Da Sherwood a Cologno Monzese

Oppure un Robin Hood al contrario.

Avevo letto il post sull’aumento arbitrario (e truffaldino…) del canone Mediaset Premium sul sito dell’attento Maxkava. C’è poco da aggiungere, anche i “dieci comandamenti” sul comportamento di RTI sono condivisibili in toto.

Aggiungo l’esperienza da cliente, chiamo il numero verde 800.949933 indicato nella “comunicazione” (le virgolette per  indicare il valore di una lettera che informa del silenzio-assenso su un’opzione che hanno dovuto attivare come regalo…) per disdire i due canali.  Il principio non mi piace, ma per una volta lasciamo stare e facciamo i clienti buoni. Beata illusione.

Inserisco i numeri di tessera e l’IVR mi passa ad un operatore (senza codice identificativo, le direttive Ag.Com. sono ignote a RTI?) che mi informa che per questa pratica devo chiamare l’199.303.404. Temendo un errore dialettico faccio notare che è segnato quel numero verde in calce alla lettera (a lato).

Non pago richiamo il numero 800, stavolta si avanza – seppur senza codice operatore – ma visto che dare due informazioni non si può, ritrovo il solito muro di gomma che mi dice di chiamate il numero 199 per la mia seconda domanda riguardo alle nuove condizioni contrattuali. “Qui si disdice il pacchetto e stop!“*.

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Se due anni possono bastare…

Due anni, tre mesi e un paio di giorni. Oltre a due segnalazioni all’Antitrust, una serata in TV a “Mi Manda Rai3”, una giornata al Corecom Toscana per una (mancata) conciliazione e diversi passaggi in Tribunale di RTI.

Questo il tempo atteso e le attività svolte per 16 (sedici) euro di rimborso che dalla fine di giugno 2007 mi era dovuto da Mediaset Premium.

Se la mia caparbietà indubbiamente mi è costata più di quanto mi è stato rimborsato, c’è da chiedersi che figura possa fare mai RTI in una lunga guerra dove, al di là di singole battaglie, ha perso capra, cavoli e non solo…

Ah dimenticavo: la mia richiesta di rimborso era di fine luglio 2009. Siamo ad ottobre, il rimborso è arrivato oltre quella Carta dei Servizi che a Cinisello Balsamo deve restare proprio antipatica…

Quale Premium?

Mediaset Premium finalmente permette di rimborsare, seppur tra mille costi, le schede scadute. Comprese quelle del 2007.

A fine luglio, in contemporanea all’attivazione di un contratto Easy Pay, mio padre ha mandato richiesta di rimborso. Nessuna risposta ad oggi è arrivata da RTI. Vabbé, uno prova a telefonare. Anzi no, proviamo a vedere l’area clienti su internet.

Area Clienti MP

Era meglio non provarci neanche, sicuramente ci sono molte troppe cose che non vanno nelle offerte, poco Premium, di Mediaset. Chissà se il mercato, quasi senza concorrenti, la punirà mai…

Mediaset Premium, molto view ma poco pay

Ricavi Mediaset Premium: i ricavi Pay Tv (vendita di carte, ricariche ed Easy Pay) hanno raggiunto i 72,2 milioni di euro con una crescita del 63,7% rispetto ai 44,1 milioni di euro dei primi tre mesi del 2008. Le carte attive al 31 marzo 2009 sono pari a circa 3,3 milioni rispetto ai 2,9milioni del 31 dicembre 2008.

• L’ebit si è attestato a 95,6 milioni di euro rispetto ai 137,9 milioni di euro del primo trimestre 2008.

• I costi televisivi totali registrano una diminuzione dell’1,8% rispetto al primo trimestre 2008 a conferma di una scrupolosa politica di efficienza che non ha effetti sulla ricchezza del palinsesto e sugli ascolti delle reti Mediaset.

• L’utile netto è stato pari a 47,4 milioni di euro rispetto agli 80,5 milioni di euro del primo trimestre 2008.

[via Digital-Sat – Trimestrale Mediaset: a fine marzo 3.3 milioni di carte Premium attive]

3.100.000 clienti: insomma, che si prenda il dato dell’EBIT o dei ricavi viene circa 23 euro a scheda (o poco più). Siamo schietti, non sono manco 2 euro al mese… se la pay-per-view è il futuro ho il sospetto che Mediaset Premium debba cambiare strada. E sono buono sui dati di ascolto… per quelli basta vedere le pagine 530 e ss. del Televideo Rai.

Mediaset Premium, chi la dura la vince

Chi ha seguito la mia storia con Mediaset Premium in tutti questi anni probabilmente sorriderà leggendo questo post.

A fine 2006 segnalo la scadenza, a marzo 2007 arriva il decreto Bersani, due mesi dopo vado a “Mi Manda Rai3” dove RTI dice che quel credito non è esigibile dai clienti. Alla fine dello stesso anno vado al Corecom e non concilio con Mediaset: proseguono le segnalazioni ad Agcom ed Antitrust, la TV digitale inizia a restituire il credito ai nuovi clienti (e a parte di quelli vecchi…) ma non a chi, come me, aveva la scadenza del 30 giugno 2007. Tanto che utenti (più o meno prezzolati) dicono che ho torto, che “era scritto chiaramente“… beh, avrà anche avuto ragione RTI ma pare che ci abbiano ripensato.

Ora mi pare eccessivo urlare vittoria, ma leggete bene qua sotto.

Sono disponibili i primi centri di raccolta delle tessere Mediaset Premium scadute il 30/06/2007 e il 30/06/2008.

I clienti Premium di Milano e Roma possono recarsi presso uno dei seguenti indirizzi muniti della tessera scaduta per ottenere il trasferimento del credito residuo su un’altra tessera oppure di restituzione del credito residuo accumulato e non fruito in denaro.

Mediaset Premium verificherà la presenza del credito residuo sulla tessera scaduta e procederà al trasferimento dello stesso sulla nuova tessera indicata dall’utente al netto dei costi relativi alla gestione dell’operazione (pari ad euro 2,50 + euro 0,50 (iva) per un totale di euro 3,00).[…]

[via Digital Sat]

Cosa farò? Aspetterò il centro di raccolta di… Firenze 😉 La scheda è ancora lì in attesa di rimborso, non si era certo arresa alle prime difficoltà! Ormai mi dovreste conoscere…

Iva al 20%, ma Sky non poteva fare come Mediaset e H3G?

L’IVA per le Pay-TV al 20% ha scatenato le ire di Sky nei mesi scorsi, le prime pagine sembravano aver dimenticato gli altri problemi del paese o quasi. Ora che è definitiva noto che il principale competitor, ossia Mediaset Premium, ha deciso di non scaricare i maggiori costi sulla clientela finale. Se non bastasse anche H3G ha fatto la stessa mossa, accollandosi il maggior carico dell’IVA diminuendo l’imponibile ai suoi clienti.

Non era più semplice fare così anche per Sky? Il ritorno d’immagine probabilmente sarebbe stato maggiore rispetto al piagnisteo di cui sopra… anche perchè intendiamoci: quello che ha fatto 3 Italia con un bilancio sicuramente meno roseo della TV satellitare era la cosa che il consumatore si aspettava. La politica di lobby va fatta a monte… magari con argomenti migliori dell’aumento delle tasse quando esso stesso è sinonimo di aumento del canone.