… a Bruxelles invece basta usare il proprio telefonino, trovare la rete libera ed agganciarsi. Senza fogli e burocrazia che ricorda più qualche film sul precrimine che una nazione del G8 che diffonde internet.

E mentre l’UE “libera” internet, Skype parte sugli iPhone e sui BlackBerry mi tocca compilare il modulo con le fotocopie (sic) dei miei documenti per controllare le email nel bar italiano… talvolta, pur non essendo esterofili, ci sono amari ritorni. Quel che vedete nel video qui sopra è tanto semplice altrove, quanto difficile qua da noi.

Accadeva un anno fa

2008-2009Non è una nuova rubrica, ma potrebbe essere un’idea per vedere cosa accade nel nostro mercato. Prendiamo H3G.

Il 27 marzo 2008 scrivevo:  3 Italia, tutto bene ma l’ARPU cala

L’ARPU totale sui clienti attivi, influenzato negativamente nel primo semestre dall’applicazione del decreto Bersani, si attesta invece a 29,30 euro rispetto ai 33,99 euro del 2006

Il 27 marzo 2009 il commento è il medesimo: 3 Italia: salgono i clienti, cala l’ARPU | Mondo3

L’ARPU totale calcolato sui clienti attivi si è attestato a 25,34 euro, registrando una flessione del 14% rispetto al dicembre 2007, mentre l’ARPU Dati costituiva il 31,7% dell’ARPU Totale.

Quando 365 giorni sembrano tutti uguali.