Buongiorno, anzi buonanotte

Con un comunicato stampa Buongiorno ha tenuto a precisare che “le accuse mosse nei suo confronti dall’Antitrust, nel procedimento per pratiche commerciali scorrette, in merito a comportamenti illeciti relativi all’offerta di loghi e suonerie sul sito www.suonerie.it, che ha portato all’erogazione della sanzione di 115.000 Euro, sono del tutto infondate“.
L’azienda ha pertanto annunciato che farà ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo competente, sottolineando sin d’ora che il procedimento è originato dalle segnalazioni di un numero molto esiguo di utenti.
Buongiorno precisa infine che, “nell’inchiesta pubblicata lo scorso maggio da Altroconsumo dal titolo informazioni e costi per l’acquisto di suonerie, i servizi di Buongiorno sono stati definiti i più virtuosi (citazione testuale)”.

Qualcuno spieghi loro che il buongiorno (B minuscola) ha l’oro in bocca: magari evitando di parlare quando si rischiano clamorosi autogol. Essere i più virtuosi in un’inchiesta sul “chi rub sfrutta la legge meglio” non è un gran vanto, senza dimenticare che dire “numero molto esiguo di clienti” è troppo simile al … dare di cretino poco valore ai segnalatori. Che, Antitrust alla mano, hanno restituito con gli interessi l’insinuazione al mittente. Tar permettendo.

Una risposta a “Buongiorno, anzi buonanotte”

  1. Condivido pienamente il tuo pensiero: i “pochi segnalatori” ed “essere più virtuosi” è quanto di più insignificante ed insulso potesse dire “buongiorno” per giustificarsi!

    Mi auguro che il Tar sia pure sulla stessa lunghezza d’onda dell’Antitrust!

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