Il decreto legge tanto atteso…

…è arrivato!

Il tanto atteso decreto legge contenente le misure per la tutela dei consumatori in materia di telefonia mobile (ma non solo) è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 26 del 1 febbraio 2007.

Tra le varie decisioni, l’articolo 1 recita: “Al fine di favorire la concorrenza e la trasparenza delle tariffe, di garantire ai consumatori finali un adeguato livello di conoscenza sugli effettivi costi del servizio, nonche’ di facilitare il confronto tra le offerte presenti sul mercato, e’ vietata, da parte degli operatori della telefonia mobile, l’applicazione di costi fissi e di contributi per la ricarica di carte prepagate, anche via bancomat o in forma telematica, aggiuntivi rispetto al costo del traffico telefonico richiesto, nonche’ la previsione di termini temporali massimi di utilizzo del traffico acquistato.”

L’entrata in vigore dei provvedimenti coincide con il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Comunque “gli operatori adeguano la propria offerta commerciale alle predette disposizioni entro il termine di trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Data di scadenza e costo di ricarica addio (?).

A.A.A. Competenza cercasi

Era destino che per una volta passassi anche io dall’altra parte della barricata.

Chi mi ascolta il martedì mattina su Lady Radio avrà sicuramente notato come, con l’aiuto di Andrea Vignolini e Francesca Bandinelli, nella nostra ora di trasmissione affrontiamo con sovente frequenza storie di radioascoltatori che si trovano in difficoltà nell’esercitare i propri diritti presso i vari rivenditori. La rete vendita dei nostri operatori, infatti, è sempre uno dei nodi piu’ importanti di quello che traspare al cliente finale come biglietto da visita dei vari operatori.

Iniziamo con il dire che sono tanti i rivenditori che lavorano bene. E che aiutano anche il cliente. Purtroppo ci sono anche le pecore nere. E’ fisiologico, ma bisogna stare attenti. Lo dico in ogni trasmissione, invito tutti ad aprire gli occhi e stavolta è toccato pure a me.

Cosa è successo?
Ieri pomeriggio, proprio nelle vicinanze di Lady Radio, ho deciso di attivarmi un abbonamento 3. Una delle nuove tariffe mi interessava assai e ho deciso di fare questo passo. Ho scelto così un negozio che cura la vendita dei prodotti H3G e mi sono avviato fiducioso. Tra l’altro ieri, 31 gennaio, era l’ultimo giorno per aderire con una particolare promo (promo Capitalia, per i piu’ curiosi). Si inizia con il piede sbagliato. La promo risulta quasi sconosciuta al rivenditore. Pazienza, c’è di peggio penso.
Ma non immaginavo che il peggio arrivasse subito dopo. Infatti, mi trovo un diniego alla mia richiesta di attivare un abbonamento. Perchè vi starete chiedendo. Semplice. Il sottoscritto aveva chiesto un abbonamento ‘nudo e crudosenza comodato d’uso (ossia SENZA ADERIRE all’offerta “Scegli 3 New” che permette a chi è interessato di prendere opzionalmente un terminale da legare al contratto per tot mesi a fronte di una spesa variabile secondo il modello di cellulare, ndr), ossia solamente una sim da portare via ed inserire in un mio cellulare. Niente di piu’ naturale.
Ma non c’è niente da fare. “Non è possibile attivare un abbonamento senza comodato d’uso”, mi viene ripetuto una seconda volta. Provo a far capire al negoziante che sta errando, ma niente da fare. Eppure la documentazione è lì a portata di mano. Ma niente. “Non è possibile”, mi si ripete per la terza volta. Desisto.

La morale di questa storia? L’offerta al pubblico di 3 è vincolante per la rete vendita, capisco che le commissioni su un comodato facciano gola al rivenditore ma è assolutamente incomprensibile che mi venga vietato quanto invece è previsto dalla stessa H3G. Pazienza, ho fatto altrove ma mentre uscivo mi chiedevo cosa sarebbe successo a un altro cliente.
Risposta semplice: quel cliente si sarebbe trovato in mano un comodato d’uso per 23 mesi senza averlo probabilmente voluto. Un bel comodato con tanto di (salata) penale, ovviamente a carico del consumatore finale. E con lo sberleffo di chi guadagna senza conoscere il proprio mestiere. La morale dei soldi facili, anche questa è la vita. Senza competenza.

Tim Club… una sorpresa senza scatto!

E’ uscita Tim Club la nuova tariffa di TIM. Ed è una piacevole novità, segue la falsariga della “Senza Scatto” di Wind (eccezion fatta per gli SMS: 15 ct. con Tim, 10 con Wind) e rappresenta la prima vera innovazione positiva del gestore pioniere italiano dopo molti mesi di buio.



Niente male, davvero. Per una volta BRAVA TIM!

La paura della… legge?

Via MobileBlog si legge di “particolari” comunicazioni ai dealer Vodafone. Intanto da segnalare che Vodafone sta facendo numeri interessanti: dal comunicato stampa odierno si evince che “Vodafone Italia chiude il trimestre al 31 dicembre 2006 raggiungendo 26.188.000 clienti, in crescita del 10.6% rispetto a dicembre 2005, confermando cosi’, per il secondo trimestre consecutivo, livelli record di attivazioni nette (+1.031.000 rispetto al 30 settembre 2006).

Detto questo torniamo al comunicato. La paura fa 90 o è semplicemente coscienza sporca?

DECRETO LEGGE: MISURE URGENTI PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI, LA PROMOZIONE DELLA CONCORRENZA, LO SVILUPPO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE E LA NASCITA DI NUOVE IMPRESE. Come di certo saprete il decreto legge “Bersani” interviene in un ampio numero di attivita’/settori tra cui quello delle Telecomunicazioni.
Il decreto e’ attualmente all’esame parlamentare per la conversione in legge e prevede un intervento legato alla telefonia mobile sui seguenti temi:
– Ricarica nei servizi di telefonia mobile
– Eliminazione dei costi di ricarica
– Scadenza del credito telefonico delle carte ricaricabili
– Trasparenza e liberta’ di recesso dai contratti con operatori telefonici
– Eliminazione dei vincoli contrattuali, di tempo e di costo, previsti in caso di recesso dal contratto.

Vogliamo ricordare che l’offerta commerciale e le condizioni contrattuali di Vodafone sono sempre state a norma di legge; come in altri casi anche in questa occasione, Vodafone seguira’ alla lettera quanto previsto dalla legge adeguando la sua offerta commerciale entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto.

Catricalà: “Le tariffe telefoniche saliranno”

Delle due l’una. O Catricalà, presidente dell’AGCM, legge questo blog (poco probabile) oppure mi ha letto nel pensiero. Su Repubblica c’è una sua interessante battuta sul futuro senza costi di ricarica tratta dalla sua partecipazione a “In Mezz’ora” su RAI3.

In merito all’abolizione dei costi di ricarica dei telefonini introdotta dall’ultimo pacchetto di liberalizzazioni, Catricalà, infatti, ha semplicemente detto che essa “non comporterà direttamente un vantaggio, le tariffe del traffico saliranno“. Chapeau.