Mediaset Premium, scompare il taglio da 10 euro

Colpo di teatro di Mediaset Premium che usa il termine della semplificazione – che nelle TLC è la sottile via alla rimodulazione delle offerte solitamente con una nuova scala di valori più conveniente al gestore, ndA – e toglie il taglio di ricarica da 10 euro per raddoppiare la soglia minima e portarla a 20 euro, ossia il 100% in più.

In pratica, testuali parole, “Mediaset Premium semplifica l’accesso alla propria offerta“. In realtà a partire dal mese di febbraio i i tagli di ricarica delle tessere Mediaset Premium sono stati progressivamente rivisti.

In particolare quelli da 10 e 85 euro non sono più venduti dal 1° febbraio 2008.
Le ricariche Mediaset Premium saranno pertanto disponibili in quattro tagli: da 20, 40, 60 e 100 euro. Semplicissimi secondo loro, certo che anche 10 non era un numero così difficile da usare…

Wimax, gran successo all’italiana!

Ariadsl e Aft-Linkem hanno dominato la gara del wimax, praticamente conclusa.

Tutti i principali lotti sono assegnati e si può già  dire che, con un incasso superiore ai 130 milioni di euro, l’asta italiana per le licenze del nuovo servizio internet senza fili ha superato il record europeo. Merito soprattutto delle due sorprese Ariadsl e Aft-Linkem che hanno investito, rispettivamente, qualcosa come 46 e 24 milioni di euro. In attesa della comunicazione ufficiale del ministero, emerge che Ariadsl si è aggiudicata il diritto d’uso in ognuna delle sette macroaree regionali previste dalla gara; Aft (ex Megabeam) èsubito dietro ma entrambe le società si sono praticamente assicurate una copertura nazionale.

Nell’area Lombardia-Bolzano-Trento, una delle più appetite, una licenza è andata a Ariadsl (con una maxi-offerta da 11 milioni), una ad E-Via e le altre a Aft, Brennercom e Mgm alleata all’imprenditore televisivo Raimondo Lagostena. Di fatto chiusa anche la macroarea Campania-Puglia-Basilicata-Calabria con la vittoria di Ariadsl con 5,5 milioni e Telecom Italia con 5,6 milioni nei lotti che coprono tutte le regioni, mentre in tutti i singoli lotti regionali vince Aft. «Da segnalare“ sottolinea Fulvio Sarzana, dello studio Sarzana e Associati, specializzato nelle tematiche tlc e internet “l’attivismo di Mgm, che pure inizialmente aveva contestato le regole di gara, e che ha poi presentato offerte rilevanti per la Toscana (3,3 milioni) e la Liguria (1,6 milioni)».

Nella macroarea Friuli Venezia Giulia-Veneto-Emilia-Romagna-Marche l’hanno spuntata, oltre ai soliti Ariadsl e Aft, anche E-via, il consorzio Assomax, Infracom e City Carrier. Quanto alle isole, in Sardegna risultano vincenti Ariadsl, Aft e Telecom, lo stesso trio che con ogni probabilità  otterràl’aggiudicazione definitiva anche in Sicilia.

[via Sole 24 Ore]

Tim, la rimodulazione continua

Torna d’attualitò l’argomento rimodulazioni, un termine con cui gli operatori di telefonia mobile definiscono l’introduzione di alcune modifiche delle condizioni contrattuali. Modifiche che – in pià di un’occasione – sono risultate particolarmente indigeste a gran parte degli utenti. Le variazioni, questa volta, toccano a coloro che hanno sottoscritto alcuni piani tariffari di TIM.

