Call Center migliori, utopia o no?

La notizia era un must di questa estate tanto che la Repubblica stessa titolava  Call center dei gestori telefonici inefficienti? Da agosto si cambia e scattano sanzioni per chi non fornisce servizi adeguati.

In effetti gli obblighi per i gestori sono aumentati in nome di una maggiore qualità e trasparenza del servizio; sono state introdotte nuove regole che impongono agli operatori:

  • a) esprimere in maniera chiara ed esaustiva le finalità del servizio fornito, nonché, in termini obiettivi, le prestazioni offerte e i prezzi applicati;
  • b) rendere disponibili in modo semplice le informazioni riguardo alle modalità ed ai canali di accesso al servizio;
  • c) garantire la correttezza delle informazioni fornite all’utente, ivi comprese le modalità di recesso e i diritti riconosciuti dalle carte dei servizi;
  • d) fornire all’inizio di ogni contatto almeno il codice identificativo;
  • e) adottare gentilezza e cortesia per tutta la durata del contatto e non chiudere il contatto sino a quando l’utente abbia necessità di avere informazioni inerenti al servizio erogato, salvo i casi di comportamenti scorretti o inopportuni dell’utente (in tali casi il contatto è chiuso previo preavviso);
  • f) fornire informazioni in italiano corrente, utilizzando un linguaggio corretto, chiaro e comprensibile, ripetendo – se necessario – le informazioni richieste dall’utente ed evitando l’uso di espressioni fuorvianti o di sigle e acronimi di non immediata comprensibilità;
  • g) tutti gli addetti debbono assicurare uniformità nelle risposte e nelle proposte contrattuali;
  • h) fornire informazioni precise e complete sulle modalità di presentazione dei reclami e sul termine per la definizione degli stessi, che non può essere comunque superiore a quarantacinque;
  • i) assicurare che sia assegnato un codice identificativo ad ogni reclamo  e che tale codice sia comunicato immediatamente all’utente, anche al fine di ottenere aggiornamenti sullo stato della procedura;
  • j) dotarsi di procedure di gestione delle segnalazioni o dei reclami che garantiscano all’utente di ricevere sempre una risposta adeguata entro i tempi contrattualmente definiti e indicati nelle carte dei servizi; nel caso in cui l’addetto non possa fornire in linea l’informazione, assicurare un risposta in differita non oltre il secondo giorno lavorativo successivo alla richiesta;
  • k) adottare sistemi di navigazione facilmente comprensibili, non eccessivamente complessi e ramificati, adeguati alle caratteristiche dell’offerta ed alle necessità informative, di assistenza e di reclamo degli utenti, ai quali, in tale ultimo caso, deve essere riconosciuta la possibilità di parlare in tempo reale con un addetto;
  • l) non utilizzare la funzione di identificazione della linea per rifiutare le chiamate in entrata del singolo utente, o per effettuare scelte discriminatorie all’interno della stessa categoria di utenza a parità di tipologia di richiesta.

Sarà che è settembre, ma io di questo lungo elenco dalla A) alla L) ho visto (parzialmente) l’applicazione dei soli punti E, F e H. Non è un po’ poco? Anche a prescindere dell’intervento dell’Autorità il quadro generale dei call center è decisamente deludente…

133 gratuito, che storia lunga…

Su Mondo3 abbiamo pubblicato (sì, uso il plurale maiestatis visto che – ridendo e scherzando – siamo quasi una vera redazione 😉 ) nei giorni scorsi un articolo sulla gratuità del servizio assistenza di 3 Italia (il 133) come indicato dall’Agcom. Al di là della  mia personale perplessità, volevo esplicarla in poche righe.

Basta una veloce ricerca su Google, infatti, per vedere che il tutto ormai ha basi ben radicate indietro nel tempo: se ne discute da molti mesi/anni, addirittura se ne parlò nella famosa convention 3 dello scorso giugno che seguimmo in diretta. Cosa succederà? Beh, se l’Agcom abbandona il terreno dei “consigli” ed inizia a deliberare forse in tempi brevi si potrà chiamare l’assistenza di H3G (e quella di Tele2, etc. etc) in maniera veramente gratuita. Altrimenti sono i soliti discorsi… chiudo intanto con un filmato vintage, il primo videomessaggio da rete 3 Italia. Anche questa è storia: recente, ma antica. Il tempo scorre più veloce dei fatti nella telefonia…

