Telecom, cosa succede?

Telecom e Tim, due società da sempre vicine con una storia parallela che spesso si è sovraesposta. Società distinta, società unite, poi nuovamente distinte e poi unite per l’ennesima volta dalle decisioni dei manager di turno. Stavolta pare che prendano definitivamente due strade diverse, l’agenzia della REUTERS che riporto qua sotto è chiara. Cosa si cerchi invece di ottenere dalle prossime manovre no. O forse sì, comunque è inutile avventurarsi in teorie legate all’etica. Nel mondo delle TLC è parola sconosciuta.

Telecom Italia punta a media, studia vendita Tim

MILANO РTelecom Italia punta sulla convergenza tra banda larga e contenuti media ed ̬ pronta a cedere tutto o una quota del capitale di Tim.
E’ questo il piano che il gruppo potrebbe discutere già al prossimo cda di lunedì, convocato per i risultati, secondo due fonti vicine alla vicenda.
“Già il cda di lunedì potrebbe presentare la riorganizzazione del gruppo Telecom”, dice una fonte vicina alla vicenda . “Per Tim è probabile si vada verso la societarizzazione finalizzata a una futura valorizzazione dell’asset”.
Una seconda fonte precisa che il gruppo punta “alla cessione di Tim”, senza specificare quale quota sarà messa sul mercato.
Prima della cessione Tim, ora fusa in Telecom, sarà trasformata in una società controllata al 100% dalla stessa Telecom, aggiunge.
“Il gruppo Telecom prosegue sulla strada della convergenza tra contenuti media e banda larga” continua la seconda fonte. “Con la cessione di Tim avrà le munizioni per crescere anche con acquisizioni. Da potenziale preda può diventare predatore”.
Telecom è in trattativa con News Corp di Rupert Murdoch per un accordo sulla distribuzione dei contenuti in Europa sulla piattaforma della società telefonica.
Una delle fonti stima il valore di Tim a 35 miliardi di euro. A fine 2004 Telecom ha lanciato un’opa sul flottante di Tim a 5,6 euro per azione per una valorizzazione della società di oltre 40 miliardi.
IMPATTO POSITIVO SU TUTTA LA CATENA
La decisione strategica che Telecom potrebbe fare a breve, una volta realizzata, avrebbe impatto positivo su tutta la filiera delle società del gruppo. La cessione di Tim e la strategia del gruppo che si muove verso la distribuzione di contenuti media sarebbe probabilmente in grado di spostare la valutazione di Telecom verso multipli più elevati.
Quelle delle società media sono il circa il doppio di quelli del settore telecomunicazioni.
Il valore di carico delle azioni Telecom in Olimpia, a marzo 2006, era pari a 4,23 euro, contro una prezzo di mercato di Telecom Italia, di 2,26 euro circa, venerdì.
Una riduzione del debito della società telefonica consentirebbe inoltre la distribuzione di maggiori dividendi, che potrebbero cominciare a remunerare l’investimento che il gruppo Pirelli ha fatto nella società telefonica, via Olimpia.
Per ora il dividendo Telecom Italia è in grado di coprire poco più dei costi del debito di Olimpia, che a sua volta non distribuisce cedole ai soci.
“Telecom Italia deve fare di necessità virtù”, dice Claudio Morsenchio, gestore di un fondo da 500 milioni di euro al Banco Emiliano Romagnolo. “Ha bisogno di cash per remunerare gli azionisti ed è troppo indebitato per accendere nuovo debito, specialmente ora con tassi in aumento”.
RESTA APERTA IPOTESI MURDOCH
Resta aperta l’ipotesi di un ingresso di News Corp di Rupert Murdoch in Olimpia, holding che detiene la quota di riferimento di Telecom Italia e che da ottobre sarà partecipata all’80% da Pirelli e al 20% dalla famiglia Benetton.
L’ingresso di Murdoch potrebbe avvenire con il conferimento di una quota di Sky Italia in Telecom Italia. In questo caso il gruppo Telecom potrebbe essere costretto a cedere Telecom Italia Media per ragioni antitrust.
Passerebbe in secondo piano l’idea di una cessione della rete fissa, che era tra le ipotesi su cui il mercato ha scommesso nelle ultime settimane.

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