Costi di terminazione giù, tariffe su?

Oggi faccio l’avvocato del Diavolo.

Sono da sempre favorevole all’abbattimento dei costi di terminazione (ossia quei costi che gli operatori pagano ai propri concorrenti quando una telefonata finisce sulla loro rete) perché hanno tenuto artificialmente alti i prezzi per molti anni. Anche per una considerazione banale: se il gestore X paga 11 centesimi per “terminare” la chiamata su Y come può permettersi una tariffa reale (ben diversa dalle nominali, ma qui si apre una parentesi infinita…) inferiore a quella cifra?

Semplicemente non può. E infatti non è mai successo, almeno prendendo come riferimento le tariffe al secondo e con scatto alla risposta (la 3Power10 “chiude” le chiamate su operatori con interconnessione <10 ct., ndr).

Torniamo a noi. AgCom ha reso noto come vorrebbe abbattere i costi di terminazione a partire dal prossimo anno. Leggi tutto “Costi di terminazione giù, tariffe su?”

Le bestemmie costano più delle sospensioni illegittime di linea

Titolo provocatorio?

Forse, ma non troppo.

Segnalo due comunicati AGCOM usciti nelle ultime ore:

1. La Commissione Servizi e Prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle  comunicazioni, nella sua riunione odierna,  ha deliberato una sanzione nei  confronti del reality show ”Il Grande Fratello” per le espressioni blasfeme  pronunciate in più puntate da alcuni concorrenti. La sanzione irrogata è pari a 51.640 euro. Leggi tutto “Le bestemmie costano più delle sospensioni illegittime di linea”

I telefoni fermi… al secondo

Leggo dall’amico Max un’interessante segnalazione nata sulle riflessioni dei paradossi dell’Eurotariffa che faccio “mia”. Esiste una direttiva AGCOM (sì, oltre a quelle sulla TV e YouTube si occupano anche di altro 😉 ), esattamente la 326/10/CONS, che all’articolo 2 comma 1 dice:

Gli operatori mobili assicurano che gli utenti finali siano pienamente informati sulla disponibilità di piani tariffari di base per i servizi voce, traffico dati e SMS conformi alle premesse* poste a base del presente provvedimento e, se già clienti, che possano passare ad essi gratuitamente. Tali informazioni sono rese al pubblico con ogni utile modalità e canale di contatto, inclusa la rete di vendita e il sito web aziendale.

* Si veda a tal proposito l’allegato B delibera 696/09/CONS che nasce, come dicevo poc’anzi, sulle riflessioni nate dopo l’introduzione dell’Eurotariffa che sui mercati nazionali creava perfino costi maggiori che in roaming! Leggi tutto “I telefoni fermi… al secondo”

Il bello dell’Eurotariffa (e le mancate promesse…)

Tempo di vacanza, molti vanno all’estero. Come una mia amica, cliente Vodafone, che mi scrive questo SMS dalla Grecia:

Ma è normale che ho chiamato i miei… e ho speso solo 23 centesimi?

Gli dico di sì, è l’Eurotariffa. Lei stupita risponde: “Ma spendo meno a chiamarli dalla Grecia che dall’Italia!!! Assurdo...”

No, non è assurdo. Nel caso specifico in Italia ha una tariffa con scatto alla risposta e tariffazione al minuto (60/60).

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Ecco a cosa serve l’AgCom

Mentre in Finlandia si dichiara la banda larga un diritto civile, qui da noi a Telefolandia abbiamo un presidente dell’Agcom, l’Autorità Garante delle Comunicazioni, Corrado Calabrò, che durante la sua Relazione annuale in Parlamento dichiara che la banda larga in mobilità “rischia il collasso” e invita il Governo a farsi carico del problema, sveltendo le procedure per la liberalizzazione delle frequenze al traffico dati mobile, spesso nominalmente in carico ai canali televisivi che magari non trasmettono.

Calabrò è riuscito solo a promettere che lo spettro di frequenze intorno ai 300 MHz potrebbe essere messo all’asta entro il 2015. Condizionale d’obbligo e, comunque, parliamo di cinque anni, un’eternità. […] Leggi tutto “Ecco a cosa serve l’AgCom”

Call center poco trasparenti. E poco competenti

Ho scritto in mattina un articolo su Mondo3 dal titolo Call center poco trasparenti, AGCOM striglia i gestori.

Il tutto nasce dalla somma che l’Autorità ha fatto in un comunicato stampa sulle mancanze varie dei call center. Roba che coloro che mi hanno letto la scorsa estate avevano trovato elencato in questo blog dove avevo riassunto i minimi richiesti ai servizi di assistenza.

Dalla discussione emersa sia nei commenti che nei canali Web 2.0 era chiaro che non tutti li rispettassero, qualche addetto manco sapeva che esistessero. Ma questo non c’entra con la competenza di cui nel titolo. Vi ricordate che lo scorso mese avevo segnalato che praticamente nessun operatore sapeva/voleva impostare un limite personalizzato per il roaming dati nei paesi UE?

Qualche call center ha fatto passare addirittura delle settimane per rispondere che era impossibile. Non solo personalizzare, ma impostare qualsiasi limite. Ho continuato a scrivere a quel gestore fino a ricevere, nei giorni scorsi, una telefonata in cui mi si chiedeva la DIRETTIVA EUROPEA a cui facevo riferimento. Credevo in uno scherzo, invece il responsabile che mi aveva telefonato voleva via fax l’intera normativa “perché non gli risultava che dal 1° marzo ci fosse alcun limite da impostare a richiesta“. Beh, auguri clienti di telefonia…