Scarsa copertura, cliente risarcito

Non è successo in Italia, ma in Inghilterra. Ma la storia ha avuto una certa risonanza sui media ed è interessante riportarla anche qua da noi perchè il principio è proprio semplice.

In pratica è stato fatto un contratto con Orange, con un vincolo di 18 mesi. Uno dei tanti abbonamenti che ormai spopolano anche da noi: il gestore fidelizza il cliente e si crea un legame a doppio filo che si scioglie solo con delle penali. Ma cosa succede quando la copertura e/o i servizi sono scarsi o non vengono offerti? Di solito ci si maledice per tutta la durata del contratto…

Tom Prescott invece non ha fatto così, ha tentato di disdire il contratto perchè nella propria area aveva una scarsa copertura di segnale e – dopo che Orange ha rifiutato di chiudere il contratto per questa motivazione – ha denunciato il gestore che si è dovuto piegare anche a un risarcimento. Come è giusto che sia.

[via Daily Mail]

Class Action tra rinvii e… speculazioni (?!)

Di riflesso su questo blog non si può non parlare di class action. Per il mondo delle TLC potrebbe essere una rivoluzione che riuscirebbe a ‘scardinare’ – a favore dei consumatori – quei (folli) legami tra le sanzioni (inadeguate nella maggior parte dei casi) ai gestori e i reali benefici di quest’ultimi nell’adottare pratiche commerciali scorrette (definizione tipica dell’antitrust, nda).

Un percorso tra mille insidie comunque quello per arrivare a una legge che regolamenti le azioni collettive dei consumatori… il processo, partito in sordina nel 2004, nel 2007 ha avuto una “accellerazione” (le virgolette sono d’obbligo visto come era stato ‘preparato’…) con il Governo Prodi mentre ora, ritardo dopo ritardo, è in mano all’attuale esecutivo per entrare in vigore (in teoria) a luglio 2009.

Ho sottolineato in teoria. Perchè? Guardate la trasmissione “Omnibus Life” di La7 andata in onda stamani con ospite – oltre a Vaime e Lubrano – il deputato Antonino Lo Presti: ascoltatelo al minuto 17′ 18″.

Bisogna ponderare con molta saggezza l’introduzione di questo strumento che, se utilizzato per scopi anche speculativi , potrebbe portare anche a danni anche non indifferenti al nostro sistema economico-finanziario.”

Se non ho capito male, tornando nel ‘nostro’ mondo della telefonia, si vuole tutelare le rimodulazioni e non i rimodulati? Vodafone e gli altri ringraziano… quindi da una parte ben venga la “speculazione” con comportamenti scorretti da parte dei concessionari di Stato, mentre stiamo attenti dall’altro a non disperdere (sic) con risarcimenti “speculativi” quanto (più o meno) illegamente è stato raccolto? Tempi cupi…

Vodafone: ancora una megamulta per le MNP

La qualità si paga, dicono molti fan di Vodafone. Sicuramente tale qualità ha delle pecche se è vero che…

Sanzioni per oltre 2,8 milioni complessivi da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nei confronti degli operatori telefonici. Le sanzioni riguardano Vodafone (1,68 milioni), Telecom Italia (536mila), Opitel (348mila), Bt Italia (120mila) e Eutelia (120mila). L’Agcom in una nota spiega che nell’ambito della sua attività a tutela dei consumatori, ha concluso negli ultimi mesi una serie di procedimenti diretti a verificare la corretta osservanza da parte degli operatori telefonici delle norme in tema di portabilità del numero, servizi non richiesti, indici di qualità.

La multa più salata è quella di Vodafone a causa della «violazione delle norme relative alla mobile number portability». In particolare, spiega l’Agcom, la sanzione è composta da 1,440 milioni «per aver illegittimamente ostacolato le richieste di trasferimento di utenti verso operatori concorrenti» e di 240mila euro «per aver utilizzato in modo improprio i dati dei clienti che avevano chiesto la portabilità del numero verso un altro operatore».

In pratica la prima multa sulle retention era solo l’inizio…

[via Il Sole 24 Ore]

Aumenta il canone (anche per chi non ha Telecom)

Mi segnala un affezionato lettore questa chicca. Ovviamente l’aumento del canone Telecom riguarda tutti, anche chi non ha Telecom visto che interessa i costi wholesale (ossia all’ingrosso).

Variazione del canone per piani Bolletta Unica e VOIP

Con Delibera dell’ Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni  del 12 dicembre scorso e’ stato autorizzato, a decorrere dal 1 Febbraio 2009, l’aumento del canone residenziale delle linee fisse nazionali di 1,51€ (IVA inclusa) che passa da 14,57 a 16,08€ al mese (IVA inclusa). Tale importo è uno degli elementi inclusi nel costo industriale che Tele2 deve sopportare per poter offrire i propri servizi “Bolletta Unica” e “VOIP“. Tale decisione ha dunque inciso significativamente sulla dinamica di mercato, rendendo inevitabile l’aumento a partire dal 1° febbraio 2009 di 1,33€ (IVA inclusa) per i soli piani tariffari “Bolletta Unica” (nelle varianti Base, Mini e Flat) e di 1,21€ (IVA inclusa) per i soli piani “VOIP” (nelle varianti “Tutto Tele2 VOIP” e “Tutto Compreso VOIP”).

Buon incumbent a tutti…

Terminazione mobile: nessun passo indietro della Ue

Il termine rimane fermo al 2012, la Reding non da’ alcuna concessione come poteva sembrare nelle settimane scorse a uno slittamento al 2014.

Nel tutto comunque rimane un piccolo paradosso: gli incumbent di alcuni stati, Germania e Spagna, cercano di allungare un processo che gli stessi avversari – i mobile challengers che si sono incontrati a Barcellona – non amano proprio del tutto… anche se l’idea dello ‘spread’ nelle terminazioni potrebbe essere l’Uovo di Colombo. Potrebbe, il condizionale è d’obbligo come un eventuale accordo politico in tal senso…