Appuntamento Radiofonico


E’ partita da alcune settimane una collaborazione tra Mondo3 e Lady Radio che ha visto la mia presenza negli studi della Radio per parlare di telefonia a 360°.

Uno sguardo sul mondo delle TLC partendo dall’esperienza di Mondo3 e dei suoi numerosi lettori in cui anche gli ascoltatori di Lady Radio possono interagire e porre le proprie domande al riguardo. Tutto questo all’interno del “GR del mattino” del lunedì, programma informativo in cui la mezzora tra le 08:30 e le 09:00 viene dedicata a questa nuova rubrica. In studio, assieme ad Andrea Vignolini e Francesca Bandinelli.

Dopo le prime tre puntate andate in onda il 12 e il 26 giugno scorso nonché martedì 11 luglio il prossimo appuntamento con “Mondo3 in Radio” sarà lunedì 21 luglio alle ore 8:15.

Ricordo che è possibile interagire con la trasmissione via telefono e via sms nonchè ascoltare Lady Radio direttamente in streaming via internet.

Questi i numeri per chi volesse andare in onda nel corso delle prossime puntate:

Tim, -10 alla variazione contrattuale

Tim: variazione piani “Autoricarica entrante”
Dal 30 luglio 2006

* Tim: modifica condizioni piani “Autoricarica entrante”

Dopo falsi avvisi ed errate comunicazioni del mese scorso, sembra che TIM si sia finalmente decisa: con una nota pubblicata nel proprio sito, TIM comunica che dal 30 luglio 2006 le modifiche già applicate dal 5 luglio 2004 riguardanti i profili tariffari “AutoRicarica 190”, “opzione AutoRicarica”, “FlashTIM”, “FlashTIM 24h”, “Unica” e “Unica 10” saranno estese a tutti i clienti prepagati ad oggi attivi su tali profili.
– Pertanto, a partire dal 30 luglio 2006: i minuti di chiamate e gli SMS ricevuti da linee TIM che beneficiano di Bonus, SMS e minuti di chiamate gratuiti e offerte promozionali non concorreranno al raggiungimento della soglia prevista per l’accredito del bonus.
– La modifica descritta opererà a partire dal 30 luglio 2006; entro tale data il cliente che non accettasse la modifica potrà recedere senza penali dal profilo tariffario e dovrà fruire del credito residuo”.
* Comunicazione inviata tramite SMS
L’

SMS ricevuto con la notifica delle novità recita:
Dal 30/07, chiamate e SMS ricevuti da linee TIM che beneficiano di traffico gratis e/o promozionale, non concorrono all’autoricarica. Info www.tim.it/119; recesso 119″.
Note – Ciò che viene definito da TIM “opzione AutoRicarica” deve intendersi come piano “AutoRicarica”, conosciuto anche come “AutoRicarica 300”.

Questo quanto dice TIM come riportato correttamente dal sempre attendibile Cellularitalia.com. Il problema – come ho sottolineato anche in radio due settimane fa – è che ritengo che i clienti TIM che non vorranno accettare questa modifica contrattuale possano fare ben di più di quanto “elargisce” TIM (ossia un mero cambio tariffario gratuito). Innanzitutto ricorrendo al CORECOM ed, eventualmente, all’AGCOM in quanto per una variazione così importante il mantenimento del numero tramite portabilità e contestuale restituzione del credito residuo dovrebbe essere cosa obbligata. I contratti sono belli, ma chi li cambia deve sapere a cosa va incontro. Soprattutto se si chiama Telecom Italia Mobile. Il cliente non ha prezzo.

Uno spot per telefonare gratis dal cellulare

Trenta secondi di spot, 1 minuto di telefono

La Virgin Mobile degli Stati Uniti ha lanciato un’offerta commerciale che si chiama SugarMama – suppongo dall’omonima canzone dei Led Zeppelin. L’utente potrà ricaricare la carta del suo cellulare se accetta di guardare pubblicità su un computer oppure se accetta di ricevere sms e altri messaggi promozionali sul telefonino. Per provare che hanno davvero guardato lo spot, gli abbonati dovranno poi rispondere a una domanda di test.
Lo scambio proposto è: 30 secondi di spot per 1 minuto di tempo telefono.Ne parla il New York Times (registrazione gratuita ma obbligatoria) e lo Advertising Lab del MIT. Entrambe le fonti sono in inglese.In Italia, molti anni fa, diciamo attorno al 2000, ci fu chi lanciò la telefonata (da fisso) gratis in cambio di pubblicità, ovviamente audio, da ascoltare.

