Un blog per pochi intimi

Non parlo delle statistiche di accesso, ma dell’Italia. I dati raccolti da repubblica.it sono eloquenti: nel 2008 le famiglie che accedono alla rete sono il 42 per cento rispetto al 43 per cento del 2007. Si tratta di un caso unico nelle Ue: tutti gli altri 27 Paesi, infatti, mostrano un aumento della diffusione tra le mura domestiche.

Secondo i dati diffusi ieri da Eurostat, l’Italia si colloca al terz’ultimo posto, peggio di noi solo la Bulgaria (25% ma in aumento rispetto al 2007) e la Romania (30% ma in aumento rispetto al 2007). Al top l’Olanda (86%), poi Svezia e Norvegia (84%), Danimarca (82%), Lussembeurgo (80%) e Germania (75%), Regno Unito (71%). In generale la media europea è del 60%.

“Ricaricati con 3” e la benzina sopra l’euro…

Provo a sbloccarvi un ricordo.

Siamo già a fine 2008, non so in quanti di voi si ricordano di una particolare promozione di H3G legata al costo della benzina.

Ricaricati con 3

Si chiama(va) Ricaricati con 3 ed offre una ricarica omaggio fino a quando il prezzo della benzina rimarrà  più alto di 1 euro. Una promozione che, lo scorso giugno, tutti (o quasi) avevano visto come “per sempre” dato il costo del carburante a metà  2008.

Ma quel che sembrava, in barba al (falso) “per sempre” della telefonia, davvero una cosa che sarebbe durata a lungo ora comincia a ‘tremare’.

Il costo del carburante sta calando vistosamente ed oggi, sabato 22 novembre 2008, in qualche distributore siamo già  a 1,07 euro per il diesel e 1,09 euro/ litro per la benzina (fonte prezzibenzina.it).

Per una volta spero che nessuno si lamenterà  per la disattivazione di un’offerta, meglio un basso costo del carburante che una ricarica telefonica. O no?

3. Vendere o non vendere?

Non è una domanda al punto 3. di un elenco, ma poco ci manca.

Sicuramente è nel taccuino di Vincenzo Novari, che di 3 (Italia) ne è l’amministratore delegato: tra voci di vendita e vari pretendenti non è che alla fine tutto resta come prima? O meglio… come adesso, con H3G che corre da sola nel mercato italiano. Intanto il pareggio di bilancio pare allontanarsi al 2010… non è certo un gran biglietto da visita.

Tele2: condanna senza commento

[…] occorre rilevare che, nel caso di specie, la pratica è altresì grave alla luce della stessa tipologia della condotta posta in essere dalla società TELE2 e al settore di riferimento, ovvero quello della telefonia. Rispetto a tale settore, infatti, come rilevato dall’Autorità nei numerosi citati interventi 23, l’obbligo di completezza e chiarezza delle informazioni veicolate si presenta particolarmente stringente, anche in considerazione dell’asimmetria informativa esistente tra professionista e consumatore, dovuta al proliferare di promozioni e piani tariffari anche molto articolati.

Rileva, inoltre, la palese contrarietà alla diligenza professionale, atteso che un operatore, quale la società TELE2, da tempo attivo nel settore di cui trattasi e, conseguentemente, dotato di specifica competenza, è certamente edotto in ordine alla peculiarità dello strumento negoziale nel caso di specie utilizzato per l’acquisizione di nuova clientela. Si consideri, infine, l’entità del pregiudizio per i consumatori, che sono stati esposti ad esborsi economici, a seguito della pratica commerciale scorretta. Per quanto riguarda, poi, la durata della violazione, dagli elementi disponibili in atti, la pratica commerciale scorretta risulta posta in essere per un periodo prolungato di tempo, pari ad almeno sette mesi (ossia a partire dal 21 settembre 2007, data di entrata in vigore della normativa di competenza, perlomeno fino al mese di aprile 2008). Considerati tali elementi, si ritiene di determinare la sanzione amministrativa pecuniaria in 215.000 € (duecentoquindicimila euro). Considerato, peraltro, il comportamento collaborativo del professionista che, a partire dal mese di aprile 2008, ha adottato una serie di misure volte a migliorare i processi di acquisizione della nuova clientela mediante la conclusione di contratti di utenza a distanza, si ritiene di diminuire la sanzione indicata a 165.000 € (centosessantacinquemila euro). Pertanto, alla luce dei criteri sopra esposti, si ritiene di irrogare alla società Opitel S.p.A. una sanzione amministrativa pari a 165.000 € (centosessantacinquemila euro).

dal bollettino Agcm del 12 novembre (pagg. 75-96)