Calabrò apre alla tariffazione al secondo

Non mi ero sognato niente venerdì sera a Mi Manda RaiTre.

L’Ag.Com. pare che stia lavorando davvero per la tariffazione al secondo delle chiamate. Il modo probabilmente non più economico per tutti i consumatori di telefonia mobile, ma sicuramente il più trasparente a livello tariffario per fare confronti e per capire quanto si spende realmente per ogni singola chiamata.

Pochi istanti fa ho visto  la notizia flash su Repubblica.

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E’ scritta in maniera confusa , ma il concetto è chiaro. Stop alla tariffazione a scatti, sì a quella a secondi. Speriamo che la discussione con gli operatori venga impostata senza le solite pregiudiziali…

The day after

Allora, ieri sera ero a Mi Manda RaiTre. Non era la prima volta che ero presente, il tema stavolta era interessante. Gli SMS e il loro caro prezzo. Un argomento che su queste pagine è stato ripreso più volte specie dopo il paradosso dell’Eurotariffa.

Non ero solo, c’erano gli amici Max, Fabrizio e Tommaso ma non solo. Ho conosciuto con piacere Davide Marrone (Mr. Skebby) e i ‘sindacalisti’ dello sciopero SMS. Non abbiamo parlato molto, anzi. Quasi niente e soprattutto è mancato il contraddittorio che avrebbe potuto essere molto esplicito dato che Asstel ha rimarcato posizioni difficilmente difendibili se il tutto fosse continuato sul gioco dei numeri (“contano più le persone o gli SMS inviati?“, in estrema sintesi).

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Internet per la Pace

Il Premio Nobel per la Pace è sulla bocca di molti ultimamente. Ma la proposta Internet for Peace, come dirò tra un paio d’ore anche ad Alessandra Maggio nel programma “Sulla Notizia“, è tutt’altro che peregrina.

Al di là di chi potrebbe ritirarlo o meno, ma lanciare il messaggio di internet come strumento di pace a mio avviso è molto importante.

Tutto questo mentre ne’ la politica ne’ probabilmente gli stessi cittadini (solo il 47% degli italiani in rete) sembrano di capire una portata di uno strumento di comunicazione che molto ha dato e molto, probabilmente, darà ancora.

L’unica cosa che vorrei, oltre al pensiero per simili iniziative, è quella di vedere un’effettiva consapevolezza sulla funzione di internet a livello globale. E, se possibile, libero da concetti che sono le catene dello sviluppo.

Tim Senza (?) Confini Europa

La nascita dell’Eurotariffa aguzza l’ingegno. E Tim, ancora una volta, trovo il modo per massimizzare con un’operazione cristallina i limiti comunitari… molti amici mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Tim Senza Confini Europa.

E’ una nuova opzione per chi si trova in roaming internazionale e pensa di fare un discreto traffico. Ha molti pregi a prima vista: costa relativamente poco (10 euro), si paga solo effettivamente quando si è all’estero.

Cosa è che “non torna” allora? La logica della stessa tariffa. Ammesso e concesso che il regolamento europeo permette di derogare volontariamente all’Eurotariffa, Tim sfrutta al meglio questo cavallo di Troia per:

a) far pagare ai clienti (con l’opzione attiva) gli SMS più del doppio (29 centesimi l’uno invece del limite massimo di 13,2)

b) far pagare le chiamate entranti, oltre i 100 minuti compresi, 28,8 centesimi quando l’Eurotariffa per le stesse è ben più economica;

c) si conferma la tariffazione 60/60 per le entranti (ah proprio mentre l’Europa ha imposto quella più economica al secondo, 1/1), quindi NON sono 100 minuti ma 100 chiamate entranti massime (100 telefonate da  meno di 1 minuto, nda).

A parte che i punti b) e c) possono non interessare per chi fa un uso calibrato dell’offerta, ma fate attenzione se mandate messaggini nei vostri viaggi. Questa fantastica “promozione”, infatti, vi fa pagare 10 euro per avere la beffa di avere prezzi più cari del 130% sulle tariffe massime comunitarie.

Esiste la libera scelta per evitare l’Eurotariffa, ma fatevi i vostri conti prima di rischiare un clamoroso autogol economico…

UPDATE:  ho letto solo ora, nel pomeriggio, anche del pacco di Natale by Vodafone: beh, la scorciatoia scelta è chiara e lampante, peggio di quanto pensassi.

Mal comune mezzo gaudio…

…stamani il mio collegamento ADSL sembra essere tornato un po’ più “vivo” di ieri.

E non è il solo, ho alcune email di amici e contatti che mi chiedono cosa sia successo. Non faccio in tempo a fare una rassegna dei vari problemi che trovo la risposta a tutto.

[…] Si è trattata di una cattiva giornata per Telecom Italia, le adsl del noto provider nazionale hanno infatti iniziato ad accusare problemi già nel pomeriggio di ieri, con l’impossibilità di raggiungere siti collocati su server europei, e servizi noti come Paypal o eBay, che andavano in timeout nella richiesta di collegamento. Il problema sembra sia stato confermato da Telecom Italia Sparkle e da altri operatori, come testimonia il blog di aggiornamenti di Incubatec.com, hosting provider che opera con data center in Germania. Tutto il traffico sembra bloccarsi dopo Seabone, anche se alcuni provider come Deutsche Telekom hanno risolto cambiando immediatamente il routing.

I problemi sarebbero dovuti a più fibercut, tre per la precisione, avvenuti a Milano e in Francia, con una ripercussione su tutta l’Europa e un tempo di risoluzione stimato che nell’ultimo comunicato leggibile non sembra dei migliori. […]

Mal comune mezzo gaudio? Forse lo spot della Hunziker significa proprio questo…