Poste Mobile, quanti clienti!

Poste Mobile viaggia a quota 50mila SIM al mese. Almeno questo è il trend di vendita dopo che i clienti annunciati dal gestore virtuale su rete Vodafone sono oltre 200mila. Il gestore virtuale delle Poste è partito , infatti, lo scorso novembre.

L’obiettivo e’ di vendere 400 mila sim nel 2008 e penso proprio che ce la dovremmo fare – ha spiegato Massimo Sarmi, A.D. Poste Italiane – visto che a quattro mesi dal lancio siamo piu’ che a meta’ strada.” Siamo quindi a quota 200mila, l’obiettivo quindi è nel mirino. Piu’ interessante forse sapere che “entro la fine del semestre gli sms potranno inoltre essere trasformati in lettere o telegrammi“. La sinergia tra Poste e telefonia finalmente porta qualcosa di (veramente) nuovo.

Portabilità  in un giorno, parola di Viviane

Viviane Reding sicuramente non ha grosse soddisfazioni dalla telefonia mobile italiana. I nostri gestori, da sempre riottosi a cedere parte delle loro posizioni dominanti per il controllo delle quote di mercato e di fatturato, ora devono prendersi l’ennesima reprimenda sui tempi delle portabilità. Analizzando la situazione della nostra penisola, infatti, oggi il Commissario Europeo ha sottolineato che la situazione è inaccettabile. ”Non c’è nessuna giustificazione perchè un utente subisca una punizione solo perchè cambia operatore telefonico”: la denuncia verte sul fatto che in Italia per poter trasferire il proprio numero telefonico da un operatore all’altro spesso ci vogliono ancora venti giorni, mentre la riforma della Commissione Europea ne prevede solamente uno.

Per il commissario Reding , ‘‘la portabilità del numero può dare un forte impulso alla concorrenza”. Concorrenza, la parola magica dei nostri gestori. Talmente magica che per alcuni ha fatto… puff. Sparita, dietro il parasole del cartello di 4 gestori ed inutili innumerevoli ESP.

L’UMTS vicino a quota 100 paesi

Sono 211, in 91 Paesi, gli operatori di telefonia mobile ad aver lanciato servizi commerciali 3G, l’87,6% dei quali con tecnologia Hsdpa. I dati provengono dall’ultima rilevazione della Global mobile Suppliers Association (Gsa), secondo cui la banda larga mobile e’ ora disponibile in 80 nazioni. La massima diffusione dell’High Speed Downlink Packet Access si registra in Europa, con 106 operatori. Seguono Asia-Pacifico con 36 operatori, Africa e Medio Oriente con 24 e le Americhe con 22.

[via Cellularmania]

Ag.Com., arriva il PIN per i numeri speciali

Dal 30 giugno arriva lo stop alle chiamate a rischio e, dopo anni di attesa, l’AG.COM ha stabilito il blocco dei numeri a tariffazione speciale per chi non ne fa esplicita richiesta. Se si vorranno effettuare telefonate a numeri speciali d’ora in poi si dovrà digitare un apposito pin. Tutto questo è stato deciso per evitare il dilagare delle truffe a danno degli utenti, “allacciati” inconsapevolmente a numeri a tariffazione aggiuntiva anche nel corso di normali chiamate. Ma non solo: a partire da luglio l’accesso ai numeri a tariffazione speciale diventerà a richiesta.
In pratica la polemica di Beppe Grillo contro gli 144 degli anni ’90 si conclude con la fine più ovvia dopo solo tre lustri di attesa.

Il Consiglio dell’Autorità per le comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato infatti una delibera in base alla quale, a partire dal prossimo 30 giugno, tutti gli utenti che non abbiano manifestato una volontà contraria avranno automaticamente attivato il blocco selettivo delle chiamate a pin per tutte le numerazioni da cui più spesso originano fenomeni truffaldini (satellitari, per servizi interattivi a sovrapprezzo).

Questi i passaggi per arrivare al blocco per tutti gli utenti: dal prossimo 31 marzo il blocco dovrà essere reso disponibile sul mercato da tutti gli operatori, gratuitamente, con modalità semplici ed efficaci e gli operatori dovranno darne ampia notizia sia nelle bollette sia con altri mezzi di comunicazione, fino al successivo 30 maggio, tutti gli utenti avranno il tempo di decidere se utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo, richiedendolo espressamente all’operatore, oppure potranno immediatamente chiedere di essere bloccati; a partire dal 30 giugno, infine, per tutti gli utenti che non si saranno attivati, il blocco diventerà automatico, sulla base di un meccanismo di “silenzio-assenso”. La linea scelta dall’Autorità, quindi – sottolinea una nota – è quella della massima tutela dell’utenza, anche nelle sue fasce più deboli e meno attente. Con il blocco per default, infatti, solo coloro che effettivamente vorranno utilizzare le numerazioni a sovrapprezzo si vedranno fatturare i relativi addebiti. A questa nuova forma di tutela, tra l’altro, si aggiungerà, a breve, un’altra misura per il controllo della spesa: si tratta dei nuovi «tetti massimi» di costo per tutte le numerazioni, che entreranno in vigore con l’approvazione del nuovo piano di numerazione che è ormai in dirittura d’arrivo. [via Corriere della Sera]

Due sim, un solo telefono

Utilizzate due schede SIM e siete stanchi di girare con due cellulare o di aprire il vostro povero telefonino per scambiarle? Il nuovo Samsung SGH-D880 “‘DuoS” potrebbe fare al caso vostro. Il dispositivo, in vendita da marzo presso le catene Mediaworld e Unieuro, può infatti gestire contemporaneamente due SIM consentendo all’utente di avere sempre con sé due numeri telefonici, anche di diversi operatori.

Samsung SGH D880 Duos

Così il sogno di molti può diventare realtà. Negli anni scorsi ci avevano provato piccole case produttrici, ma la discesa in campo di un marchio come Samsung può far sì che il dual sim arrivi veramente al grande pubblico.

[via Jugo]

“Pronto, non ti sento”, la qualità è scarsa

E’ una ricerca con un risultato sorprendente. Ditech Networks ha analizzato 16 operatori in dodici diverse nazioni per controllare quale fosse la qualità delle telefonate dei clienti mobili. Ebbene il risultato è stato davvero di rilievo, il 39% delle comunicazioni, infatti, sono sotto il livello minimo di qualità per una buona conversazione.

I risultati sono leggermente migliori in mercati “maturi” come quelli americani ed europei dove la percentuale si ferma comunque a un preoccupante 23% (una telefonata su quattro, nda), mentre nei mercati “ad alta e rapida crescita” si tocca ben il 59%.Numeri che fanno riflettere. Rumori di fondo, cali del volume, eco fastidioso… chi non conosce questi fenomeni? Eppure in una realtà tanto avanzata come la telefonia mobile sono ancora problemi attuali e diffusi. Parola di ricerca. “Until Ditech’s audits, mobile service providers only had data about network-induced voice quality problems, which are issues that originate within the network, or subjective information from consumer public opinion surveys,” ha detto Todd Simpson, Presidente e CEO di Ditech Networks. “When voice quality impairments originating from the subscriber’s environment are added to impairments originating in the network, the communications industry finally has a complete and accurate picture of actual voice quality that is experienced by customers. Carriers now have actionable information for pinpointing the sources of voice quality impairments, like ambient noise and echo.”