San Marino, nuovo atto

Questo blog mi ha avvicinato alla realtà della telefonia sammarinese. Una realtà tanto di nicchia quanto  interessante di cui ci siamo già  occupati, anche in collaborazione con InBlog.it .

Dato che me ne sono appassionato torno a dare uno sguardo a San Marino Telecom. O meglio a Prima, il brand con cui la società  sammarinese sta commercializzando la propria offerta per la telefonia di casa, internet e mobile. Sui forum specializzati c’è molta attenzione a questa novità , una rete vera e propria a San Marino in cui noi italiani andiamo in roaming internazionale a pochi km da Rimini. Una chicca geotelefonica  per tutti gli appassionati.

Vediamo di fare un piccolo riassunto. Prima è un gestore sammarinese che ha copertura GSM (900Mhz) e UMTS/HDSPA e che commercializza – usando la propria rete mobile – sia l’offerta di casa che quella internet.

Ma quel che incuriosito di piu’ è l’utilizzo del prefisso +378, ovvero il prefisso internazionale di San Marino, invece del prefisso internazionale italiano +39 che viene storicamente usato da Telecom Italia San Marino e T.M.S. per i loro servizi. Una novità  che non è passata inosservata e che sta creando – almeno per noi che guardiamo da fuori – un clamoroso paradosso.

Il paradosso della chiamata internazionale da… casa

Cosa succede? Chiamare San Marino (o meglio i numeri Prima, ossia l’arco di numerazione 00378.66) al momento sembra essere più conveniente per un italiano che per un sammarinese!

Il paradosso viene dal fatto che la Repubblica di San Marino è stata sempre, telefonicamente parlando, con strutture e numerazioni italiane. Per la rete fissa c’è stata sempre la sola offerta di Telecom Italia San Marino (ex Intelcom) come nel mobile la scelta era sempre ricaduta su gestori italiani o su TMS.

Come hanno segnalato alcuni sammarinesi nei commenti, attualmente accade che chiamare un numero Prima da San Marino – ovvero da una qualsiasi linea Telecom Italia, TIM e TMS – risulta una chiamata internazionale. E come tale viene tariffata.

In Italia invece è possibile evitarlo: ad esempio Vodafone e 3 Italia considerano Prima alla stregua di un altro operatore nazionale mobile. Chi non segue le particolarità telefoniche dei piccoli stati penserà che sia un caso unico. In realtà non è così: nella vicina Svizzera si vive una situazione simile con il Principato del Liechtenstein, ma le chiamate tra le reti svizzere e 00423 (il prefisso del Liechtenstein,) sono vicendevolmente tariffate come nazionali.

Lo direbbe il buonsenso, lo dice la logica. Intanto, a differenza dell’Italia, a San Marino non esiste l’equivalente dell’AgCom e la questione è in mano alla Direzione delle telecomunicazioni.

Un pensiero libero: la riorganizzazione delle telecomunicazioni locali, specie di un piccolo stato, così diventa difficile. Dall’esterno, la sensazione che si ha osservando le scelte tariffarie di alcuni gestori è quella che si cerchi di ostacolare il piu’ possibile il nuovo arrivato. Magari non è così ed è solo un caso, certo che il paradosso è bello grande..

PS: ad oggi, da una rete fissa di Telecom Italia San Marino, chiamare il prefisso nazionale +378 sulle numerazioni SMT costa 40,32 ct. al minuto con uno scatto alla risposta di 30,98 ct. A livello mobile leggermente piu’ “fortunati” i clienti TMS che si fermano a 30 ct. al minuto..

