Vodafone, vince l’esternalizzazione

Si parlava da tempo dell’esternalizzazione che Vodafone si stava apprestando a fare su circa mille dipendenti, in favore di un’azienda terza chiamata Comdata.

Colgo da MobileBlog l’ufficialità della decisione, dopo un accordo raggiunto con i sindacati e sottoscritto dalla maggioranza dei lavoratori: livelli occupazionali salvaguardati e un contratto minimo di sette anni.

In teoria tutti piu’ o meno contenti ma quei 914 dipendenti lavorano per Vodafone, non con Vodafone. Contenti i vertici aziendali, contenti tutti. Eppure la differenza non è di lana caprina.

Intanto restano questi video, giusto per non dimenticare di cosa si parla:

Una risposta a “Vodafone, vince l’esternalizzazione”

  1. Beh in realtà molto si è scritto e molto si è detto (e nei video postati ci sono già molte riflessioni da approfondire): mi rendo conto che molti lavoratori vodafone non siano proprio entusiasti all’idea di passare da un indeterminato a un determinato…anche se poi alla fine cosa rappresenta realmente un contratto a tempo indeterminato? Sulla carta tanto (chiedere un mutuo ad esempio) in pratica ben poco perchè ci sono le cesssioni di ramo d azienda, la mobilita etc etc
    Credo che per tanti lavoratori vodafone non ci fosse gia da un pò quella tranquillità che un nome e un marchio internazionale potrebbe invece suscitare.
    Perchè Vodafone compra Tele 2 e poi esternalizza? Perche Sawiris alla sua presentazione disse che avrebbe mantenuto i livelli occupazionali e dopo poco comincia l opera di esternalizzazione?Domande “leggere (che si leggono in giro) ma pesanti: dietro agli scintillanti spot televisivi ci sono storie di persone che hanno contratti a progetto somministrati (x 2 settimane) o che vengono ceduti..questo lato lavoratore.
    Lato azienda: il CC in primis e la Rete sono i settori che maggiormente impegnano risorse nelle aziende TLC, aziende che debbono rivedere la loro struttura organizzativa in base alle esigenze di un mercato che non è piu quello di 5/7 anni fa invece.
    Il mercato delle telco americano è uscito dalla “crisi” quello europeo ancora stenta a riprendersi: chi tra le telecom nostrane x prima riuscira ad investire, a credere ed a creare nuove strutture interne dedicate probabilmente potrebbe mettere daccordo questi due poli che molto spesso (e nei piu diversi settori) si trovano in conflitto.

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