Mediaset Premium, bastone e carota per il credito residuo

Mi sono occupato spesso di Mediaset Premium e della questione del credito residuo, andando financo in televisione a parlare in diretta su Mi Manda Rai3. E la questione, spinosa, ha smosso molti consumatori ed associazioni di cui consumatori. Con esiti, almeno quelli odierni, piuttosto bizzarri. Due notizie, una di seguito l’altro, dicono tutto e il contrario di tutto:

  1. Bollettino n. 45 dell’AgCm;
  2. Tribunale di Roma, decisione del 22 dicembre 2008: il Tribunale ha ordinato a RTI di comunicare ai consumatori e utenti il riconoscimento del diritto di recesso dai contratti con scadenza al 30 giugno 2008 e al 30 giugno 2009 e il diritto alla restituzione del credito residuo alla data del recesso o della scadenza del contratto, o alla sua trasferibilità su nuova pay card, il tutto senza costi ingiustificati, per i contratti con scadenza al 30 giugno 2007, al 30 giugno 2008 e al 30 giugno 2009.

Allora intendiamoci: il credito residuo delle schede con scadenza il 30 giugno 2007 in pratica ancora non ha alcun rimborso, quelle con scadenza successiva sì ma in maniera onerosa. Come per gli utenti – vedasi il sottoscritto – del 2007. Ma non  è così onerosa secondo l’Antitrust. Se Adiconsum è moderatamente soddisfatta, il sottoscritto non lo è affatto.

Vediamo perchè. Al sottoscritto RTI ha ribadito più volte che “non si poteva conoscere il credito delle sim scadute, è un nostro limite tecnico.” Limite a cui difficilmente ho sempre creduto tanto che leggo nel bollettino che l’Antitrust  che “[…] inoltre, è avallata dalla dichiarazione del soggetto fornitore del sistema di criptazione, che ha peraltro confermato la non  possibilità di alterazioni dell’importo del credito residuo successivamente alla scadenza della tessera, ed in particolare in sede di lettura.Quindi mi hanno mentito, ingenuo io a segnalare la cosa alla stessa Antitrust che tra l’altro ha ritenuto testimone affidabile un fornitore della stessa RTI: di solito si sceglie un parere esterno, a Catricalà forse sfugge che “il cliente (RTI in questo caso) ha sempre ragione”?

Ora vedrò di richiedere quei 16 euro in maniera “onerosa”, nonostante la conciliazione fallita il principio è rimasto…

Mediaset Premium trasferisce il credito in fattura

Qualcosa si muove. L’elefante Mediaset Premium da sempre ostile nella questione credito residuo (vedasi Mediaset Premium: il credito scade ) ha iniziato a muoversi per i già clienti nella nuova offerta che prevede una modalità di pagamento simil-abbonamento chiamata Easy Pay.

Mediaset PremiumCome? Basta guardare le note dei nuovi servizi di pagamento: Mediaset Premium, le novità dal 1° luglio. Al di là di aver chiarito (ma non troppo… ci ritornerò sopra nei prossimi giorni, nda) il valore della tessera prepagata è interessante quanto si trova nelle condizioni di Easy Pay:

E ricorda: se hai già una tessera prepagata, puoi comunque passare ad Easy Pay quando vuoi.
Non devi acquistare una nuova tessera. Easy Pay verrà attivato immediatamente sulla tua tessera ricaricabile. Inoltre se hai del credito residuo e dei diritti di visione ancora validi, il loro valore ti verrà scontato dalle prime fatture.

Prove di portabilità del credito? Era l’ora…

Mediaset Premium, restituire il credito residuo

Due attenti lettori (max3 e veditu) hanno segnalato un’agenzia e un comunicato stampa che mettono in luce quanto da mesi si cercava di dimostrare su questo blog: ossia che Mediaset Premium, nonostante le coccole di un’imbarazzante AgCom, debba restituire il credito residuo anche alle schede che aveva come ultima data di validità giugno 2007. Io ero tra coloro che erano andati dapprima a Mi Manda Raitre e poi presso l’arbitrato del Corecom, ovviamente senza successo. Quel che si legge oggi invece è di tutto interesse:

Il Tribunale ha ordinato a RTI Mediaset:

  1. di avvisare a proprie spese i rispettivi titolari di tutte le tessere del servizio Mediaset Premium con
    scadenza 30 giugno 2007, 30 giugno 2008 e 30 giugno 2009:
  2. dell’esistenza del diritto alla restituzione del credito residuo. Questo diritto vale sia per le
    tessere con recesso anticipato che per quelle in scadenza;
  3. del trasferimento gratuito del credito residuo su altra tessera senza costi aggiuntivi
    ingiustificati.