Wind, arriva il 900 Mhz

Wind a 900 Mhz. Non è una novità, perchè Wind nelle aree meno densamente popolate da sempre usa anche la banda con maggiore penetrazione della rete GSM. Ma non ovunque, anzi le grandi aree metropolitane hanno sofferto di una copertura sempre a 1800 Mhz e parzialmente sulla banda espansa E-Gsm.
Ma oggi la direzione generale per i servizi di Comunicazione elettronica e di radiodiffusione del ministero delle Comunicazioni ha accolto l’istanza avanzata il 22 giugno da Wind Telecomunicazioni per l’ampliamento delle risorse frequenziali, assegnando alla stessa societa’ telefonica frequenze per GSM pari a 5 Mhz in banda 900 Mhz, previa restituzione dei 5 Mhz provvisori precedentemente assegnati in banda 1800 Mhz.
Le frequenze a 900 Mhz, si legge in una nota del ministero delle Comunicazioni, si sono rese disponibili a seguito della cessazione definitiva del servizio radiomobile pubblico di comunicazione analogico Tacs da parte di Tim dal 31 dicembre del 2005. La progressiva cessazione del servizio Tacs, permette di razionalizzare l’uso della banda 900 Mhz, soprattutto per quelle assegnazioni che risultano ancora frammentate a livello di contiguita’ dei canali di pertinenza di ciascun operatore e disomogenee.

Wind fino ad oggi risultava infatti titolare di una minore quantita’ di risorse spettrali (4.8 Mhz rispetto ai 12,2 dell’ex Tim Italia, oggi Telecom Italia ed ai 10.2 di Vodafone Omnitel). Tale mancanza di frequenze nella banda 900 Mhz, prosegue la nota, ha comportato svantaggi competitivi del gestore telefonico di fronte ai concorrenti in termini di: differenze infrastrutturali, dovendo Wind affrontare maggiori investimenti e costi per fornire il servizio a causa della minore penetrazione e della minore estensione delle celle a 1800 Mhz; mancati ricavi; perdita di clienti; difficolta’ a conquistare quote di mercato; difficolta’ a fornire servizi integrati fisso/mobile; impossibilita’ di ospitare MVNO (operatori mobili virtuali).
L’assegnazione a Wind di frequenze pari a 5 Mhz e’ a titolo provvisorio, ferma restando un’eventuale revisione della medesima assegnazione in esito alla consultazione pubblica indetta dall’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni sull’utilizzo delle bande 900, 1800 e 2100 Mhz.

Oserei quasi dire che … giustizia è fatta.

[via Yahoo]

Cala l’interconnessione per 3 Italia

E’ stata l’Europa a smuovere gli animi sui costi di interconnessione. E finalmente 3 Italia è costretta a tagliare parte dell’altissimo costo per le terminazioni sulla propria rete. Come segnala Portel l’AG.COM.,dopo una lunga riflessione ha deciso di intervenire sulle tariffe che gli altri operatori pagano a 3 Itali per le chiamate dirette verso la sua rete.

Dagli attuali 18,75 centesimi al minuto si passa a 16,26 centesimi. Ancora evidente a favore del gestore il costo per le chiamate entranti rispetto ai competitor, basti pensare che la terminazione su rete Wind costa 11,09 centesimi al minuto che diventano 9,97 centesimi quando le chiamate vengono dirette verso Tim o Vodafone.

Intanto per Novari&Co. la gallina d’oro si sta assottigliando, il boom delle autoricariche alla fine rischia di essere diventato un… boomerang.

MVNO, dopo gli etnici 3 ospita FastWeb

L’alta velocità si incontra. Non si tratta di treni, ma dell’accordo tra Fastweb e H3G per la creazione di un MVNO sulla rete UMTS del gestore 3.

Quello con Fastweb è il terzo accordo di MVNO (operatore mobile virtuale) firmato da 3 italia.
i due precedenti sono quelli siglati con PLDT (operatore filippino) e Astelit (operatore ukraino) per avviare altrettanti mvno etnici, in assoluto i primi in Italia, che permetteranno a questi operatori di offrire, utilizzando la rete commerciale e le piattaforme di 3 italia, servizi innovativi e dedicati, oltre a piani tariffari vantaggiosi.
Le cifre ufficiali, infatti, indicano in circa 100mila i filippini residenti in italia, mentre sono oltre 200mila gli ucraini che vivono nel nostro paese.

Il modello di pricing whole sale di 3 italia – dichiara l’azienda – è differente da quelli fino ad oggi visti in Italia: tale modello si basa sul concetto di bundle di servizi (voce, messaggi, dati). Questo pacchetto di servizi viene “customizzato” (personalizzato) in base alle esigenze del cliente.

