A.A.A. Vendesi gestore mobile

AAA. VENDESI GESTORE TELEFONIA MOBILE: rivolgersi a Hutchinson Wampoa c/o Li Ka-shing.

Il gestore UMTS in vendita ha una base clienti in Europa in crescita del 16% a quota 8,2 milioni e 830 mila clienti Dvb-H, cioè della tv digitale mobile. Nel 2007 la percentuale dei clienti postpagati è salita al 26% risultando la più elevata del mercato italiano. Indirizzo 3 Italia, Trezzano sul Naviglio (MI).

[via Sole 24 Ore]

Telefonare in aereo, con moderazione

L’ottima segnalazione dell’amico Fabrizio sulle telefonate in aereo lasciava con una domanda in sospeso. Oltre ai costi delle chiamate tramite interlink satellitare (si parla di almeno 1/2 euro al minuto se restano in linea con quando già offerto dal GSM On The Ship, nda) la domanda era interessante.

Rimaniamo ora in attesa di conoscere quali saranno i costi di tale servizio… spero abbastanza alti da scoraggiare gli irriducibili del telefonino a disturbarci anche in quella che era rimasta l’unica oasi di pace in cui non eravamo obbligati a sentire interessantissime conversazioni private tenute ad elevato volume :-/

Le conversazioni private per fortuna non saranno molte. Almeno in contemporanea. Basta leggere il comunicato riportato dai RaiNews24.

“Il servizio sara’ attivato solamente quando l’aereo e’ all’altitudine di crociera e oltre alle telefonate, permettera’ anche di inviare e ricevere messaggi di testo, con tariffe in linea con il roaming internazionale premium. Ma niente paura: il relax a bordo sara’ comunque assicurato. Il numero di chiamate effettuabili contemporaneamente sara’ limitato a un massimo di cinque o sei, cosi’ come gia’ avviene per le telefonate tramite apparecchio in-seat e l’equipaggio potra’ impedire le chiamate in particolari momenti del volo e durante la notte mentre i video informativi inviteranno i passeggeri a cambiare il tono dei telefonini in modalita’ silenziosa o con vibrazione per non disturbare il vicino.

3 Italia, tutto bene ma l’ARPU cala

3 Italia ha reso noto – assieme al Gruppo 3 – i dati del bilancio 2007. Tutto bene, tutto perfetto ma nel comunicato stampa notavo una piccola precisazione sui dati dell’ARPU.

L’ARPU totale sui clienti attivi, influenzato negativamente nel primo semestre dall’applicazione del decreto Bersani, si attesta invece a 29,30 euro rispetto ai 33,99 euro del 2006

L’acronimo ARPU sta per “Average Revenue Per Unit” (ricavi medi per unità) e viene usato generalmente tra gli operatori della telefonia per indicare i ricavi medi ottenuti mensilmente per ciascun utente. L’ARPU è ritenuto un valore molto importante, in particolare, nel campo della telefonia mobile. Tanto importante quanto delicato. Eppure 3 Italia (come altri, nda) fornisce questo dato solo sui “clienti attivi”, senza specificare i parametri con cui si intenda “attivo” un cliente e soprattutto il loro numero nel parco clienti totale. Paradossale, no?

Il WiMax non fa (più) schifo

Contrordine. O meglio, rispetto a quanto già  detto nei giorni scorsi anche su testate autorevoli forse è stato trovato il “colpevole”.

Colui che ha lanciato il sasso, ovvero l’A.D. di Buzz Broadband, ha ricevuto una circostanziata risposta da Airspan in cui si evidenziano alcuni problemi propri relativi alla rete della stessa azienda piuttosto che alla tecnologia WiMax:  […] In the case of Mr. Freeman company Buzz Broadband, we exhausted all avenues to help this customer re-engineer their core network and resolve these service issues. In the end, with Mr. Freeman rejecting help from the outside, the technical and financial resources of Buzz Broadband were not sufficient to deploy a functioning network to the satisfaction of its customers. We regret the distress caused by Buzz poor network architecture decisions to the customers in need of Broadband Internet access and VoIP services.
It is unfortunate that Mr. Freeman felt the need to broadcast his difficulties in such a public fashion. WiMAX has proven to be enormously successful from a technical standpoint, and Buzz allegations, even when so easily dismissed, are a distraction to the WiMAX industry and ultimately a disservice to the millions of satisfied broadband wireless access consumers worldwide.[…]

[via Commsday.com]

Poste Mobile, quanti clienti!

Poste Mobile viaggia a quota 50mila SIM al mese. Almeno questo è il trend di vendita dopo che i clienti annunciati dal gestore virtuale su rete Vodafone sono oltre 200mila. Il gestore virtuale delle Poste è partito , infatti, lo scorso novembre.

L’obiettivo e’ di vendere 400 mila sim nel 2008 e penso proprio che ce la dovremmo fare – ha spiegato Massimo Sarmi, A.D. Poste Italiane – visto che a quattro mesi dal lancio siamo piu’ che a meta’ strada.” Siamo quindi a quota 200mila, l’obiettivo quindi è nel mirino. Piu’ interessante forse sapere che “entro la fine del semestre gli sms potranno inoltre essere trasformati in lettere o telegrammi“. La sinergia tra Poste e telefonia finalmente porta qualcosa di (veramente) nuovo.

Il WiMax fa schifo

E ora? Il tutto arriva da persona più che autorevole. Secondo Buzz Broadband, provider che per primo ne ha fatto impiego in Australia, infatti il WiMax sarebbe “un vero disastro” che “ha miseramente fallito“.

Gart Freeman, CEO dell’azienda, nel partecipare ad una conferenza internazionale sul WiMax tenutasi a Bangkok, ha lasciato senza fiato un’audience sintonizzata su pareri totalmente diversi. Secondo Freeman, le performance del WiMax in assenza di visibilità  ottica, sono “inesistenti già a soli due Km dalla stazione radio base, le prestazioni in ambienti interni decadono già a 400 metri e la latenza raggiunge i 1000 millisecondi“.

[via Punto Informatico]