Ag.Com., arriva il PIN per i numeri speciali

Dal 30 giugno arriva lo stop alle chiamate a rischio e, dopo anni di attesa, l’AG.COM ha stabilito il blocco dei numeri a tariffazione speciale per chi non ne fa esplicita richiesta. Se si vorranno effettuare telefonate a numeri speciali d’ora in poi si dovrà digitare un apposito pin. Tutto questo è stato deciso per evitare il dilagare delle truffe a danno degli utenti, “allacciati” inconsapevolmente a numeri a tariffazione aggiuntiva anche nel corso di normali chiamate. Ma non solo: a partire da luglio l’accesso ai numeri a tariffazione speciale diventerà a richiesta.
In pratica la polemica di Beppe Grillo contro gli 144 degli anni ’90 si conclude con la fine più ovvia dopo solo tre lustri di attesa.

Il Consiglio dell’Autorità per le comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato infatti una delibera in base alla quale, a partire dal prossimo 30 giugno, tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volontà contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate a pin per tutte le numerazioni da cui più spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, per servizi interattivi a sovrapprezzo).

Questi i passaggi per arrivare al blocco per tutti gli utenti: dal prossimo 31 marzo il blocco dovrà essere reso disponibile sul mercato da tutti gli operatori, gratuitamente, con modalità semplici ed efficaci e gli operatori dovranno darne ampia notizia sia nelle bollette sia con altri mezzi di comunicazione, fino al successivo 30 maggio, tutti gli utenti avranno il tempo di decidere se utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo, richiedendolo espressamente all’operatore, oppure potranno immediatamente chiedere di essere bloccati; a partire dal 30 giugno, infine, per tutti gli utenti che non si saranno attivati, il blocco diventerà automatico, sulla base di un meccanismo di “silenzio-assenso”. La linea scelta dall’Autorità, quindi – sottolinea una nota – è quella della massima tutela dell’utenza, anche nelle sue fasce più deboli e meno attente. Con il blocco per default, infatti, solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti. A questa nuova forma di tutela, tra l’altro, si aggiungerà, a breve, un’altra misura per il controllo della spesa: si tratta dei nuovi «tetti massimi» di costo per tutte le numerazioni, che entreranno in vigore con l’approvazione del nuovo piano di numerazione che è ormai in dirittura d’arrivo. [via Corriere della Sera]

SMS VAS, lo strano orgoglio di Dada

Prendo spunto dalla multa a Dada e ai quattro gestori mobili italiani per tornare sul tema degli SMS VAS dove è da segnalare una dichiarazione didel country manager Italia di Dada che dice, nell’interessante articolo di Roberto Giovannini su “La Stampa“, che «abbiamo tutto un altro modus operandi. Lo dico con orgoglio aziendale: siamo il punto di riferimento del settore da questo punto di vista». In pratica, per attivare i servizi Dada ora bisogna compiere numerosi passaggi per capire che si sta acquistando un prodotto che si paga, edè stato facilitato l’iter di disattivazione.

Insomma, da una parte l’orgoglio aziendale e dall’altra la risposta scritta nel documento Antitrust.. Da leggere.