Vediamo quindi se grazie a 3 si avranno veramente si avranno MVNO, i dubbi sollevati finora da Morse.it sulla cosa rimangono tutti.

O2 Wallet, oltre la carta Oyster

Cosa c’entra la carta Oyster con le TLC? I viaggiatori che sono stati a Londra sannno cosa è, l’Oyster Card è un comodissimo sistema di pagamento elettronico tramite smart card del servizio pubblico di trasporto londinese.

C’entra perchè è uscito questo comunicato stampa in cui si dice che “[…] è stato reso noto un nuovo sistema per utilizzare i telefoni cellulari al posto delle carte Oyster sui mezzi di trasporto pubblico nella capitale londinese. Si chiama O2 Wallet consentirà ai passeggeri di usare il loro telefonino per pagare la metropolitana, gli autobus e i tram di Londra. La tecnologia avrà una sperimentazione di sei mesi, grazie a 500 clienti 02 selezionati dall’azienda.

Al lancio del progetto, i rappresentanti di O2 hanno dichiarato che l’obiettivo era quello di trasformare i telefoni cellulari in strumenti di pagamento. Una versione speciale del Nokia 6131 supporterà anche una funzione speciale della Barclaycard (si veda in tal senso Barclaycard OnePulse). […] I clienti potranno continuare a ricevere chiamate e SMS mentre i cellulari opereranno l’operazione di pagamento. […] Se il progetto pilota avrà successo il lancio del servizio sarà implementato per tutti i clienti 02 entro la fine del 2008.”

Intanto in Italia si arranca, a Firenze ad esempio esiste la Carta Agile ma guardatene i limiti rispetto all’esperienza inglese. Sembra Davide contro Golia, il chip in tempo reale per pagamenti tramite telefonino contro il credito (sic) prepagato.

Visa, pagamenti tramite il cellulare

Avrei potuto titolare Dopo l’Africa anche l’India batte l’Europa” parafrasando un mio post di alcuni giorni fa. Stavolta è VISA India ad offrire il trasferimento di denaro in forma P2P (person to person, in questo caso non si parla di emule è chiaro…) usando il cellulare.
La notizia è questa: Visa South Asia | Visa Money Transfer goes mobile in India.

…will extend….Visa Money Transfer service, which is currently available to Visa cardholders in India from 15 banks through  …

Visa Money Transfer’s adoption for domestic funds transfers means that as at 30 June 2007 more than 50 million Visa cardholders[1]spread across more than 150 towns in India would be able to use the service to transfer and receive funds. India was the first market to launch this card-to-card money transfer service in the Asia Pacific region. The service, Visa Money Transfer on Mobile, has been developed and tested in conjunction with mChek. mChek provides the software for mobile handsets and processing capabilities to link up to VisaNet, Visa’s global transaction processing network.

Traduciamola in italiano: “Si estenderà il servizio di trasferimento del denaro “Visa Money Transfer” che è attualmente disponibile per i titolari di carte di credito Visa in India emesse da 15 banche…

L’utilizzo del servizio Visa Money Transfer per i trasferimenti nazionali di denaro significa che al 30 giugno 2007 più di 50 milioni di titolari di carte Visa sparsi in più di 150 città in India sarebbero in grado di utilizzare il servizio di trasferimento e ricezione fondi. L’India è stato il primo mercato a lanciare questa servizio di trasferimento di denaro da carta a carta nella regione asiatica del Pacifico. Il servizio Visa Money Transfer on Mobile è stato sviluppato e testato in collaborazione con mChek. MChek fornisce il software per telefoni cellulari e la trasformazione delle capacità di collegare fino a VisaNet, Visa globale della rete di elaborazione delle transazioni.

Tutto questo in India. La tecnologia se ben utilizzata talvolta inverte i canoni comuni in cui si vodono i paesi più poveri sempre dietro alle nazioni del G8, ogni giorno una conferma. E tutto questo mentre Poste Mobile crede di avere una killer application chiedendo 25 ct. per ogni interrogazione dei propri sistemi via menù della sim… se questa è la rivoluzione degli MVNO dell’avanzata Europa, poveri noi.

[ via Stefano Quintarelli ]