La notizia era uscita nei giorni scorsi, Wind è stata multata per aver rimodulato All Inclusive Digital Special dopo averla proposta a un “prezzo fisso per 5 anni”.
Interessante però è vedere cosa ha scritto oggi l’Antitrust, alcuni passaggi fanno ben sperare (specie per le rimodulazioni di tariffe a tempo determinato):
“[…] il professionista ha posto in essere una pratica commerciale aggressiva consistente nella generalizzata violazione dei diritti contrattuali dei consumatori perpetrata attraverso la rimodulazione coercitiva di un’offerta tariffaria alla cui stabilità il professionista si era impegnato, con l’imposizione al consumatore di un preciso comportamento attivo per poter effettivamente godere di un diritto da questi (già ) vantato. […] Il professionista, infatti, sfruttando la propria posizione di supremazia, ha rimodulato anzitempo i contenuti e il prezzo dell’offerta e ha in tal modo disatteso i propri obblighi, violando in modo generalizzato i diritti contrattuali dei consumatori. [..]
Nel campo della telefonia mobile, infatti, in virtù dell’esistenza di rapporti contrattuali basati su SIM ricaricabili, funzionanti con credito pre-pagato e piattaforma tecnologica controllata dal professionista, quest’ultimo si trova nella condizione di poter eseguire in modo unilaterale le modifiche tariffarie pretese (attraverso una variazione della propria piattaforma) potendo altresì procedere al prelievo coattivo dal credito telefonico dei clienti […] in violazione degli impegni contrattuali assunti dal professionista e tradendo altresì l’affidamento legittimamente riposto dai consumatori - anche a fronte dell’univoca e massiccia campagna attraverso la quale l’offerta promozional e era stata divulgata - alla stabilità delle condizioni contrattuali promesse.
[..] In particolare, a fronte di un diritto contrattuale del consumatore a mantenere stabile per cinque anni, in relazione a contenuti prestabiliti, una tariffa di vantaggio, non può considerarsi lecita la condotta del professionista che pretenda di modificare anzitempo, in via unilaterale, le predette condizioni [..]
Speriamo che questa decisione valga “per sempre”.
PS: ah, Wind è stata sanzionata di 200.000€




I pacchetti “tutto compreso” erano arrivati a offrire ai clienti ricaricabili lo standard di 2GB al mese e con buone offerte sotto i 10 euro mensili.
L’ultimo di un 2013 che mi ha sicuramente visto meno attivo tanto nel blog quanto su internet in generale. La vita a volte scorre con un ritmo a cui neanche i bytes riescono a star dietro.
Tuttavia, la relazione suggerisce anche che – se gli smartphone continueranno a diventare sempre più grandi – la clientela dei tablet potrebbe orientarsi per i modelli dallo schermo più ampio a discapito proprio dei phablet. Sul punto uno dei responsabili dello studio, Tom Mainella già  IDC research director,