Non funzionò. In questo caso staremo a vedere.

da Vittorio Zambardino

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Roaming internazionale, giù la maschera

Lo preannuncio subito. Sono diffidente. Pubblico sia la notizia apparsa su “Cellular News” che il comunicato stampa di H3G, ma premetto la mia posizione. Le cifre citate sono comunque maggiori a quelle del 2003, non fatevi abbagliare dalla riduzione che in realtà è un semplice riposizionamento su un pricing che è stato in vigore a lungo seppur non in maniera uniforme. Infatti, fino a quella data – in primis i due gestori italiani nominati nell’articolo, Tim e Wind – non avevano sentito la necessità di ‘razionalizzare’ e ‘semplificare’ il traffico effettuato e ricevuto all’estero: una mossa che ebbe un concreto risultato per i clienti finali che ad oggi pagano cifre ben superiori rispetto a quelle di qualche anno fa. A tutto ciò si aggiunge la paradossale – come abbiamo enunciato anche su Mondo3 – posizione di 3 Italia, ultimo gestore entrato nel mercato italiano. Parte con il piede giusto con le tariffe di roaming più convienienti sul mercato e poi lo scorso anno aumenta ex abrupto quasi del 300% i prezzi applicati. Peccato che la data di aumento delle tariffe coincida con le riduzioni all’ingrosso di cui si parla nello stesso comunicato stampa. Buono da sapersi per i clienti 3, hanno iniziato a pagare di più quando sono diminuiti i costi industriali per il gestore. Alla faccia del consumatore.
Da non dimenticare inoltre la data scelta dai gestori nominati sull’articolo di “Cellular News” per il possibile repricing. Ottobre. L’estate forse è troppo ghiotta per abbassare le tariffe. Niente di nuovo, ormai non c’è più alcun limite alla faccia tosta nel mondo delle TLC.

European Mobile Operators To Lower Roaming Tariffs

LONDON -(Dow Jones)- Six mobile phone operators in Europe have Thursday agreed to halve the price of average wholesale roaming tariffs.
This is expected to result in a substantial reduction in the retail price of roaming services that allow customers to make and receive calls while travelling in the European Economic Area (EEA).
T- Mobile, Orange, Telecom Italia, Telenor, TeliaSonera and Wind, which together have customers representing almost 200 million EU mobile users, have agreed to cap the average wholesale rates they offer each other for providing roaming services at 45 Euro cents per minute from October 2006 and 36 Euro cents per minute from October 2007, lowering current wholesale rates by around half.
The operators commit to pass the benefits of these wholesale reductions on to customers through market-driven reductions in retail prices as fully and quickly as possible. This would pave the way for a reduction in average retail roaming tariffs in the EEA by around 50%.
An independent body will be appointed to audit the reductions in the average retail price of roaming voice services among this group of operators. At six monthly intervals, this independent body will publish an index, showing trends in retail prices at an EEA-wide level.
The group of operators, which provide services in almost all E.U. countries, will offer to apply the proposed wholesale cap on a reciprocal basis through agreements with other operators based in both in and outside Europe. A main advantage of this scheme, compared to the one proposed by the European Commission, is that it provides scope for competition on prices and services between mobile operators at both the wholesale and the retail level.
The group of operators have extended an invitation to all operators in the European Economic Area to sign the proposed code of conduct, and additional operators are expected to join prior to October 2006.
“We have always expressed an interest in reducing roaming costs and have done so for the benefit of our customers. We are therefore glad to be part of a comprehensive network operator initiative, which has declared to voluntarily reduce prices significantly. This makes it apparent that market forces in the mobile industry function and do not need regulatory intervention.” Rene Obermann, Chief Executive Officer T-Mobile International.
(END) Dow Jones Newswires

Il Gruppo 3 condivide le preoccupazioni dell’Unione Europea sulle tariffe di roaming internazionale
Il prezzo delle telefonate in roaming non dovrebbe superare i 25 €cent/minuto

Il Gruppo 3, leader mondiale dell’UMTS, ha annunciato oggi il proprio supporto all’iniziativa dell’ERG (European Regulators Group), volta ad introdurre una regolamentazione sulle tariffe del roaming internazionale all’interno dell’Unione Europea.
Il Gruppo 3 condivide l’opinione del Commissario Europeo Reding, secondo cui i prezzi delle telefonate in roaming internazionale per i consumatori sono troppo alti. Il Gruppo 3 ritiene che i prezzi al dettaglio del roaming internazionale siano elevati a causa dei prezzi eccessivi ed ingiustificati praticati sul mercato all’ingrosso. Gli operatori incumbent continuano ad applicare prezzi all’ingrosso elevati, costringendo gli operatori concorrenti ad applicare prezzi al dettaglio più alti.
Il Gruppo 3, sin dal lancio europeo del marchio 3 nel 2003, si è distinto per l’applicazione ai consumatori che viaggiano in Europa di un prezzo di roaming più equo.
Dalla metà del 2005, il Gruppo 3 ha offerto all’ingrosso una tariffa di roaming internazionale di 0,25 €/min agli operatori mobili europei, sulla base di accordi di reciprocità. Tutti gli operatori cui è stato proposto l’accordo, ad eccezione di due, hanno accettato. Alla luce di tutto ciò, le riduzioni di prezzo annunciate da parte di altri operatori mobili sono ancora lontane dal rappresentare un’offerta equa per i consumatori.
Christian Salbaing, Managing Director Europe Telecommunications del Gruppo 3, ha commentato: “I clienti 3 possono effettuare chiamate in roaming internazionale in oltre 150 Paesi, sia sulla rete di terza generazione del Gruppo 3, sia su quella GSM. Quando non sono sotto copertura diretta della rete 3, però, i clienti devono pagare i prezzi ingiustificati imposti al Gruppo 3 dagli altri operatori per l’uso della rete. Crediamo che l’industria delle telecomunicazioni debba farsi carico delle preoccupazioni espresse dall’Unione Europea e dai consumatori, tagliando drasticamente i prezzi all’ingrosso per il traffico in roaming internazionale. La riduzione delle tariffe all’ingrosso porterà ad una maggiore concorrenza e dunque ad avere prezzi al dettaglio minori. Siamo convinti che i tagli dei prezzi debbano essere applicati anche alle tariffe dei servizi dati”.
Il Gruppo 3 preferirebbe una maggior concorrenza sul mercato all’ingrosso del roaming internazionale, senza necessità di interventi regolatori dell’Unione Europea. La mancanza di tagli spontanei alle tariffe di roaming internazionale da parte degli operatori rende però necessario, come auspicato dall’ERG, un intervento regolamentare sulle tariffe all’ingrosso. Il Gruppo 3 ritiene che l’imposizione di un prezzo massimo all’ingrosso di 25 €cent/min per le chiamate in roaming si tradurrebbe in tempi brevi in una significativa riduzione dei prezzi per i consumatori finali.

