2006: la telefonia fissa in Italia, buone e cattive notizie

Questa settimana torna a far parlare di se’ la telefonia fissa.

Dopo aver ceduto il passo a quella mobile si tenta un’ultima sterzata in vista di una probabile inversione di tendenza, non puà sempre piovere pensano i vari gestori che operano nel telefono fisso. Le notizie al riguardo fioccano e sono diverse… andiamo per ordine:

  • BUONE NOTIZIE
  1. Telecom Italia rinuncia all’aumento del canone. Ne da’ notizia l’Autorita’ delle Comunicazioni. In una nota si legge che ”a seguito di un colloquio con il presidente dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabro’, nel corso del quale sono state considerate anche le preoccupazioni dei consumatori per il preannunciato aumento del canone di Telecom Italia nell’ambito della manovra tariffaria all’esame dell’AGCOM, il presidente Guido Rossi ha informato lo stesso presidente Calabro’ che Telecom Italia soprassiede al richiesto aumento del canone”. La richiesta di aumento del canone era di 23 cent/mese: dagli attuali 14,57 a 14,80 euro. [rimane da capire però se Telecom abbia cambiato idea o meno sulla riduzione dei contributi vari

  2. Il ministero delle Comunicazioni ha deciso di avviare un test di 2 mesi del servizio ”Vodafone Casa numero fisso‘. Lo informa il ministero in una nota. Il test partira’ giovedi’ 15 dicembre prossimo e sara’ circoscritto a 15 mila utenze. Il monitoraggio disposto sull’offerta, afferma il ministero, e’ finalizzato a verificare la rispondenza dello stesso ai requisiti previsti dalla normativa vigente per la fornitura del servizio telefonico accessibile al pubblico in postazione fissa.

  3. Naguib Sawiris, presidente di Orascom, che da pochi giorni ha raggiunto i 50 milioni di clienti oltre ai 15 di Wind, a margine del Business Council Italo-Egiziano in corso oggi a Milano illustra le prospettive di Wind per l’Italia. “Siamo riusciti a incrementare la nostra quota di mercato, siamo testa a testa con Fastweb, dichiara Sawiris, e quest’anno raggiungeremo un milione di clienti unbundled. Stiamo crescendo del 10-12%, meglio di tutti i concorrenti, continua, ma siamo degli investitori di lungo termine sia nella telefonia mobile sia in quella fissa, un settore quest’ultimo dove c’è molto spazio in quanto l’Italia è in grave ritardo nell’apertura del mercato. L’obiettivo è di consolidarsi come secondo operatore nazionale nel fisso e di raggiungere nei prossimi anni una quota di mercato del 30-40%”.

  • CATTIVE NOTIZIE
  1. Weather Investment dell’imprenditore egiziano Nauib Sawiris, controllante al 100% dell’operatore tlc Wind, è interessata ad acquistare le attività italiane di Tiscali se si dovesse presentare l’opportunità. Lo ha detto lo stesso Sawiris a margine di un convegno . “Se si presenta un’opportunità di società di piccole dimensioni come Tiscali o altre la prenderemo in considerazione“, ha dichiarato Sawiris, precisando che “non c’è niente al momento“. Per quanto riguarda l’isp sardo, l’imprenditore egiziano ha sottolineato di essere eventualmente interessato agli asset italiani. Le dichiarazioni del magnate delle tlc hanno infiammato le quotazioni di Tiscali in Borsa, dove il titolo ha segnato un massimo intraday di 2,57 euro con volumi quasi doppi rispetto alla media giornaliera. Non è la prima volta che Sawiris dice di valutare l’acquisizione di Tiscali al cui timone oggi c’è Tommaso Pompei, ex amministratore delegato e tra i fondatori di Wind.