Tali informazioni devono esser fornite tramite il sito internet della società, nonché sui canali digitali e televisivi appartenenti al gruppo RTI.
Infine una penale: 516 euro da pagare allo Stato per ogni giorno di ritardo nell’adempimento degli obblighi previsti dall’Ordinanza.
Come si ricorderà, in merito alle tessere prepagate a seguito del decreto Bersani, tutte le società telefoniche e televisive coinvolte avevano proceduto correttamente all’applicazione della legge anche per le tessere in corso all’atto del decreto.
Solo Mediaset si era rifiutata di adempiere questo vincolo, nonostante i solleciti di Adiconsum e di una lettera dell’AGCOM che al mese di ottobre dello scorso anno richiamava Mediaset all’adempimento della norma entro 30 giorni.
L’aspetto incredibile di questa vicenda è il comportamento dell’AGCOM che, a distanza di un anno dalla prima delibera sull’applicazione del decreto Bersani e alla lettera inviata a Mediaset sull’adempimento, modificava completamente la propria interpretazione in una recente delibera nella quale precisava che il decreto Bersani doveva intendersi “solo per le carte prepagate attivate dopo il decreto e non per quelle attivate prima” in netto contrasto sia con il decreto Bersani sia con la delibera dell’Antitrust.

[via Adiconsum]

Mediaset Premium, scompare il taglio da 10 euro

Colpo di teatro di Mediaset Premium che usa il termine della semplificazione – che nelle TLC è la sottile via alla rimodulazione delle offerte solitamente con una nuova scala di valori più conveniente al gestore, ndA – e toglie il taglio di ricarica da 10 euro per raddoppiare la soglia minima e portarla a 20 euro, ossia il 100% in più.

In pratica, testuali parole, “Mediaset Premium semplifica l’accesso alla propria offerta“. In realtà a partire dal mese di febbraio i i tagli di ricarica delle tessere Mediaset Premium sono stati progressivamente rivisti.

In particolare quelli da 10 e 85 euro non sono più venduti dal 1° febbraio 2008.
Le ricariche Mediaset Premium saranno pertanto disponibili in quattro tagli: da 20, 40, 60 e 100 euro. Semplicissimi secondo loro, certo che anche 10 non era un numero così difficile da usare…

Multata Mediaset Premium (nonostante l’AG.COM.)

Il titolo è provocatorio, ma non troppo. L’AG.CM. ha infatti multato Mediaset Premium per pubblicità ingannevole; nel testo integrale del bollettino n.47 del 10 gennaio 2009 (pg. 139-147) si può leggere un passaggio interessante:

[…]PARERE DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI

Poiché il messaggio oggetto del presente provvedimento è stato diffuso a mezzo stampa, in data 8 ottobre 2007 è stato richiesto il parere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Con parere pervenuto in data 14 novembre 2007, la suddetta Autorità ha ritenuto che il messaggio in esame non costituisce una fattispecie di pubblicità ingannevole sulla base delle seguenti considerazioni:
– gli obblighi che saranno assunti dalla società Mediaset in relazione agli eventuali crediti residui riferibili alla tessere Mediaset Premium vendute fino all’agosto 2006 e in scadenza al 30 giugno 2007 non possono costituire oggetto del presente parere che deve essere limitato e circoscritto alla valutazione sulla ricorrenza dei parametri di cui agli artt. 19, 20 e 21 del Decreto Legislativo 206/2005

 

– il messaggio de quo in quanto veritiero e completo nel corrispondere al contenuto delle condizioni contrattuali sottostanti al rapporto di fornitura dei servizi Mediaset Premium non è in grado di orientare indebitamente le scelte dei consumatori in considerazione del fatto che riporta in maniera corretta la possibilità di fruire di servizi già acquistati sulla base di un negozio che prevedeva in origine un termine per l’esecuzione della prestazione da parte dell’operatore.[..]

Ma nonostante questo l’Antitrust è andata oltre e chiude così la questione:

[…] Alla luce dei predetti criteri, la sanzione da applicare alla società Mediaset S.p.A. può essere determinata in misura pari a €. 29.600. RITENUTO, pertanto, in difformità dal parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che il messaggio pubblicitario in esame è idoneo a indurre in errore i consumatori in ordine alle caratteristiche e modalità del servizio pubblicizzato, potendo, per tale motivo, pregiudicarne il comportamento economico;
DELIBERA

 

a) che il messaggio pubblicitario descritto al punto II del presente provvedimento, diffuso dalla società Mediaset S.p.A., costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una fattispecie di pubblicità ingannevole ai sensi degli artt. 19, 20, e 21, lettere a) e b), del Decreto Legislativo n. 206/05, nella versione vigente prima dell’entrata in vigore dei Decreti Legislativi 2 agosto 2007, n. 145 e n. 146, e ne vieta l’ulteriore diffusione.
b) che alla società Mediaset S.p.A. sia irrogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 29.600 € (ventinovemilaseicento euro).
[..]

Autorità contro? Il dubbio è legittimo, certo che sul caso delle tessere ricaricabili del digitale terrestre tutto è “chiaro”. Che ognuno la pensa diversamente.

Mediaset Premium: il credito scade

Difficile non ripetersi, ma l’esperienza di ieri sera a Mi Manda Rai 3 lascia la stessa amarezza dell’incontro (non) avuto con Wind e Vodafone dei mesi scorsi. Probabilmente non siamo stati abbastanza pungenti ma un contraddittorio contro un muro di gomma, come quello eretto dal rappresentante di Mediaset Premium ieri sera, era quasi illusorio. Specie dopo la specifica e circostanziata nota da parte dell’AGCM. Non c’era altro da dire, le nuove disposizioni legislative di Bersani erano e sono chiare mentre la sensazione è che l’azienda del Biscione voglia ignorarle e proseguire nella sua strada. Leggi tutto “Mediaset Premium: il credito scade”