La “trappola” dei CallCenter.

Anche il Difensore Civico della Provincia di Genova è caduto nella trappola dei Call-Center e, disperato, dice basta!Insomma, anche un difensore civico si blocca di fronte alle barricate dei dirigenti (ma esistono?) e non riesce a conferire se non con i cordialissimi operatori di call center.

Riporto integralmente il comunicato stampa, molto interessante da leggere fino in fondo:

I casi di cittadini alle prese con la giungla delle Concessionarie telefoniche stanno aumentando in modo preoccupante.
Impossibile per l’utente difendere i propri diritti, assolutamente inutile cercare un contatto con funzionari o dirigenti delle diverse aziende, isolati dal mondo circostante, attraverso l’insieme di “Call-Center” ai quali si deve rivolgere il cittadino-utente.
Un esempio concreto può rendere più chiara la situazione.

Due docenti si sono rivolti al mio Ufficio rappresentandomi il loro caso.
Alla fine di aprile, dopo molte insistenze, Telecom S.p.A. inviò propri incaricati per convincere gli utenti ad usare una nuova formula (Alice) per l’utilizzo di internet.
Non interessati alle nuove proposte, i soggetti istanti erano convinti che la questione fosse chiusa, ma da quel momento iniziano i “guai”. In data 3 maggio, il collegamento con internet viene interrotto, con evidente danno per i cittadini-utenti.

Da quel momento comincia il calvario alla disperata ed inutile ricerca di stabilire un contatto con qualche persona in grado di risolvere il problema. Contattati naturalmente tutti i “Call-Center” indicati da Telecom S.p.A., con qualche promessa, non mantenuta, di ripristino del collegamento internet nelle 48 ore successive alle diverse chiamate.
Ma, improvvisamente, qualcosa di nuovo è accaduto, non il ripristino del funzionamento di internet, bensì l’interruzione del collegamento telefonico.
Infatti, dal 26 di maggio anche la linea telefonica è interrotta, lasciando nel più completo isolamento gli utenti in questione.

Di fronte a tale situazione, questa mattina, per 3 ore personalmente ho telefonato a tutti i numeri indicati da Telecom S.p.A., dalla Sede Legale a Milano, alla sede secondaria a Roma, al servizio clienti residenziali.
Tutto inutile, malgrado la cortesia degli addetti ai “Call-Center”, impossibile essere messi in contatto con qualche dirigente o funzionario, nella migliore delle ipotesi una inutile attesa di avere il contatto promesso.

Casi di questo genere si stanno purtroppo moltiplicando, siamo ormai non solo alla violazione dei più elementari diritti dei cittadini-utenti, ma a veri e propri danni economici e morali che dovrebbero essere risarciti.
Mi auguro che gli Organi cui spetta il compito di garantire gli interessi del Cittadino-utente, pongano un limite all’arroganza dì queste aziende, e siano garantiti la dignità e l’interesse dell’utente.

Vodafone, previste perdite record

Arun Sarin, il numero uno di Vodafone, quando questa settimana darà annuncio agli azionisti delle perdite record registrate dal gruppo, pari a circa 20 miliardi di sterline, avrà anche il compito di spiegare quali strategie saranno adottate nei prossimi mesi per arginare il calo dei profitti, dovuto alla saturazione e alla concorrenza del mercato della telefonia mobile e alla diffusione della telefonia VOIP.

Il gruppo telefonico ha già annunciato il mese scorso di volersi riorganizzare in tre differenti divisioni per guadagnare competitività sul mercato, gli analisti prevedono inoltre altre contromisure, come un taglio di diverse migliaia di posti di lavoro e l’esternalizzazione in alcuni paesi delle operazioni di fatturazione e di customer care. Dopo la cessione delle proprie attività giapponesi a Softbank, a detta degli analisti altri 60 miliardi di sterline potrebbero entrare nelle casse di Vodafone dalla vendita della quota del 45 per cento dell’operatore mobile statunitense Verizon.