Numero Tim scaduto (e riattivato)

E’ il periodo del bastone e carota. Stavolta un elogio a Tim: scopro ieri sera che la mia sim 330 (un numero “storico”) è scaduto perchè non ho effettuato ricariche negli ultimi dodici mesi. Una leggerezza che poteva costare caro: una rapida ricerca sul web mi fa notare che è possibile riattivare le sim scadute entro 30 giorni a condizione di ricaricarle. Un modo molto più snello di quello deciso dall’autorità e… funzionante 😉

Una telefonata al 119 in piena notte e la sim è nuovamente raggiungibile. Beh, per una volta efficienza allo stato puro.

Terminazione mobile: nessun passo indietro della Ue

Il termine rimane fermo al 2012, la Reding non da’ alcuna concessione come poteva sembrare nelle settimane scorse a uno slittamento al 2014.

Nel tutto comunque rimane un piccolo paradosso: gli incumbent di alcuni stati, Germania e Spagna, cercano di allungare un processo che gli stessi avversari – i mobile challengers che si sono incontrati a Barcellona – non amano proprio del tutto… anche se l’idea dello ‘spread’ nelle terminazioni potrebbe essere l’Uovo di Colombo. Potrebbe, il condizionale è d’obbligo come un eventuale accordo politico in tal senso…

Scadenza Usim, qualcuno interviene?

Ho scritto nelle scorse ore la guida alla scadenza delle schede prepagate 3 Italia (Guida alla scadenza delle Usim 3 Italia| Mondo3), ma mi chiedevo: possibile che nessuna Autorità Garante si interessi del fatto che due gestori (3 Italia e UnoMobile) non forniscano alcun sistema per informare celermente i propri clienti sulla scadenza della propria prepagata?

Siamo nel 2008, l’MVNO ha oltre un anno di vita mentre il primo gestore UMTS italiano ha passato il lustro e gli 8 milioni di clienti… vi sembra normale non sapere quando scade la propria scheda? A me no. Ma ancora meno normale mi pare che i vari garanti (di cosa?) non vedano neanche quello che è palese…

UnoMobile, ecco la scadenza (forse)

Un anno da cliente “virtuale” (ossia dei nuovi gestori che si appoggiano per la propria offerta sulle reti già esistenti) e non accorgersene… è stato, purtroppo, tremendamente facile ignorare questi 12 mesi dato che i vari MVNO italiani sono passati quasi inosservati per la loro inconsistente offerta tariffaria rispetto alle 4 grandi.

Paradossalmente mi sono ricordato delle mie sim acquistate lo scorso anno (vedasi Sono diventato… virtuale del 7 giugno 2007) solo perchè dovevo ricaricarle per non farle scadere. CoopVoce nessun problema, durano 12 mesi + 1 per la sola ricezione: la sim già non chiamava più essendo nel 13° mese, ma una ricarica le ha rinnovato la scadenza.

Timore invece per UnoMobile: la scadenza per il call-center non esiste, in realtà si parla di dodici mesi. Comprata il 7 giugno 2007, è quindi scaduta? No, sono riuscito a ricaricarla perchè rientravo nell’anno di validità. O meglio (come riporta Maccoy su WindWorld | Validità sim Uno Mobile) rientravo nei dodici mesi dall’ultimo utilizzo: il contratto di servizio UnoMobile, infatti, recita così “Se la carta SIM non viene attivata per un periodo continuativo di 12 mesi, nel mese successivo la carta SIM viene disattivata e in tal caso il CLIENTE può chiedere il rimborso del credito residuo non utilizzato“. Traducendo il punto 3.4 del contratto si dovrebbe evincere che basta una chiamata ogni 12 mesi e la vostra simcard UnoMobile non scadrà mai. Avvertire della cosa il Call Center e la rete vendita è così difficile per Carrefour?

Scade o non scade… questo è il dilemma!

Mentre si attende che H3G, a diversi anni dalla sua nascita, implementi un servizio con cui informare il cliente della data di scadenza della propria usim (incredibile a credersi ma questo elementare servizio mai è stato attuato dal gestore!) Wind è protagonista di una incredibile serie di modifiche sulla data di scadenza delle proprie schede prepagate.

Uno stesso link per risultati diversi: qui fino all’8 marzo compariva questo messaggio.

 

Trascorsi 11 mesi dall’attivazione o dalla data dell’ultima ricarica, in assenza di credito residuo la carta verrà disattivata. Ossia le sim con credito avevano scadenza indefinita.

 

Ora cosa c’è scritto? Trascorsi 12 mesi dalla data attivazione (in assenza di ricarica) o dalla data dell’ultima ricarica la SIM verrà disattivata. L’eventuale credito di traffico telefonico residuo rimane a disposizione del cliente che potrà chiederne il riconoscimento su altra SIM Wind da lui indicata. Tale prestazione comporterà un rimborso spese per la gestione dell’operazione. Wind si riserva di adeguare le modalità attuative ivi indicate per il riconoscimento del credito residuo anche in funzione delle eventuali evoluzioni normative ed attuative della disposizione di cui all’art. 1l D.L. n. 7/2007

 

Ossia ora pare (sottolineo il PARE) che scadano tutte le sim Wind dopo 12 mesi senza ricariche, ma che il credito rimane ‘disponibile’ per altri prodotti (prepagati). Nessuna certezza però da chi in una settimana dice tutto e il contrario di tutto, anzi no. Una certezza c’è. Che anche in questo caso il Decreto Bersani è diventato nuovamente una legge interpretata dai nostri gestori secondo la loro convenienza.