Cosa non si fa per l’autoricarica

Metto le mani avanti. Io stesso ho usufruito delle tariffe autoricaricanti, avendo un traffico entrate molto pù alto di quello uscente mi hanno permesso per anni di evitare di ricaricare il mio cellulare.

Faccio parte di quella nicchia che comunque ha usufruito di un meccanismo perverso, a volte tanto perverso da sfociare nell’illegalità  pur di trarne guadagno. C’è da dire che i gestori sembrano essere “complici” di queste pratiche: tra chi regala auto a chi riceve molto a chi punisce (?!) (blandamente) questi clienti, emerge il fatto che il costo di terminazione fa gola a molti.

Questa storia racconta una di queste esasperazioni, il fato ha voluto che fosse protagonista un amico.

Andiamo per sintesi ricapitolando questa disavventura così come mi è stata scritta “Ieri dal commerciale […] arriva la ragazza che segue le fatture bianca in volto per una fattura dei servizi di telefonia di 1.600 €. Considera che da quando siamo passati a XXXX e abbiamo installato il nuovo centralino VOIP spendevamo circa 4-500 euro/mese quasi tutti di traffico dati e voce su fissi, avendo spostanto il 90% di telefonate verso i mobili su una borchia GSM attaccata al centralino con un’offerta specifica.
Controllato il tabulato della fattura vedevo che dei 1.600 euro 1.200 erano di telefonate verso i mobili, con un controllo incrociato col database delle telefonate ho scoperto che le “misteriose” telefonate erano tutte verso cellulari 3 e avvenivano negli orari di chiusura dell’ufficio e durante i weekend.
Con i tecnici della società che ci ha venduto e installato l’hardware e quelli XXX abbiamo scoperto che attraverso il servizio di controllo in remoto del centralino (utile per esempio per ascoltare la segreteria telefonica o per chiamare da remoto) quando questo era nella modalità  risponditore automatico o inoltro automatico dell’interno da selezione (“selezionare l’interno numero….”) conoscendo alcuni codici si poteva trasferire una chiamata in entrata (magara fatti da fisso a fisso e quindi compresa in un’offerta) a un cellulare ricaricandolo. Tutte chiamate da circa un’ora (dopo un’ora il sistema ti disconnette automaticamente, ndr) da circa 11/15 euro a botta.
Dei cellulari ricaricati abbiamo i numeri mentre i telefoni in entrata risultano con ID coperto. Ho prontamente denunciato il tutto alla polizia postale che può risalire ai numeri coperti e speriamo beccarli.
Se invece di avere spostato il traffico verso mobile su GSM lo avessi avuto ancora insieme al resto probabilmente ci avrei messo mesi a capire cosa accadeva, avrei pensato a un aumento delle telefonate e il mio capo avrebbe cazziato l’ufficio perchè chiaccherava troppo“.

Al di là  del bug che ha permesso il tutto, siamo arrivati a persone capaci di affrontare denunce e processi pur di ricaricarsi di 6 euro all’ora il massimo ipotizzabile sempre che il cliente H3G finale avesse una tariffa con 10 ct. di autoricarica al minuto). Il gioco vale davvero la candela?

2 risposte a “Cosa non si fa per l’autoricarica”

  1. Le persone che fanno cose di questo genere sono veramente pazze…il rischio è davvero altissimo e non ha proprio significato farlo…Spero che li trovino il prima possibile!

  2. Roba da pazzi.Se sono dipendenti comunque andrebbero licenziati in tronco

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