In particolare, l’operatore comunica che “a partire dal 14 aprile saranno modificate le modalità  di autoricarica dei clienti attivi sui profili tariffari prepagati AutoRicarica 190, AutoRicarica 300, FlashTIM, FlashTIM 24h“. La novità è che gli utenti riceveranno i bonus previsti dal proprio profilo con una nuova soglia di 20 minuti di telefonate – o di telefonate e SMS, solo per Autoricarica 190 – ricevuti nel corso del mese solare.
Sarà  inoltre previsto – aggiunge TIM – un limite massimo di 70 bonus erogabili al mese. Il valore del bonus al minuto e le tipologie di traffico che contribuiscono al raggiungimento della soglia prevista per l’erogazione del bonus autoricarica restano invariati“. Fino ad oggi il meccanismo prevedeva che i bonus venissero accreditati agli utenti una volta raggiunti 50 minuti di traffico in entrata, senza vincoli temporali. Così sarà  fino al 13 aprile.

TIM precisa che i clienti di tali piani tariffari (non più commercializzati) verranno informati del proprio diritto al recesso senza dover sostenere il pagamento di penali.

Importante avvertenza: se avete bonus di traffico non vi verrà  rimborsato, la distinzione tra credito e bonus a qualcosa serve. A Tim.

[via Punto Informatico]

2007, Sawiris con … Wind in poppa

Wind chiude il 2007 con un utile netto di 198 milioni di euro contro i 23 milioni del 2006. Aumentano pure i ricavi che ammontano a 5.271 milioni, in crescita del 6,8%.
Per ciò che riguarda il debito, nel 2007 diminuisce e passa da 7.057 milioni a 6.440 milioni. L’Ebitda segna quota 1.811 milioni (+9,9%) e l’Ebit ammonta a 730 milioni (+25,7%). Insomma: un bilancio 2007 ottimo per il gestore arancione.

[via Repubblica]

Ag.Com., arriva il PIN per i numeri speciali

Dal 30 giugno arriva lo stop alle chiamate a rischio e, dopo anni di attesa, l’AG.COM ha stabilito il blocco dei numeri a tariffazione speciale per chi non ne fa esplicita richiesta. Se si vorranno effettuare telefonate a numeri speciali d’ora in poi si dovrà digitare un apposito pin. Tutto questo è stato deciso per evitare il dilagare delle truffe a danno degli utenti, “allacciati” inconsapevolmente a numeri a tariffazione aggiuntiva anche nel corso di normali chiamate. Ma non solo: a partire da luglio l’accesso ai numeri a tariffazione speciale diventerà a richiesta.
In pratica la polemica di Beppe Grillo contro gli 144 degli anni ’90 si conclude con la fine più ovvia dopo solo tre lustri di attesa.

Il Consiglio dell’Autorità per le comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato infatti una delibera in base alla quale, a partire dal prossimo 30 giugno, tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volontà contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate a pin per tutte le numerazioni da cui più spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, per servizi interattivi a sovrapprezzo).

Questi i passaggi per arrivare al blocco per tutti gli utenti: dal prossimo 31 marzo il blocco dovrà essere reso disponibile sul mercato da tutti gli operatori, gratuitamente, con modalità semplici ed efficaci e gli operatori dovranno darne ampia notizia sia nelle bollette sia con altri mezzi di comunicazione, fino al successivo 30 maggio, tutti gli utenti avranno il tempo di decidere se utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo, richiedendolo espressamente all’operatore, oppure potranno immediatamente chiedere di essere bloccati; a partire dal 30 giugno, infine, per tutti gli utenti che non si saranno attivati, il blocco diventerà automatico, sulla base di un meccanismo di “silenzio-assenso”. La linea scelta dall’Autorità, quindi – sottolinea una nota – è quella della massima tutela dell’utenza, anche nelle sue fasce più deboli e meno attente. Con il blocco per default, infatti, solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti. A questa nuova forma di tutela, tra l’altro, si aggiungerà, a breve, un’altra misura per il controllo della spesa: si tratta dei nuovi «tetti massimi» di costo per tutte le numerazioni, che entreranno in vigore con l’approvazione del nuovo piano di numerazione che è ormai in dirittura d’arrivo. [via Corriere della Sera]