Call center: guerra tra poveri

Operatori del 133: sono tutti stranieri ormai? si chiedeva un amico su Mondo3. Beh, la risposta viene dagli stessi sindacati. E riguarda tutti i gestori. “In queste settimane grandi aziende di tlc e media stanno accelerando un processo di delocalizzazione di attivita’ in Paesi con minori salari e diritti, mettendo a rischio migliaia posti di lavoro“. Lo denuncia, in una nota, la segreteria nazionale di Slc-Cgil. “In particolare – si legge – Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3G e Sky stanno in questi mesi riducendo le attivita’ nel nostro Paese, affidando servizi di customer care e di back office ad aziende in Romania, Albania e Tunisia, con gravi rischi occupazionali e con una qualita’ offerta ai consumatori enormemente inferiore. Il fatto gia’ in se’ grave, diviene oggi drammatico in un momento di difficolta’ del Paese e con decine di imprese di call center in Italia che hanno scommesso su una competizione basata sulla qualita’ e non sulla gara a chi paga di meno i lavoratori o con meno tutele“. Il sindacato proporra’ dunque nei prossimi giorni “a Cisl e Uil di richiedere un tavolo specifico al ministero del Lavoro e al ministero delle Attivita’ produttive, dove consegneremo tutta la documentazione in nostro possesso”. Infine “come Slc-Cgil chiediamo alle imprese e al Governo di condividere una ‘moratoria’ in materia di licenziamenti e di delocalizzazioni di attivita’ oggi lavorate in Italia“.

[via Aduc]

Due buone notizie ogni tanto servono

Nella stessa giornata una doppia soddisfazione su temi che ho trattato nei giorni scorsi.

Martedì scrivevo che ogni tanto ci si incazza per le insistenze dei vari callcenter e stamani leggo della nascita di appositi numeri verdi contro questo fenomeno (ref. MobileBlog).

Ieri invece invitando chi invia gli SMS solidali all’Abruzzo, di digitare (bene) il 48580 mi sorgeva il dubbio – da una discussione su it.tlc.gestori.wind – sull’effettiva fine dell’euro di donazione dopo le polemiche degli anni scorsi. Anche in questo caso poco fa una piacevole conferma.

SMS al 48580: raccolti 3,5 mln, nessuna trattenuta gestori TlC | Cellularitalia.com

Gli operatori Telecom Italia, Vodafone, Wind e 3 Italia smentiscono fermamente le voci, prive di ogni fondamento, in merito a presunte trattenute sulla cifra donata dai clienti. L’intero importo, ovvero 1 euro da Rete mobile e 2 euro da Rete fissa, viene interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile. Mai in occasione dell’attivazione di questo strumento èstato addebitato un costo dalle compagnie telefoniche. L’Sms solidale inoltre non èsoggetto ad alcun tipo di imposizione fiscale.[…]

Per una volta posso segnare una giornata positiva nelle TLC.

Ogni tanto ci si incazza

E si sbaglia. Perchè? Leggete la cronistoria.

Oggetto: le agenzie che propongono contratti telefonici a casa. Negli ultimi due giorni, causa uno stato febbrile, sono rimasto tra le mura domestiche dimenticandomi quanto fastidio possa portare il telefono fisso di casa… oddio, in realtà il povero apparecchio non ha nessuna colpa se a chiamare sono delle sedicenti operatrici dei tanti call-center sparsi per l’Italia che si spacciano per chiunque tranne che per l’agenzia che le fa lavorare… bene, ieri 6 chiamate 6. Stamani alla quarta chiamata una voce femminile mi fa: “Scusi, ma chi è?

“Ma chi è lei!!!”, urlo io… sapete chi era? Mia zia che non mi aveva riconosciuto per la voce rauca che ho in questi giorni. Alla fine ho alzato la voce con la persona sbagliata.

Call center Ryanair, come evitare la chiamata all’899

Attenzione: è un articolo pubblicato nel 2008 e relativo a una situazione di molti anni fa, aggiornata solo fino al 2014. Ad oggi si può chiamare RyanAir a un numero geografico secondo le indicazioni di questo link.

Ryanair solitamente o la si ama o la si odia. Esiste anche una terza via, valutarla nel suo complesso con meriti e demeriti. Certo non è compito di questo blog parlare di trasporti aerei, ognuno si farà l’idea che vuole.

Quello che è interessante è l’aspetto “telefonico” della compagnia. Eh sì, esiste anche questo con Ryanair grazie al call center. Il servizio clienti della compagnia con bandiera irlandese usa, infatti, un 899, 895 (dal 2011), 899 (di nuovo) per comunicare con i propri clienti italiani. Uno di quei numeri a valore aggiunto che spesso riserva (brutte) sorprese in bolletta. Tanto brutte che perfino le sonnolenti autorità  italiane hanno deciso la disattivazione di queste numerazioni. Molte Troppe aziende però continuano a tenere i loro servizi su queste numerazione, alcune poche hanno variato la loro politica cercando soluzioni meno onerose per il cliente finale.

Lo diciamo subito, Ryanair NON è tra queste realtà . Anzi, fa ben di più. Il suo call center è ancora attestato al numero 899.67.99.10 895.5000.020 899.200.000 (costa fino a 48 ct. al minuto) ed invece di cercare un’altra soluzione ha perfino spostato l’onere del cliente ad autoabilitarsi alle (costose) numerazioni 89x tanto da fornire che forniva un modulo online che indica cosa fare con il proprio operatore di telefonia fissa. Leggi tutto “Call center Ryanair, come evitare la chiamata all’899”