Diritto di ripensamento, i giorni diventano 14. Tra due anni…

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La direttiva europea sul diritto di ripensamento nasce in seno alla Commissione del Mercato Interno e va a migliorare, rispetto alla legislazione italiana, la situazione attuale.

Andiamo per gradi.

Cosa è successo? E’ arrivato l’estensione del diritto di recesso per tutti i beni acquistati a distanza (via internet, telefono o posta) a 14 giorni. Il cliente avrà in pratica 2 settimane per rispedire i prodotti che ha comprato senza poterli vedere direttamente. La merce, come già adesso, potrà essere restituita per qualunque motivo e il venditore avrà 14 giorni per restituire la somma dovuta.

Inoltre se la spedizione dovesse impiegare più di 30 giorni, il cliente avrà il diritto a rinunciare all’acquisto della merce. Tutto bene? Sì, ma attenzione ai “dettagli”.

 

Partiamo da quelli positivi: il conteggio dei giorni scatterà dal momento della ricezione effettiva dei prodotti (e non dalla data di stipula del contratto!) e sarà valido anche per le aste online (come eBay) a patto che il bene sia stato acquistato da un venditore professionale, ossia in possesso di P. IVA.

Andiamo al punto dolente, l’effettiva attuazione della delibera.

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea avverrà in autunno e gli Stati membri avranno tempo fino al 2013 per mettere in regola i propri ordinamenti nazionali. Insomma, per ora vale la vecchia regola… sarà bene ricordarselo.

 

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